Il sapore, la fragranza, la luminosità dell’aria, l’acqua giallastra e i tronchi alla deriva. Un pomeriggio strano, abbastanza mite e assai soleggiato. Gli uccellini cantavano nelle distese dei campi. Viali tranquilli, palazzine eleganti. Il suo bel tailleur rosso vivo. Soffitti altissimi, fregi dorati e mobili antichi. La sua carnagione rosea, i suoi occhi blu, ansiosi e tristi, due autentiche gemme preziose che mai sarebbero state sconfitte dal tempo. Le malelingue la tormentavano. Le malelingue ci tormentavano! Tutti, chi più e chi meno, con maggiore o con minore insistenza, ci facevano soffrire. Tutti sputavano sentenze su di noi, sulla nostra relazione! Quelle tigri fameliche, prima ci sbranavano con gli occhi, poi con i loro sorrisini di scherno, ed infine anche con le lettere anonime. Io e lei ci amavamo sul serio. Veramente. L’amore e il sesso erano la nostra droga quotidiana. Per un attimo Giusy, con la sigaretta incollata alle labbra, mi guardò con aria stupita, mi osservò attonita mentre le puntavo contro la pistola. Poi, dopo un breve silenzio colmo di significato, intuì e mi sorrise. Comprese che dovevamo andarcene subito e per sempre da questo mondo, capì che dovevamo migrare in un luogo dove nessuno potesse più sparlare di noi. In un posto dove avremmo dato libero sfogo al nostro immenso amore. Tremavo. Tremava. Ci baciammo. Un lungo bacio. Tenero. Appassionato. Sensuale. Erotico. Poi, prima che l’odore della sofferenza ci travolgesse, pigiai a fondo sul grilletto. Bastò un solo colpo per spezzare la sua vita, ed un altro per annientare anche la mia. Qualcuno che ci voleva bene e che tuttora ce ne vuole, qualcuno che aveva e che ha un’apertura mentale ed una culturale molto ampia, viene molto spesso a trovarci al cimitero e piangendo lascia sempre sulla nostra tomba, la tomba di Giusy e di Elisabetta, sul nostro nuovo talamo d’amore, un bellissimo mazzo di fiori.
ANGELICA C.
Anonimo - inviato in data 13/11/2012 alle ore 20.51.57
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commenti
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- Lodevole - da Anonimo - inviato in data 16/11/2012 alle ore 18.47.17
Il merito che si avverte in questo racconto, proviene da quella morbida e avvolgente dolcezza che si rivela anche in una sicurezza espressiva e matura, ma soprattutto nell'autenticità dei sentimenti che viene espressa con lodevolissima semplicità. monica r.
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- donne protagoniste - da Anonimo - inviato in data 16/11/2012 alle ore 13.54.38
donne compagne di letto, protagoniste di una bella storia alquanto verosimile e plausibile. Creature protagoniste di momenti di vita assolutamente intimi e ingiudicabili. Appunti di viaggio nel bel mezzo di un tragico film a colori, le cui protagoniste non riescono a sopravvivere alla malignità gratuita delle tensioni quotidiane.
Mi rallegro con la talentuosa autrice di questa storia che non ha niente a che vedere, come qualcuno potrebbe pensare, con la smodatezza carnale, ma che al contrario è un grande spot a favore all'amore universale.
Ambrosio.
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- che gioia! - da Anonimo - inviato in data 15/11/2012 alle ore 18.44.16
bentornata angelica. credevo di averti perso. a presto pasquino
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- grazie - da Anonimo - inviato in data 15/11/2012 alle ore 9.18.27
ringrazio tutti, anche la direzione per aver pubblicato questo mio breve racconto. per me non esiste alcun problema di collocazione nell'una o nell'altra rubrica.
Angelica C.
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- per errore - da Anonimo - inviato in data 14/11/2012 alle ore 23.17.01
se l'autrice ce lo rinvia lo mettiamo nei racconti Redazione
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- uno splendido inno all'amore - da Anonimo - inviato in data 14/11/2012 alle ore 23.02.50
un racconto stringato ma efficace. una domanda, perché è stato inserito nella sezione della tradizione lucchese anziché , visto che è un racconto, nella specifica rubrica dei racconti? Comunque complimenti all'autrice. Gino. L.
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- però! - da Anonimo - inviato in data 14/11/2012 alle ore 19.43.20
mi piace! brava! ALDO
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