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Traslocare.

Molti animali cambiano casa ogni giorno, passano la loro vita vagando da un posto all’altro, ed il luogo dove si fermano, per quel giorno, diventa la loro casa, ovviamente fino al giorno successivo, quando cambieranno nuovamente domicilio. Le loro case possono essere all’aria aperta, fra i cespugli o sotto i più ospitali alberi, in certi casi perfino sotto terra. Anch’io posso ben dire che ogni giorno, almeno da quattro anni a questa parte, trasloco come uno di quegli animali, anche se non fisicamente. Il mio è un tipo di trasloco del tutto particolare, molto diverso dal trasloco tradizionale di una famiglia da un appartamento all’altro o dal trasloco degli animali di cui vi ho appena parlato. Io sposto giornalmente i miei pensieri e tutti i ricordi negativi dalla mente e dalla triste realtà nella quale mi sono cacciato quattro anni fa e li conduco in tutt’altra sede, in un'altra dimensione. Dopodiché, una volta liberatomi di loro, non so più qual è il vero confine fra ciò che è reale e ciò che è frutto della mia immaginazione. Insomma il trasloco della mia mente e della mia memoria fuori dal corpo, questa mia strana bilocazione, è per me una specie di droga che mi serve per dimenticare. Purtroppo, quella sera di quattro anni fa, proprio nel momento in cui spirava una forte brezza che stava ravvivando le braci di quel maledetto falò, mi macchiai di un atroce duplice delitto, compii un crimine tremendo. Uccisi mia moglie ed il suo amante. Li sorpresi soli ed abbracciati sulla spiaggia davanti alla nostra bella villetta sul mare. Quella notte non dovevo tornare, non era previsto, ma per un imponderabile contrattempo sul lavoro, giocoforza rientrai in anticipo. E così, quando li vidi seduti attorno a quel loro romantico falò sulla spiaggia, quando percepii chiaramente che si stavano baciando con passione, persi completamente la testa e li massacrai entrambi a colpi di cric. Per quel mio folle gesto di gelosia sto scontando l’ergastolo. Sono un bruto, sono un assassino, sono un animale e non mi sono ancora pentito di quello che ho fatto. Un giorno forse lo farò, ma adesso proprio no! Vi sembrerà assurdo, ma sono ancora innamorato di mia moglie, anche se lei non c’è più, e tuttora covo verso di lei un odio profondo per ciò che mi ha fatto, un sentimento di livore e di astio che mi acceca ogni giorno sempre di più. E così, questo mio particolare trasloco paranormale, questo sdoppiamento, questa mia bilocazione mentale, mi permette almeno di fuggire dai miei funesti ricordi, dai miei sentimenti d’amore e di odio per mia moglie, da questa mia violenta furia che tuttora brucia nel mio corpo e nell’anima. Adesso, per esempio, anche se sono rinchiuso in questa lurida cella, la mia mente si è spostata altrove, l’adrenalina fluisce nelle mie vene e carezza delicatamente la mia spina dorsale. Da lì, dove sono adesso, vedo un mare stupendo che riflette magicamente l’azzurro del cielo. Osservo quella grande distesa d’acqua impreziosita da numerosissimi e fitti ciuffi bianchi di schiuma che cavalcano le onde. Scopro che laggiù, al confine estremo tra il cielo ed il mare, il sole sta scendendo lentamente verso l’orizzonte, il quale fra poco si tingerà di bellissimi colori delle più svariate tonalità. Dopodiché finalmente calerà la notte. E spero tanto che, al quel punto, la notte scenda anche su di me…e per sempre.

S T E L E
Poscritto: C’è libertà nel mondo dei racconti. Quello che vi è descritto potrebbe essere accaduto precisamente come è scritto, ma forse è accaduto in tutt’altro modo.

Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 9.14.21 - Questo post ha 8 commenti

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COMMENTI
- @ cittadina incredulense - da Anonimo - inviato in data 07/03/2012 alle ore 23.46.07
Gentile cittadina incredulense, attendo ancora con ansia di sapere quali sono le inesattezze sugli animali, da lei annunciate in un suo precedente commento, in relazione a questo mio racconto.

Questo è il mio terzo sollecito di spiegazioni in merito.

Qualora non mi fornisca tali indicazioni riterrò anche quel suo commento un'altra emerita cretinata.

Nell'attesa le porgo i miei più cordiali saluti.

S T E L E




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- INESATTEZZE? - da Anonimo - inviato in data 07/03/2012 alle ore 18.49.52
Allora quali sarebbero le inesattezze sugli animali, mia cara-o cittadina-o incredulense, vuole essere così gentile da segnalarmele, o il suo è il solito commento cretino a cui ormai ci ha abituati?


S T E L E


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- Cittadina incredulense - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 18.35.32
Mi dica quali sono le inesattezze sugli animali, poi le farò sapere.
Intanto io le dico che ci sono delle inesattezze sul suo commento, forse una ripassatina in grammatica non le farebbe male.

S T E L E


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- no, non lo paga - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 16.09.49
E' il ganzo delle proprietarie.

S T E L E.

Ps: un altro pollo che mi legge!


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- bellino - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 15.57.57
vede questo mi piace assai che se ci sono inesattezze sugli animali

cittadina incredula


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- ma almeno.... - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 14.06.12
ma almeno lo paga l'affitto ai proprietari di tutte quelle libere 'case'?

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- Però li leggete! - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 13.40.15
però li leggete i miei racconti.
E' questo il senso dei miei racconti, è questo il bello e la cosa più importante per me,
farvi perdere del tempo prezioso... e continuate a farlo nonostante i miei racconti siano senza senso, che bello, come siete bravi

A quanto pare siete proprio dei masochisti.....

Grazie miei cari lettori e naturalmente state pronti perché come minimo in media scrivo almeno un racconto al giorno e già ne ho messi da parte un fottio, avete voglia di sbizzarrirvi nei vostri commenti, coraggio fatevene una ragione.

Tanti saluti.
S T E L E


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- animali - da Anonimo - inviato in data 06/03/2012 alle ore 12.27.57
In effetti si capisce perché il raccono inizia con un confronto con gli animali...
il tipo è esso stesso un animale. Anzi, molto peggio di un animale.
Al di la di questo, mi sembra ancora una volta un racconto senza senso... come tutti gli altri, d'altronde.
Senza offesa...

pippa di buetta



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