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di Angelica: la Mantide Religiosa.

La Mantide Religiosa.

Le stelle, quella sera, erano particolarmente grandi e luminose, e la luna era un vero prodigio della natura. Intanto, come tentacoli, le mie lunghe chiome fluttuavano nell’aria gelida della cella all’interno dell’antico convento dove da anni io, sorella Angelica, dopo il mio solenne voto, vivevo tutti i miei sacrosanti, lunghissimi e fottutissimi giorni votata alla preghiera, alla meditazione e alla solitudine della cella, come prescrivono le severe regole del mio amatissimo ordine monacale; povertà, voto di castità e obbedienza.

I nostri due corpi, completamente nudi, erano avvinghiati fra loro in un abbraccio scellerato quanto peccaminoso, tra dolci alternanze di vibranti sospiri, di inquietanti silenzi, tra il portentoso tumulto dei nostri cuori, tra il rapido susseguirsi dei nostri affannosi respiri, dei nostri lunghi gemiti e per ultimo infine, dalle urla per il sommo piacere, dal godimento che aveva invaso all’unisono i nostri corpi.

Dopo esserci saziati ad oltranza, e per l’ennesima volta, di questo nostro balzano legame carnale ridondante di perversa sessualità, o meglio di questo nostro dolce inferno di passione sacrilega, avvalendomi di un angelico momento di lucidità divina, m’avvidi che qualcosa tormentava la mia coscienza e che altrettanto affliggeva il mio spirito. Avevo bisogno, ancora una volta, di liberarmi delle mie ansie, dei miei peccati, dei miei vietatissimi rapporti sessuali, insomma di tutto ciò che aveva invaso e violato la mia austera disciplina cenobitica. Volevo darci un taglio in modo definitivo, volevo metterci sopra una pietra tombale!

Dunque, lo baciai, lo strinsi a me in quel mio ultimo erotico abbraccio, e poi ancora nuda mi alzai dalla branda. Frugai furtiva nella capace borsa posata a terra in un angolo che conteneva alcuni dei suoi attrezzi di lavoro. Ne estrassi una pesante mazza spaccapietre. Mi avvicinai di nuovo al mio muscoloso e oramai spossato amante. Poveretto! Era talmente privo di forze che pareva addormentato! Mi feci il segno della croce, quindi con quella specie di grosso martello col manico lungo gli fracassai di brutto la testa spappolandogli il cervello. Ecco, in quel preciso momento, dopo aver ucciso anche il mio ultimo diavolo tentatore, stavolta travestito da manovale tuttofare, mi sentivo nuovamente pulita e finalmente redenta. Non mi restava che gettare il suo cadavere, ovviamente appesantito da una grossa pietra legata al collo, in fondo al vicino e profondo pozzo, sito al centro del chiostro dell’abbazia. Avrebbe certamente fatto buona compagnia ai miei precedenti amanti. E così feci a notte fonda, come al solito aiutata da Sorella Maddalena e da Sorella Matilde. Chiaramente poi, tutte assieme, recitammo le adeguate, dovute e prescritte preghiere riparatrici che ci fecero immediatamente e definitivamente allontanare dal profondo buio del peccato.

Angelica C.

Anonimo - inviato in data 26/12/2013 alle ore 9.54.51 - Questo post ha 37 commenti

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COMMENTI
- Grande Angelica! - da Anonimo - inviato in data 23/01/2014 alle ore 20.58.31
Un racconto molto ma molto interessante. Brava, e il prossimo?

Gino A.


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- dice che - da Anonimo - inviato in data 03/01/2014 alle ore 11.01.26
dice che abbia iniziato un toscano ad andare fuori tema parlando lui di martiri che di martiri se ne intende e che di conseguenza la gente abbia perso il filo del discorso, mentre lui ha perso la ragione. Dice, si mormora, si è sparsa la voce, voci di corridoio dicono, circola la notizia che......

Corre Voce


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- Ma? - da Anonimo - inviato in data 02/01/2014 alle ore 18.44.33
non capisco i vari commenti che sono del tutto fuori tema con questo bel racconto.
Ma tutti i gusti son gusti disse quello che si pulì il sedere con un coriandolo.
Tornando al racconto non posso che dire brava a angelica c.
Mi è piaciuto moltissimo.

Mauro N.


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- dedicata al TOSCANO - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 21.04.00

O Battaglion Toscano

O Battaglion Toscano,
dei belli il più sei tu:
di tutta la Repubblica,
la meglio gioventù!

Qualcuno arriccia il naso,
vorrebbe biasimar...
Ma noi non si fa caso:
si tira a camminar.

E con in testa il nostro comandante,
lo seguiremo lungo il suo cammin!
Canta mitraglia la rumba fulminante,
i legionari siam di Mussolin!

A noi la Morte non ci fa paura -No!
Ci si fidanza e ci si fa all'amor...
Se poi ci avvince, e ci porta al cimitero,
si accende un cero, e non se ne parla più!

Vogliam morire tutti crocifissi
per riscattare un'ora di viltà!
Se ci restasse di vita un sol minuto,
noi lo vivremmo per un'eternità!


il catto mente ?


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- chiedo amiciziacaro LG - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 20.20.52

VORREI CHIEDERE A lei L'AMICIZIA POSSO FARLA su facebook ?

a questa pagina o dove ? non ho molti amici siamo in 80 e basta

https://www.facebook.com/lilio.giannecchini

UN SUO FANS


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- nessuna correzione all'articolo - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 20.18.45
l'articolo comunque e' rimasto tale e quale sempre visibile non e' stato corretto..c'e' solo un altro articolo sull'argomento..quindi nessuna modifica dell'articolo della GAZZETTA ma comqunque e' stata pubblicata un semplice diritto di replica..

Vale a dire : il giornalista la pensa cosi' e l'autore del sinistro la pensa cosa'

articolo 1

semina il panico, in auto, nel centro storico

http://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2013/01/lilio-giannecchini-semina-il-panico-in-auto-nel-centro-storico


..............................................................................................................

articolo 2

'Sto bene e l'incidente è stato esagerato'

http://www.lagazzettadilucca.it/rubriche/2013/01/giannecchini-sto-bene-e-l-incidente-e-stato-esagerato/



IL CORRETTORE @@@@@


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- La mantide religiosa - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 20.14.49
Se sei bella come scrivi allora sei senz'altro un bel bocconcino, mi intrighi cara.

Casanova


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- per L.G. - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 20.11.30
CIAO LG , volevo sapere che tipo di arma e' migliore per questo tipo di bonifica , il FAL o iL GARANT ? oppure un altro tipo di arma

vorrei sapere se per essere stanato da te come devo fare..I lupi sono piu' difficili da stanare invece vivono sui monti e scendono a valle nella notte per non essere visti E COLPISCONO alle spalle di soliti non tutti..ma di solito si..

Poi pero' invecchiano mica vivono all'infinito..non occorre fucilarli sono contro la caccia basta attendere l'esito finale della vita..andranno in purgatorio rifletteranno sulle loro cattiverie e piangeranno oh si come piangeranno ma poi saranno GRAZIATI dal vero salvatore e in paradiso godranno della visione di DIO in compagnia di tante delle loro vittime..finalmente in pace e si abbracceranno felici




VOLPIS


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- @all'anonimo dei I Tagliandi ed agli altri fascistoidi dei post precedenti - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 18.26.20
Sei un povero mentecatto impostore e le prove sono nel fatto che l'articolo
estrapolato dalla Gazzetta di Lucca è stato successivamente corretto sulla
base della Legge che regola la propalazione di notizie false o riportate in modo scorretto sulla stampa. Infatti l'articolista stesso l'aveva corretto.
A Volpis ( in latino vulpis: ma non si può pretendere che una bestia conosca il latino): in TV ha avuto grande risalto che in un paese, culla della civiltà, è stata riaperta la caccia alla volpe. Attenti a non farsi stanare..Gli domanderò: quanto fanno 80+1? e poi Bang-bang.



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- @all'anonimo dei I Tagliandi ed agli altri fascistoidi dei post precedenti - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 18.26.20
Sei un povero mentecatto impostore e le prove sono nel fatto che l'articolo
estrapolato dalla Gazzetta di Lucca è stato successivamente corretto sulla
base della Legge che regola la propalazione di notizie false o riportate in modo scorretto sulla stampa. Infatti l'articolista stesso l'aveva corretto.
A Volpis ( in latino vulpis: ma non si può pretendere che una bestia conosca il latino): in TV ha avuto grande risalto che in un paese, culla della civiltà, è stata riaperta la caccia alla volpe. Attenti a non farsi stanare..Gli domanderò: quanto fanno 80+1? e poi Bang-bang.



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- Effettivamente - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 13.50.10
E' un racconto molto interessante da leggere tutto d'un fiato. Brava quindi l'autrice e aspetto quanto prima la sua prossima prosa gialla gialla horror horror.

P.d.P.


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- OTTIMO - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 12.56.00
Ottimo racconto ben strutturato nel suo insieme e godibilissimo complimenti allo scrittore che lo ha composto

dario


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- I TAGLIANDI.. - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 12.10.55
LINK ARTICOLO HIUNDAY CON FOTO AUTO AMMACCATA
Lilio Giannecchini semina il panico, in auto, nel centro storico

sabato, 5 gennaio 2013, 17:00

Non si può essere conciati in questo modo da un bastardo che lo ha picchiato con violenza inaudita fracassandogli la faccia. Ma non si può, nemmeno, appena dimessi dall'ospedale e non ancora in grado di camminare, mettersi al volante di una vettura e andare in giro per il centro storico, di sabato e con tanta gente, rischiando di ammazzare qualcuno. E' quanto è capitato al povero Lilio Giannecchini, negli ultimi giorni. Dopo l'aggressione e l'operazione subìte, l'ex partigiano nonché ex presidente dell'istituto storico della Resistenza, era tornato a casa, ma in condizioni che, a vederlo oggi, c'è da domandarsi chi sia stato il medico geniale che gli ha dato il nullaosta così come c'è da chiedersi come sia stato possibile che nessuno gli abbia inibito l'uso dell'automobile e tolto, almeno per il momento, la patente di guida.

Oggi pomeriggio, intorno alle 15.30, un'auto rossa, una Hunday con alla guida Lilio Giannecchini, viene inseguita e, finalmente fermata da alcune persone in via S. Girolamo, davanti al negozio di abbigliamento Collodi&Buchignani. La vettura emana una puzza tremenda e, inoltre, ha la ruota anteriore sinistra a terra e il paraurti con il fanale sfondati. C'è una donna, di Torino, che cerca di spiegargli, a Lilio completamente rintontito, che ha appena investito il marito in Corso Garibaldi. Viene chiesto l'intervento di un'ambulanza che, poco dopo, arriverà dalla Misericordia. Giannecchini barcolla, fa fatica a reggersi in piedi, ha il viso tumefatto per i colpi che quel maledetto gli ha inferto giorni fa nell'aggressione serale davanti l'abitazione dell'anziano partigiano. E', però, lucido. 'Quel maledetto - esordisce - ma ha massacrato e per fortuna che mi sono gettato a terra, altrimenti mi avrebbe ammazzato. Se ha parlato? No, non ha aperto bocca se non per un gemito quando gli ho sferrato, cadendo, un calcio, ma non saprei dire chi fosse. Sicuramente è stata un'aggressione fascista visto che aveva un bastone grosso così in mano. Il portafoglio lo ha rubato dopo, quando mi è caduto involontariamente a terra dal marsupio. Dovrei stare a casa? No, devo uscire sennò come faccio a difendermi? Il signore che ho urtato con l'auto? Stava camminando in mezzo alla strada. Sono profondamente amareggiato perché Tambellini non mi ha inviato nessuna solidarietà'.

Giannecchini ha bisogno di essere visitato da qualcuno e, infatti, quando arriva l'ambulanza è lui ad essere caricato e sottoposto a un controllo al termine del quale il medico spiega che non può guidare in quelle condizioni. Nessun problema, visto che l'auto è inservibile e viene chiamato il carro attrezzi. Intanto viene raccolto un tubo di plastica perso dalla vettura quando ha urtato la gamba di Stefano Cianciosi, 60 anni, di Torino, medico, che aveva appena raggiunto la sua Lancia Delta in sosta negli stalli blu di Corso Garibaldi: 'Fortuna che mia moglie mi ha strappato via, altrimenti mi avrebbe sollevato di peso e gettato a terra. Mi ha preso una caviglia, mi ha fatto male, ma poteva andare peggio'. 'E pensare che siamo appena arrivatui a Lucca' aggiunge la moglie. Arrivano in via San Girolamo anche i vigili urbani che prendono i dati dell'incidente. Accorre anche Bruno Rossi, l'amico di Giannecchini che lo segue un po' ovunque. L'auto dell'ex partigiano ha il tagliando di assicurazione scaduto. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: ma quest'uomo, in qualche modo, lo si vuole seguire evitando che, devastato nel fisico e ferito nel morale, finisca per procurare danni a sé e agli altri? Soprattutto, come cazzo si fa a permettere che una persona in simili condizioni possa guidare l'auto?

http://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2013/01/lilio-giannecchini-semina-il-panico-in-auto-nel-centro-storico


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- LEGGI TEDESCHE DI GUERRA - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 12.08.43

Roma, 11 settembre 1943. Il Comandante in capo tedesco del Sud, Mar.llo KESSELRING, ha emanato la seguente Ordinanza:
1) Il territorio dell'Italia a me sottoposto è dichiarato TERRITORIO DI GUERRA. In esso sono valide le LEGGI TEDESCHE DI GUERRA.
2) Tutti i delitti commessi contro le Forze Armate Tedesche saranno giudicati secondo il DIRITTO TEDESCO DI GUERRA.

Storicamente insostenibile è pertanto la tesi secondo cui i partigiani ignorassero le conseguenze dei loro attentati, prevedibili nonché già previste nei vari bandi Kesselring del '43, in cui si fissava il rapporto tra militari tedeschi uccisi nell'azione partigiana e vittime della rappresaglia nella misura di 10 a 1. Questo fino alla primavera del '44, in cui altro bando del feldmaresciallo Kesselring addirittura prevedeva - al punto 5 - un ordine di rappresaglia di proporzioni ancora maggiori:

--Per garantire la sicurezza delle comunicazioni della retrovia e dei servizi logistici si ordina da questo momento:

1) chi si trova in possesso di armi o esplosivi e non li denuncia al comando tedesco più vicino SARA' FUCILATO

2) chi ospita, oppure protegge e fornisce vestiario, alimento e armi a prigionieri alleati o partigiani SARA' FUCILATO

3) se si scopre che qualcuno è a conoscenza di un raggruppamento di ribelli o anche di un singolo ribelle senza averli segnalati al comando tedesco più vicino SARA' FUCILATO

4) chi dà informazioni al nemico oppure ai banditi sulle località dove si trovano i comandi tedeschi o i depositi militari, SARA' FUCILATO

5) OGNI PAESE DOVE SI POSSA PROVARE CHE VI SONO BANDITI O DOVE SONO STATI COMMESSI ATTENTATI CONTRO I SOLDATI TEDESCHI O ITALIANI, OPPURE ATTI DI SABOTAGGIO DIRETTI A DANNEGGIARE E DISTRUGGERE MATERIALE BELLICO, SARÀ INTERAMENTE BRUCIATO. INOLTRE GLI ABITANTI MASCHI DEL PAESE AVENTI UN MINIMO DI 18 ANNI SARANNO TUTTI FUCILATI. LE DONNE E I RAGAZZI SARANNO INTERNATI IN CAMPI DI LAVORO.


A proposito della controversa questione relativa alla diramazione o meno del comunicato alla popolazione e agli attentatori di Via Rasella prima che partisse l'ordine di rappresaglia, valga su tutte la testimonianza diretta di Indro Montanelli: 'Il comando tedesco non aveva alcun bisogno di diramare comunicati. Nel momento in cui occup le nostre città, esso affisse sui muri e fece pubblicare su tutti i giornali il bando che annunciava la rappresaglia di dieci ad uno per ogni attentato di cui non si trovasse il colpevole (risalente al settembre 1943 n.d.r.). Gli attentatori di via Rasella quindi sapevano benissimo, senza bisogno di alcun comunicato, che oltre trecento innocenti avrebbero pagato per loro. E non è vero che, se si fossero dichiarati colpevoli, la rappresaglia sarebbe forse stata ugualmente eseguita. I tedeschi sapevano che il carabiniere D'Acquisto mentiva confessandosi colpevole di un attentato cui era totalmente estraneo. Ma fucilarono soltanto lui: gli innocenti furono salvi'.

In ordine all'esimente del'diritto di rappresaglia', occorre considerare le analisi che sul punto sono state svolte dai vari tribunali militari che si sono occupati di eccidi ad opera dei nazisti, negando la sussistenza della invocata esimente difettandone i presupposti di applicazione. Ergo, la rappresaglia in quanto tale è considerata pacificamente quale istituto legittimo di diritto internazionale bellico.

Le ravvisate condizioni per la sua applicazione sono le seguenti: 1) lesione di un diritto o di un interesse delle Stato; 2) proporzionalità rispetto all'offesa arrecata; 3) attuazione senza violazione dei più elementari diritti umani (leggasi modalità attuative non connotate da violenza gratuita).
Il Tribunale Militare di Torino ha escluso (esaminando il caso di Piazzale Loreto) il contrasto tra Stati sovrani in quanto i GAP 'non avevano alcun riconoscimento internazionale, da risolversi con norme di diritto internazionale bellico' e pure la lesione diretta, in quanto le vittime non erano tedesche. Nel caso di Via Rasella, applicando i medesimi principi, non si sarebbe potuto attribuire la natura di atto di guerra all'azione dei GAP, e pertanto negare per altro verso l'invocata esimente.


L'aver invece attribuito la natura di atto legittimo di guerra alliniziativa 'terroristica' dei GAP equivale alla loro equiparazione ad 'esercito combattente' riconducibile ad uno Stato avversario.


E' pacifico che la storia la scrivono sempre e solo i vincitori e che le sentenze 'dovevano' sanzionare l'applicazione delle rappresaglie, magari con contraddizioni eclatanti quali quelle testé evidenziate. In considerazione della qualificazione di 'truppa combattente' ai GAP, sarebbero state sanzionabili solo le eccedenze di rappresaglia (cioè gli uccisi eccedenti la proporzione del 10 a 1), ma le affermazioni delle sentenze sul punto dovevano ineluttabilmente sanzionare in termini globali l'eccidio, spogliandolo di quel crisma di legalità che il diritto internazionale di guerra attribuisce alla rappresaglia e che i bandi Kesselring avevano reso applicabile all'intero territorio di occupazione con riferimento ad ogni iniziativa a danno delle truppe tedesche (solo dal 1944 esteso anche alle truppe della R.S.I.).



VOLPIS


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- bang bang - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 12.05.51
da LA GAZZETTA DI LUCCA

http://www.lagazzettadilucca.it/l-intersvista/2011/08/le-confessioni-di-pietro-fazzi-ovvero-la-verita-di-un-escluso-che-non-scende-dal-palco/

' Alla fine Ilio Giannecchini aveva ragione: l'eccidio di soldati tedeschi e qualche brigatista nero, c'è stata veramente...Quindi, se le cose stanno veramente così, è fondata la mia richiesta, rivolta alla Provincia, di chiedere, a nome della comunità lucchese, di fare chiarezza sulla vicenda accertando anche eventuali responsabilità. Tutto questo, ovviamente, senza alcuno spirito di persecuzione e tenendo, anzi, presente l'atto coraggioso di autodenuncia di Giannecchini.
...........'

bang bang


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- parla chiaro e la parola rimane - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 12.01.30
IL VIDEO PARLA CHIARO e anzi ne avrebbe fatti fucilare altri 450 !!

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ps : una domanda..sono stati rintracciati coloro che pare avessero fatto una aggressione al pilota di hiunday ? oppure la digos brancola nel buio ? oppure ?


GARANT & fal


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- errata corige@@@@@Poesia 2014 - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 11.56.16
......e non oserei nemmeno guardarmi alla specchio...

leggesi: e non oserei nemmeno guardarmi allo specchio...

Scusate, ma quando ricordo quei martiri mi tremano le mani e a volte batto male sulla tastiera, ma l'importante è riconoscere i propri errori, cosa che non tutti fanno, vero amico caro? Ma c'è sempre la possibilità del pentimento e chi ha sbagliato è ancora in tempo a redimersi, anche all'ultimo...


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- @@@@@ Poesia 2014 - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 11.15.29
Se io avessi sulla coscienza tutte
quelle vittime innocenti
non dormirei la notte,
e non oserei nemmeno guardarmi alla specchio,
e nemmeno scorrazzare per le strade di Lucca in auto,
ma soprattutto non mentirei a me stesso e agli altri.


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- @anonimo di HIUNDAY ed altri similari - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 10.26.29
O stolto,cominci male il tuo anno 2014: la 'Hiunday' rossa,tutta ammaccata,
esiste solo nella tua fantasia così come i fantasmi degli 80 fucilati nella memoria immemore dei poveracci appartenenti alla congrega di 'beau geste'!
All'anonimo delle ore 01.47 del Capodanno 2014 -pessimo inizio il suo- ricordo solo che il compianto Ducceschi aveva scelto 'Pippo', come nome di battaglia, ed effettivamente ha fucilato prigionieri...
Auguro a costoro una continuazione migliore del 2014,nel segno del pentimento e della resipiscenza.


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- HIUNDAY - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 8.31.57
HIUNDAI ROSSA
DIECI HP

E' TUTTA AMMACCATA
E' TUA SE DICI SI...

@


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- x@@@ - da Anonimo - inviato in data 01/01/2014 alle ore 1.47.32
Erano 80 giovani e forti e sono morti.
Ma pippo pippo lui lo sa,
che quando passa, ride tutta la città,
lui sbanda di qui,
lui sbanda di la
gli fan mille mossettine


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- per @ - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 22.21.47
per @

http://www.manricoducceschi.it/PIPPO/images/beaugeste.wmv


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- MAH - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 20.35.53
ma dove ha scritto il sigaro lupis in questo POST ??


ER DOCTOR


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- caro Lupus Sigaro Toscano - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 19.13.18
Ti consiglio di andare a scuola guida, è meglio per te ma soprattutto per gli altri.....
Io non saprò il francese ma guido da Dio.


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- @Sigaro Toscano - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 18.27.59
Ora è patente il tuo stato di malattia mentale! I fantasmi ti assalgono e tu ti difendi, vero? Brandisci il sigaro toscano e mettitelo direttamente nel luogo più oscuro del tuo corpo.
N.B. non si scrive beau gest ma beau geste! Non sei un poliglotta ma un monoglotta ignorante. D'altra parte, non si può pretendere troppo da un
ammiratore di spazzatura... Bho, ingegnere, etc..


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- @ SigaroToscano - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 12.37.43
C'entrano, c'entrano gli 80 tedeschi martiri del beau gest, e in manicomio ci dovrebbe andare qualcun altro, ma forse è meglio che stia in una bella casa di riposo.

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- @all'anonimo del 27-12-2013,ore 9.32 - da Anonimo - inviato in data 31/12/2013 alle ore 10.08.34
Che cavolo c'entrano gli 80 tedeschi? Sei uscito dal manicomio in licenza-premio?

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- mah - da Anonimo - inviato in data 28/12/2013 alle ore 14.42.34
Un racconto è un racconto, può piacere o no, ma il che centra se è o meno natalizio?
Qui mica è la Rai o Merdaset che sotto natale rompono da mattina a sera con i film su babbo natale in tutte le salse. A me questo racconto piace anche se è un po' spinto, poi che sia natale, capodanno o pasqua poco importa. Morg@n


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- diabolica Angelica - da Anonimo - inviato in data 28/12/2013 alle ore 8.20.50
Una diabolica e inquietante storia di segreti, sesso e delitti, una perfetta liturgia del peccato.

Kaspersky


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- cara angelica - da Anonimo - inviato in data 27/12/2013 alle ore 21.07.49
pur non essendo un amante del noir mi è piaciuto molto il tuo efficace racconto anche se, devo dire, non molto natalizio.
ci sei mancata.
fatti risentire presto.
pasquino


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- Mantis religiosa - da Anonimo - inviato in data 27/12/2013 alle ore 17.57.27
Sono un fanatico dei generi giallo, noir ed horror e anche io ho trovato questa storia molto piacevole. Mi è garbato l'impianto narrativo e soprattutto il personaggio della monaca Angelica.


L’INQUILINO DEL PIANO DI SOTTO.


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- TIM x Angelica - da Anonimo - inviato in data 27/12/2013 alle ore 12.24.38
sei forte, i tuoi racconti sono sempre interessanti, questo è super.



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- Suor Angelica - da Anonimo - inviato in data 27/12/2013 alle ore 10.48.26
Bene, brava, il tuo Noir e un piacevole racconto con quasi tutti gli ingredienti del genere. Nello specifico violenza e raccapriccio in un ambiente del tutto particolare.
Ben tornata...Suor Angelica.

Un libero pensatore gaudente


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- @martiri - da Anonimo - inviato in data 27/12/2013 alle ore 9.32.11
martiri anche gli 80 tedeschi prigionieri fucilati........

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- @Angelica C. - da Anonimo - inviato in data 26/12/2013 alle ore 23.42.15
Mantide tu e martire il tuo occasionale lettore!

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- la mantide?... anzi..... - da Anonimo - inviato in data 26/12/2013 alle ore 18.18.28
Mi sa che e' resuscitata Lucida Mansi!!!!!!

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- La mantide - da Anonimo - inviato in data 26/12/2013 alle ore 14.39.47
Wow, uao! Mica male l'Angelica! Racconto diabolico, asciutto e crudo, scritto in piena libertà creativa e sviluppato in un contesto che appare ai più come un tabù insuperabile. Brava!

Fioremma


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