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Appello ai consiglieri comunali per il ritiro delle azioni legali contro 4 cittadini di S.Concordio

Appello ai consiglieri comunali per il ritiro delle azioni legali contro 4 cittadini di S.Concordio accusati di aver leso l’immagine del comune di Lucca
Il 26 aprile il Consiglio comunale metterà ai voti una mozione, presentata dal consigliere Bindocci, che chiede il ritiro delle azioni legali intentate dalla Amministrazione Comunale di Lucca contro alcuni cittadini di S. Concordio accusati di aver leso l’immagine del Comune di Lucca .
A supporto del voto per il ritiro delle azioni legali è in corso la sottoscrizione di un appello rivolto a tutti i consiglieri comunali che spiega i motivi per i quali le azioni legali vanno revocate.
Nel marzo scorso 4 cittadini di S.Concordio hanno ricevuto, dai legali incaricati dal Comune di Lucca e personalmente dal Sindaco Tambellini, dall’assessore Lemucchi e dall’ex dirigente Tani, la intimazione a pagare entro 15 giorni la somma complessiva di 250.000 per presunto danno all’immagine.
I motivi del supposto danno all’immagine consisterebbero in alcune affermazioni riportate dai giornalisti nei seguenti articoli di stampa: 1) nell’articolo apparso su Lucca In Diretta il 12 febbraio 2022 intitolato “Urbanistica, il Comune inizi il depaving dalle scuole del quartiere” focalizzato sul consumo di suolo realizzato dal progetto della Galleria coperta; 2) post su FB del 22 dicembre 2021 intitolato “Cosa dice veramente l’Ordinanza del Gip” in cui è riportata integralmente l’ordinanza di archiviazione dell’esposto circa la mancanza di conformità della Galleria Coperta.; 3) articolo del febbraio 2021 in cui viene presentato l’esposto e le presunte ipotesi di reato. Come si può constatare dalla lettura degli articoli, nessuno dei 4 cittadini citati ha mai rivolto offese o male parole verso il Comune e la sua Amministrazione.
I cittadini avevano chiesto sostanziali modifiche al progetto della Galleria Coperta con due Petizioni (nel 2019 e nel 2021), sottoscritte da migliaia di firme, cui il Comune non ha mai risposto, con interventi nei Consigli Comunali aperti (2019), con presidi e flash mob (2020), con i contributi al Tavolo del Verde e al Piano Operativo (2018 e 2020), con una Mozione Consiliare (2021) e molte altre iniziative, tutte rimaste inascoltate da parte dell’Amministrazione Comunale, forse perché il progetto, approvato nel giugno 2018, non poteva successivamente essere modificato in maniera sostanziale senza perdere il finanziamento.
Per le mancate risposte e l’assenza di un dialogo con il Comune, intenzionato a portare avanti a tutti i costi un progetto che appariva inaccettabile, nel febbraio 2021, quando l’inizio dei lavori dentro il Parco era imminente, è stato presentato un esposto alla Procura, supportato anche da un autorevole parere legale. L’esposto era l’ultimo ed estremo strumento che era rimasto a disposizione dei i cittadini per far rivedere il progetto e per ottenere la verifica che la procedura fosse in regola e che l’impatto irreversibile delle costruzioni che si andavano a fare fosse legittimo. Esposto che è stato archiviato per la mancanza di elementi soggettivi del reato.
Ancora oggi ci sono comunque molti interrogativi sull’esecuzione del progetto della Galleria Coperta. come emersi nella conferenza stampa di ieri. Si crede che le azioni legali del Comune siano anche conseguenza della insoddisfazione dell’Amministrazione Comunale per il risultato dei Quartieri Social a S. Concordio, ove ha speso molti milioni di denaro pubblico con l’intenzione di fare lavori utili e graditi alla popolazione, e invece ne sono venute opere dal pesante impatto ambientale che sono state giudicate, anche al di fuori del Quartiere, in maniera molto negativa.
Purtroppo il messaggio che rischia di passare è che ai cittadini non conviene occuparsi della cosa pubblica, e che è non è consigliabile cercare di difendere il proprio quartiere e l’ambiente in maniera del tutto disinteressata ed in buona fede.

Redazione - inviato in data 25/04/2022 alle ore 14.42.37 - Questo post ha 4 commenti

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COMMENTI
- il terzetto.... - da Anonimo - inviato in data 26/04/2022 alle ore 17.55.37
direi quartetto mettendoci pure chi ha archiviato l'esposto, perche''sembrerebbe che, come spesso accade quando c'e''di mezzo il comune, si ascoltino solo gli indagati e non altri.

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- Ma c'è o non c'è? - da Anonimo - inviato in data 26/04/2022 alle ore 13.06.44
Tutto discende dalla conformità urbanistica, che era richiesta dal bando a pena di inammissibilità. Cioè, se mancava quella, il finanziamento non poteva essere concesso. Ma c'è o no questa benedetta conformità? L'autorevole parere chiesto dai cittadini aveva detto di no, per il giudice penale è opinabile e comunque non rilevante perché manca l'elemento soggettivo. Insomma, a quel che ho capito io, e può darsi mi sbagli, se c'è o meno, non lo sa per certo ancora nessuno. Sul consumo di suolo, che il bando richiedeva che non ci fosse, invece non ci sono dubbi che ce ne sia stato, purtroppo, in abbondanza. Non so che fine faranno queste azioni legali, certo delle tettoie della galleria coperta si continuerà a parlare ancora, perché proprio non si possono vedere, soprattutto chi sa come era prima quel parco.

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- MI SONO LETTO UN ARTICOLO E..... - da Anonimo - inviato in data 26/04/2022 alle ore 1.44.21
....e osservo, alla fine dello stesso, queste precise parole relative alle opere fatte a San Concordio: '............. che sono state illegittimamente finanziate e che non sono conformi al regolamento urbanistico vigente...'.

L'affermazione contiene due accuse molto pesanti. La prima è a carico dello stato, che viene accusato di aver stanziato fondi in maniera illegittima. La seconda al Comune di Lucca, che viene accusato di aver fatto un abuso edilizio. Penso che non si possa sputtanare un cittadino qualsiasi per aver fatto un abuso edilizio. Facciamo l'ipotesi che un comitato scriva sul giornale:

Il signor Favati di Pescia ha costruito il suo garage compiendo un abuso edilizio.

Suppongo che il Favati di turno chiamerebbe il suo avvocato sentendosi diffamato dalle affermazioni del comitato. Poi, se in seguito ad eventuale denuncia del comitato, il Favati venisse effettivamente condannato per abuso edilizio, allora la sua pretesa di essere stato diffamato cadrebbe. Ma se il Favati venisse ritenuto perfettamente in regola, in tal caso può anche darsi che un altro giudice stabilirebbe un risarcimento per danno di immagine a favore del Favati stesso.

Trovo che i comitati spesso scrivano accuse forti e questo non va bene e deve finire. La questione è delicata, sia chiaro, infatti non deve esser messo in discussione il diritto, di singoli e di associazioni, di denunciare con esposti alle competenti autorità gli abusi edilizi, ma nei comunicati ci si dovrebbe correttamente limitare a formulazioni del tipo:

'....abbiamo fondati dubbi che il comune non abbia tenuto comportamenti corretti e per questo abbiamo presentato esposto/denuncia, ec., ec.....'.

Insomma potevano almeno scrivere:

'........ abbiamo dubbi sia sulla modalità di finanziamento delle opere in corso di realizzazione e anche sulla loro conformità al regolamento urbanistico vigente.... per questo abbiamo presentato esposto, ec., ec.....'. Ma scrivere, secco e duro, che il Comune ha realizzato opere non conformi è un po''troppo. Ora, può anche darsi (anzi è anche probabile) che li assolvano tutti, ma penso dovranno affrontare la causa.


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- UN BEL TERZETTO ! - da Anonimo - inviato in data 25/04/2022 alle ore 15.20.59
TAMBELLINI, Lemucchi e Tani.

Ricordatevi di questi nomi, hanno violentato lucca.


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