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Lista rosso-verde in costruzione. Lucca contro le guerre, per l’ambiente e la giustizia sociale

Lucca contro le guerre, per l’ambiente e la giustizia sociale. Lista rosso-verde in costruzione.
Ci uniscono valori fondanti: piena applicazione della nostra Costituzione repubblicana ed antifascista, l’impegno contro le guerre e contro l’aumento delle spese militari, per la pace senza se e senza ma, per favorire processi di autogoverno democratico territoriale, il rispetto delle diversità, la tutela dei beni comuni, la lotta contro le disuguaglianze sociali, per una nuova scuola e una nuova sanità pubblica, con le risorse necessarie, fuori dagli schemi aziendalistici e dai continui tagli finora operati e ancora oggi riconfermati dal Governo centrale. La sanità e la scuola pubblica non possono essere gestite con i parametri di un’azienda.
La tutela dell’ambiente ed una visione ecologica coerente, oggi più che mai di fronte alla drammatica crisi climatica, è la bussola che deve guidare ogni scelta globale e locale. Siamo alternativi al centro destra e al centro-PD, ai vecchi schieramenti che hanno governato Lucca in questi ultimi venti anni e via via si sono rivelati sempre più inadeguati. E’ importante da dove veniamo, ma ancor di più, dove, insieme, vogliamo andare.
Nasce dal basso il movimento rosso-verde, l’esperienza delle lotte per la giustizia sociale si unisce alla mobilitazione per la tutela dell’ambiente, contro la logica delle superpotenze, per un mondo multipolare, dove la guerra è tabù e le armi azzerate, in una nuova direzione ecocentrica e antiliberista, aperto a contributi ed alleanze di altre forze, realtà sociali e individuali, di iscritti a partiti e senza partito, per cambiare le cose, per costruire un’alternativa alla logica del sistema dominante a tutti i livelli. Un nuovo movimento, aperto, antioligarchico, ambientalista, di impegno civile e per la giustizia sociale. La lista rosso-verde è in costruzione, l’assemblea generale territoriale sarà il centro della discussione e delle decisioni.
Alcune delle cose che vogliamo.
Demolire i mostri di cemento come quelli di S. Concordio e cambiare radicalmente il piano operativo comunale che toglie ulteriori aree a verde. Fermare il processo di verticalizzazione del potere locale e attuare forme di decentramento e di autogoverno del territorio ripristinando organismi con poteri e risorse proprie. Incrementare l’uso di strumenti di democrazia diretta come i referendum, di trasparenza e partecipazione popolare non declamata ma praticata, oltre i limiti assurdi dell’attuale legge regionale. Occorre riportare servizi fondamentali nel centro storico, nei quartieri e nei paesi e dare risposte adeguate ai bisogni sociali di lavoro, di cultura, di casa, di servizi, di spazi pubblici, delle diverse generazioni.
Impedire la colata di cemento degli assi viari sulla Piana e il pieno di auto parcheggiate nella ex Manifattura e costruire invece un piano della mobilità e della sosta alternativo, moderno, ecologico ed efficiente. Non subire più in silenzio lo scandalo delle liste di attesa per visite ed esami, i disservizi pesanti del pronto soccorso, la distruzione della medicina territoriale e invertire la tendenza con un piano di azioni concordate.
Non accettare più lo scandalo delle scuole container e individuare soluzioni alternative intelligenti. L’istruzione non può essere un costo e quindi vanno previste forme di presalario, pasti e trasporti gratuiti per gli studenti, prezzi energetici calmierati, con un ruolo attivo del Comune, per famiglie e piccole imprese.
Serve una strategia industriale a livello locale per attuare una politica di rifiuti zero, per recuperare o mantenere la proprietà pubblica dei servizi di acqua e gas, migliorando la qualità distributiva e diminuendo i costi per i cittadini.
Bisogna riappropriarci di tutta la ex Manifattura per rigenerarla al servizio dei bisogni sociali e culturali della città con un reale percorso di partecipazione così come richiesto in questo contesto e tanti altri e finora sempre negato. Un programma innovativo e democratico si costruisce dal basso insieme ai cittadini e così nasce una nuova comunità.
Avevano (lor signori del governo locale) promesso trasparenza ed hanno prodotto opacità, partecipazione ed hanno prodotto autoritarismo, più verde ed hanno prodotto mostri di cemento, valorizzazione ed hanno svenduto aziende e patrimoni pubblici. Non ci fidiamo più, non vi votiamo più. E’ finito il tempo della delega in bianco, nasce il tempo del controllo popolare, della cittadinanza attiva e della democrazia diretta, per cercare di cambiare le cose, la vita di tutti i giorni, il presente e il futuro della nostra città.
Martedì 29 Marzo ore 21 assemblea pubblica presso bar Deha a S. Anna - Lucca
PER DISCUTERE E VOTARE SU MODALITA’ORGANIZZZATIVE, CARTA D’INTENTI E CANDIDATO/A SINDACO/A

Redazione - inviato in data 25/03/2022 alle ore 14.38.27 - Questo post ha 1 commenti

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COMMENTI
- CONTRO LE GUERRE - da Anonimo - inviato in data 26/03/2022 alle ore 0.56.55
Ecco i comunisti contro le guerre e contro le spese militari. Bello! Ma se c'è un prepotente in giro (e nel mondo ce ne sono a decine di prepotenti ben armati) il disarmato verrà prima o poi dominato. Magari dominato senza sparare un colpo. Ma se il dominato viene violentato, anche senza sparare un colpo, il dominato subisce una guerra. Questo i pacifisti all'italiana sembrano non capirlo! Uno stato totalitario che è in guerra contro i propri cittadini è di fatto in guerra contro i propri cittadini. Lasciare che uno stato autoritario conquisti un territorio, vuol dire esporre per lunghi anni gli abitanti di quel territorio ad una violenza e la violenza è come una guerra. No al disarmo!

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