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Anno 2065 – Italia - Il Parco delle Meraviglie

Anno 2065 – Italia - Il Parco delle Meraviglie

Della Serie: “Ai limiti del possibile e dell’impossibile” - OracoloDiDelphi

Pareva proprio non esserci alcuna differenza tra il 2065, l’anno del quale vi sto parlando e gli anni fra il 2000 e il 2020. Si svolgeva tutto nella stessa identica maniera; vita, lavoro, crisi economica, fame, salute, abitudini, religioni, politica…..Ma forse…. Anzi sì, senz’altro! Qualcosa era effettivamente cambiato, particolarmente nell’Amministrazione della Giustizia.

Parco delle Meraviglie -
Nel lussureggiante verde del famosissimo Parco delle Meraviglie, sito laggiù vicino al mare, di notte, come una colonna sonora, riecheggiava il canto nuziale dei grilli, mentre di giorno risuonava il tedioso, assordante e quasi insopportabile frinire delle cicale, fortunatamente intercalato spesso dal melodioso gorgheggiare di simpatici merli acquaioli. Quel giorno in particolare poi, nell’immensa azzurrità del cielo, balzava agli occhi la particolare lucentezza del bianco addome di un grande stormo di placide gavine nel bel mezzo del loro maestoso volo verso il mare aperto.

Da anni il Parco delle Meraviglie era diventato ormai una tappa obbligata per gli amanti dell’arte, nello specifico della scultura. Un’attrazione senza uguali. Ogni giorno, lungo i tanti viali alberati della riserva, schiere di visitatori potevano ammirare le più belle sculture che avessero mai visto. Statue a grandezza naturale che sembravano vive tanto erano belle e proporzionate. L’atmosfera che regnava nel parco era suggestiva, direi quasi irreale. Le emozioni provate nel contemplare quelle stupefacenti sculture erano davvero forti. Un’esperienza unica e coinvolgente! Era infinitamente entusiasmante poter apprezzare la sublime bellezza e la perfezione certosina di quelle stupende Opere d’Arte.

Uno dei visitatori -
A testa bassa un cinquantenne visitatore, molto pingue, stempiato e madido di sudore, si era furtivamente staccato dalla numerosa comitiva di amanti dell’arte della quale faceva parte e, a grandi falcate, si stava dirigendo verso quella bella e solitaria giovane donna che, appartatasi dietro ad un grosso pino, si era appena accovacciata per fare pipì.

Il porco libidinoso, eccitato alla massima potenza, già si pregustava l’ennesimo stupro, visto che, perlomeno fino allora, quel suo particolare tipo di “Hobby” non gli aveva procurato alcun problema con la legge. Non si era mai fatto prendere con le mani nel sacco. Era troppo intelligente per lasciare delle tracce o comunque degli indizi di qualche conto.

Senza fare alcun rumore il torvo individuo si avvicinò all’affascinante ragazza accovacciata, la quale, suo malgrado, mostrava involontariamente all’invasato le sue incantevoli, formose e sode natiche scoperte. Egli era giunto alle sue spalle, a pochi centimetri da lei. Rosso come un peperone e con l’acquolina in bocca fece velocemente scendere la lampo dei suoi jeans, i quali a stento avevano retto al vigore e alla pressione del membro in erezione di quella lurida belva umana. Poi il bruto, prima di saltare addosso alla preda per immobilizzarla, impugnò la pistola ma…proprio in quel momento la giovane donna si voltò!

Essa puntò sui sadici occhi del bruto una specie di torcia luminescente e accecante che, subito, direi all’istante, lo fece restare come pietrificato. Fermo. Fermissimo. Immobile. Marmoreo come una statua! La giovane donna spense e posò quella sua strana torcia a terra e in un battibaleno si rivestì. Subito dopo, dall’auricolare del suo cellulare, sempre collegato con la base operativa durante tutta l’operazione d’intelligence, riceveva nuove istruzioni.

Sottotenente Lavinia! E’ stata Bravissima! Finalmente l’abbiamo beccato! Era ora! Non appena le ho inviato il segnale convenuto lei non ha perso tempo e l’ha cucinato come si deve! Un risultato davvero eccellente! Adesso do ordine di isolare momentaneamente la zona, dopodiché avvertirò il custode perché prepari quanto prima questa nuovissima e bella statua, dopodiché la farò trasportare al più presto nel Viale degli Stupratori dove la collocheremo. Era già da tempo che avevamo preparato il piedistallo e la base per la statua di questo cretino pervertito che si credeva invincibile!

- Ricevuto Capitano Ceschi! E così anche oggi ne abbiamo beccato uno! Questo stronzo andrà ad arricchire il già numeroso e suggestivo Museo di Statue Viventi disseminate lungo tutti i viali del parco. E così i turisti avranno un’attrazione in più e l’intera umanità avrà un maniaco in meno in circolazione. Passo e chiudo Capitano!

La guida del Parco ai visitatori -
- Ed ora ecco, gentili visitatori…dopo il Viale degli Assassini, quello dei Ladri, quello degli Stupratori, dei Truffatori e degli Attentatori, dove avete potuto ammirare sublimi sculture di straordinaria bellezza, create ad arte dai nostri grandi artisti nostrani, siamo adesso entrati nel Viale dei cosiddetti Politici Corrotti, ovviamente corrotti è un eufemismo per non dire di peggio. Guardate la perfezione delle loro linee, le loro fantastiche geometrie, i loro occhi pieni di vita, i loro sguardi che catturano, la naturalezza dei loro gesti bloccati, fermati per sempre dall’innata maestria dei nostri sommi artisti, e naturalmente osservate, ammirate scrupolosamente anche quelle loro grandi tasche gonfie, piene zeppe di tangenti e di bustarelle. Gentili Signori, questo era l’ultimo viale. Purtroppo siamo giunti al termine. Spero tanto, anzi, ne sono più che sicura che la visita al Parco sia stata di vostro pieno gradimento, tuttavia adesso il tempo è scaduto. Quindi vi prego, seguitemi, vi accompagnerò fino all’uscita, dove tantissimi altri visitatori come voi sono in attesa di entrare finalmente in questo stupendo e unico Parco delle Meraviglie!

OracoloDiDelphi

18.07.2013





oracolodidelphi - inviato in data 18/07/2013 alle ore 8.17.56 - Questo post ha 4 commenti

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COMMENTI
- Italia 2065 - da Anonimo - inviato in data 19/07/2013 alle ore 16.51.44
Non sono molto appassionato di questo genere di racconti, ma debbo dire che questo incuriosisce molto fin dalle prime righe e scorre piacevolmente fino alla fine. Sicuramente inappuntabile.

Landi N.



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- ANNO 2065 - da Anonimo - inviato in data 19/07/2013 alle ore 6.25.26
Leggo sempre volentieri i tuoi racconti, era già da un pò che non ne inviavi e mi ha fatto molto piacere che tu sia ritornato tra noi così alla grande. Complimenti, un ottimo racconto, i tuoi uno più bello dell'altro. Sei una riserva inesauribile di idee. Continua così.
Fontanini Elvio.


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- Il parco - da Anonimo - inviato in data 18/07/2013 alle ore 18.22.45
un racconto indubbiamente inquietante...ma del resto siamo nel 2065 dove i crimini e le efferatezze si pagano ad un prezzo particolarmente salato perché in quegli anni quando arriva la giustizia sei fottuto per davvero e per sempre. Giustizia spietata e arte della scultura che si fondono nel bel mezzo di questo tenebroso parco delle meraviglie. Splendore e raccapriccio, un perfetto amalgama di emozioni che ci ha regalato il nostro oracolo di delfi.

Kaspersky


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- abilità innata, bravo - da Anonimo - inviato in data 18/07/2013 alle ore 12.29.10
Non m'importa di ripetermi ma i tuoi racconti sono ricchi di suspense e di satira di costume. Anche questo bel racconto dimostra la tua valente capacità di narrare e di esporre l'impossibile con una forte dose di credibilità.

Gino.


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