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Figaro, il Fantasma lucchese e la Donna Anziana

Scusate per questa mia nuova intrusione, perdonatemi ancora se approfitto di questi stupendi spazi. Sì, lo so, tutto questo forse per voi non ha senso, ma dovete ascoltarmi lo stesso perché io sono un fantasma diverso dagli altri. So che a tutti voi i fantasmi fanno senso e ribrezzo, e che vi terrorizza solo il pensiero di entrare in qualche maniera in contatto con loro. Vi capisco, anch’io quando vivevo come voi sulla terra, avevo le vostre stesse paure, ero angosciato come voi, tremavo quando qualcuno me ne parlava, ma io, come vi ho già detto e ripetuto, io quaggiù dove mi trovo, in questa strana dimensione, fuori dallo spazio e fuori dal tempo, in questa specie di THULE, in questa strana isola, in questa terra di fuoco e di ghiaccio, dove il sole non tramonta mai, in questo mondo selvaggio ricco di lande fumanti, di fiumi vorticosi e bollenti, di orribili ombre e di ANGELI MALIGNI, dove nessuno ride e nemmeno più sorride, in questo mega universo dell’ignoto, che quassù tutti chiamano SPIRITIUM, io sono solo un semplice “EIDOLON”, che in greco antico significa FANTASMA, che poi è anche lo stesso nome che voi sulla terra date ad un particolare genere di PIPISTRELLO, io, vi dicevo, non sono un fantasma di quelli cattivi, perché se lo fossi non avrebbe alcun senso descrivere a voi i passi più significativi della mia vita terrena. Che senso avrebbe s’io fossi un fantasma attaccabrighe o peggio ancora un fantasma assassino, che senso avrebbe raccontarvi di me e di ciò ch’io fui un tempo? Mi fa senso solo a parlarne. No, assolutamente l’unico senso che mi induce a stare con voi è la conseguenza di ciò che la mia Mente Vagante mi dice e mi impone di fare. La mia MENTE VAGANTE, l’unica cosa di me che di più somiglia ad un organo umano e che spesso mi fa sentire ancora uno di voi. Ma questa Mente Vagante ha bisogno di voi per poter funzionare a pieno regime ed è lei che mi ha guidato fino a voi per lenire i miei dolori, per poter espiare con più serenità tutte mie colpe, prima che per me, anima ancora impura in attesa di giudizio, si celebri il famoso Processo Punitivo, e cioè prima che il sottoscritto Figaro, il fantasma buono, al secolo Filiberto B. venga giudicato dal Giudice Supremo. Ma prima che ciò avvenga voglio raccontarvi questa bizzarra storia. Anche questa riguarda una delle mie poche azioni buone che ho compiuto in vita, però?………………………….. Mi ero recato al supermercato, precisamente all’Esselunga di Lucca in Viale Carlo Del Prete, quando ancora l’Esselunga era dove adesso c’è la Casa dello Sconto CDS. A quei tempi ero ancora giovane, inesperto e scapolo, e da pochi anni ero purtroppo orfano di entrambi i miei genitori, che non mi stancherò mai di cercare in questo mondo di spettri nel quale adesso io mi trovo. Ero in coda e stavo attendendo il mio turno alla cassa, avevo il cestello della spesa quasi vuoto, solo latte, uova, un paio di scatolette di tonno, il pane e il caffè. Davanti a me c’era una signora, abbastanza in su con l’età che aveva un carrello pieno di ogni ben di Dio, a stento quei prodotti riuscivano a stare all’interno di quel carrello. Lei mi guardava in modo alquanto strano, ed io vedendo come lei mi guardava, imbarazzato cercavo di voltarmi da un’altra parte. Ad un tratto l’anziana signora mi rivolse la parola. Con le lacrime agli occhi, si scusò del fatto che mi stava osservando in quella strana maniera e mi disse che somigliavo come ad una goccia d’acqua al suo povero nipote perito da pochi mesi in un tragico incidente stradale. Allora io, che ero una persona facile alla commozione, figuratevi, lo sono perfino adesso che sono un fantasma, abbracciai quell’anziana signora, la quale, ancora piangente, mi sorrise dicendomi che dato che ero così buono e sensibile se poteva chiedermi un grosso piacere, però non osava farmene cenno. Le dissi allora gentilmente che poteva chiedermelo tranquillamente, e che senz’altro, se avessi potuto, l’avrei accontentata. Tutto questo anche perché mi vergognavo che la gente attorno a noi udisse quella nostra, quantomeno, strana conversazione. Lei quindi mi disse che, dato che somigliavo tantissimo a suo nipote, se potevo avere la gentilezza, quando fosse andata via, di dirle semplicemente: “Ciao nonna.” Così l’anziana signora, almeno per un attimo, si sarebbe illusa di avere ancora una volta vicino a se il proprio amato nipote. Le dissi che l’avrei fatto più che volentieri. La nonnetta, quando andò alla cassa, salutò la cassiera dicendole qualcosa, poi trasferì piano piano tutto il contenuto del carrello in cinque grandi sacchetti e prima di avviarsi verso la porta si voltò verso di me per ricordarmi la promessa. Io non ci pensai un attimo e la salutai cordialmente…Ciao nonna! Dopodiché passai anch’io alla cassa, ma mi accorsi che la cifra segnata nello scontrino era di almeno 10 volte superiore a ciò che mi aspettavo di spendere. Reclamai presso la cassiera, dicendole che assolutamente ci doveva essere uno sbaglio, ma lei imperturbabile, mi rispose che mia nonna le aveva detto che avrei pagato io il conto di tutti e due! Avete capito? Avete capito bene il senso? Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, vero? Mannaggia, ma che razza di bischero ero a quei tempi? Adesso invece che sono un fantasma, sono un bischero doppio!…Afferrato il senso?

Saluti da Figaro il fantasma Lucchese dei Blog, e ricordate che, più critiche e più consensi riceverò, più scritti spedirò. Ah ah ah ah ah ah ah ah ah…e come disse Alessandro Manzoni in due dei versi del suo magnifico “ 5 MAGGIO”, il suo più celebre componimento poetico:
“AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA!” – Infatti, saranno solo loro a giudicarmi…. ah ah ah ah ah ah ah uh uh uh uh ih ih ih ih ih ih mi fate scompisciare dal ridere………………….

Anonimo - inviato in data 08/09/2011 alle ore 20.22.06 -

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