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Il nostro Muro

“Figliolo, viviamo in un mondo pieno di muri e quei muri devono essere sorvegliati da uomini col fucile… chi lo fa questo lavoro? Tu?“*

Credo che questo sia uno dei monologhi più belli del cinema (una parte del monologo) degli ultimi anni. Dentro ci troviamo un po' di tutto e come sempre lì ognuno ci legge quello che ci vuol leggere. Io vi ho trovato una grande verità, senza ipocrisia: le cose che vogliamo difendere perché riteniamo essere le più preziose vanno difese con qualunque mezzo. Ognuno di noi lo sa e lo pensa ma, essendo un pensiero scomodo politicamente, eticamente e moralmente tendiamo a metterlo in sotto le tante stratificazioni del pensare politicamente corretto.

Oggi, come sempre, qual'è la cosa che maggiormente va difesa ? La nostra Libertà individuale in ogni sua forma la si possa concepire (economica, sociale, razziale, religiosa, politica, sessuale). Ed anche il nostro diritto di essere informati da media liberi e liberi di manifestare ed esporre i nostri pensieri e le nostre idee.

Se avete auto occasione di parlare con alcuni giornalisti o leggere quello che scrivono, vi avranno detto o fatto capire che loro sono liberi e non hanno padroni a cui rispondere. Sbagliato. Pochissimi sono i giornalisti od i media veramente liberi. Ognuno, anche inconsapevolmente (a volte), vi darà la sua verità, la sua versione dei fatti, la sua interpretazione in quel dato momento storico.

Semplicemente perché la verità, quella vera, non esiste; esistono le opinioni che vengono vendute per verità. Le opinioni che contano però nascono fra la gente, e vanno ascoltate senza volerle interpretare. Vanno riportate così come la gente le dice o le scrive. Mettendole tutte insieme, poi, verrà fuori un pensiero comune che sarà molto più vicino alla realtà di quanto non si creda.

Ecco perché state leggendo questo blog. Questo blog l'ho pensato e voluto, a suo tempo, per dare a chiunque la possibilità di esprimersi, di promuovere le proprie idee, di accettare o contestare quelle degli altri. Alla fine avremo un quadro di insieme più o meno completo da valutare, analizzare e sintetizzare per capire quello che veramente pensa la “gente”. Su qualunque argomento, politica, sport, sociale, fatti personali, ricordi e voglia di interfacciarsi con gli altri. Un nuovo “bar virtuale” in una specie di seduta analitica comune.

Alcuni criticano questo mio modo di dare la possibilità di scrivere e criticare in forma anonima ma è l'unico modo di sapere quello che veramente pensano le persone. Oscar Wilde ha detto “Dategli una maschera e chiunque vi dirà quello che pensa veramente”.

La libertà di esprimersi va difesa sempre e ovunque ed io nel mio microscopico mondo, portando avanti questo social blog, mi sento un po' come quel soldato su quel muro. Cerco di difendere quella libertà di espressione così importante per tutti e così altrettanto minacciata da chi ha a cuore tutto tranne che il nostro diritto di sapere.

Il fatto di leggere e scrivere su questo social è simbolicamente come montare su quel muro a proteggere il proprio diritto di pensare e manifestare liberamente.
C.Cristofani



*Questo è un brano del monologo del Colonnello Jessep (Jack Nicholson) tratto dal film “Codice d'Onore”

C.Cristofani - inviato in data 06/05/2017 alle ore 18.37.22 - Questo post ha 6 commenti

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COMMENTI
- no! - da Anonimo - inviato in data 07/05/2017 alle ore 20.21.24
Gentile Cristofani, la verità è qualcosa di molto più importante, sempre e solo una, naturalmente a seconda dei contesti, concreta, reale e non astratta oppure interpretabile.
G.


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- la verità - da Anonimo - inviato in data 07/05/2017 alle ore 15.48.20
Un mio vecchio amico una volta mi disse cos'era la verità secondo lui, concetto che adottai immediatamente. 'La verità è solo una parola che si scrive su un elastico...'
C.Cristofani


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- si ok! - da Anonimo - inviato in data 07/05/2017 alle ore 15.40.55
Semplice essere d'accordo con i buoni propositi che cita il direttore.
Ma alcuni punti portano a riflettere...
La difesa della libertà non deve essere individuale ma collettiva, dal momento che viviamo in comunità, adottando tutte quelle regole democratiche che dovrebbero formare una civiltà evoluta.
La verità esiste eccome, e se un individuo non pensa e ragiona sempre in modo egoistico ma con criteri e principi di onestà intellettuale e sociale, la verità non è nemmeno difficile da individuare.
Non è tanto importante la libertà di esprimersi quanto fondamentale è la libertà di formare il proprio pensiero sulla base delle verità. E qui, sta il problema con un sistema dei media inquinato.
Un grazie comunque a C.C per i giusti principi che cita e difende.
Giovanni.




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- caro direttore - da Anonimo - inviato in data 06/05/2017 alle ore 22.00.48
complimenti.
ottimo ragionamento.
sono d'accordo su tutto, non ci crederai, anche con l'aviatore e diogene.
pasquino


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- Ottime considerazioni... - da Anonimo - inviato in data 06/05/2017 alle ore 20.12.36
...e la citazione che fa del colonnello Jessep in 'Codice d'onore', colpì anche me, malgrado poi lo stesso colonnello finisca per essere il 'cattivo' del film.

Sono d'accordo che la verità non esista in senso assoluto, e bisogna riconoscere che alcuni giornalisti -pochi- la ricerchino sempre e nel farlo siano LIBERI da ogni condizionamento.

Molti giornalisti nascondono interi FATTI evidenziandone altri e favorendo il proprio editore, aggiungendo opinioni che ovviamente vanno in quella direzione.

E' sempre successo e sempre succederà.

Ma questi giornalisti in genere scrivono nelle testate 'più prestigiose' e purtroppo fanno 'opinione pubblica', in quanto il lettore/cittadino preferisce leggere/ascoltare chi conferma il proprio pensiero e gli garantisce di essere nella maggioranza, cosa che lo tranquillizza.
Non ama invece leggere/ascoltare chi possa insinuargli il dubbio terribile di essersi sbagliati, perché gli provocherebbe un 'terremoto' psicologico da pasticca rossa (cit. Matrix, il film).

Esistono comunque anche oggi giornalisti che ricercano la verità, magari non vi riescono del tutto, ed esprimono anche le proprie idee (non è vietato, anzi, ciò non fa di loro giornalisti venduti) ma non tollerano condizionamenti di alcun tipo dall'editore.
E scrivono cose 'sgradevoli' per il lettore, cose VERE che non lo fanno dormire, che lo destabilizzano, con lo scopo di svegliarlo dal suo torpore, affinché si renda conto e reagisca.
Un po' il ruolo di Morpheus nel film Matrix.

Porto sempre l'esempio di Indro Montanelli, che ha sacrificato tutto sull'altare della sua libertà dai condizionamenti.

E purtroppo si è anche visto che fine abbia fatto un eminente giornalista come lui -riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo- nell'Italia conformista: è stato punito dagli stessi lettori che la pensavano come lui, aiutati e convinti grazie all'opera di quel mascalzone di Berlusconi tramite le menzogne delle testate di famiglia e di altri 'prenditori di stato'.

E i lettori ci sono cascati.

E continuano a cascarci anche oggi.

E di nuovo grazie alle testate di cui sono proprietari i 'prenditori di stato': alcuni sono i soliti di quel tempo, ma altri si sono aggiunti.

Non se ne esce.
Mi auguro tuttavia che sempre più lettori siano disposti con coraggio a farsi destabilizzare da chi racconta loro la verità, o quello che più gli si avvicina.

Intanto sfruttiamo la possibilità che ci dà il sig. Cristofani di esporre il ns. pensiero e di confrontarci, e lo ringrazio per questo.

L'aviatore.


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- grande Direttore! - da Anonimo - inviato in data 06/05/2017 alle ore 20.06.14
Come sempre.


Diogene



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