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TONI SERVILLO Legge Giovanni Pascoli e Dante

martedì 10 agosto 2021 – ore 21.00

Barga (Lucca) – Piazzale del Fosso

Accompagna l'Ensemble Le Muse diretto dal maestro Andrea Albertini

Intervento di Luca Scarlini

OMAGGIO A GIOVANNI PASCOLI – 30° EDIZIONE





Martedì 10 agosto, alle ore 21.00, sul Piazzale del Fosso, nel centro storico di Barga, torna la Serata Omaggio a Giovanni Pascoli, organizzata dalla Fondazione Giovanni Pascoli, dal Comune di Barga e dalla Misericordia di Castelvecchio Pascoli, che giunge quest’anno alla 30° edizione.

Sarà Toni Servillo, uno dei più importanti e significativi attori di cinema e teatro, a leggere Giovanni Pascoli e Dante. Per questa edizione la lettura delle liriche pascoliane andrà infatti a braccetto coi versi di Dante, nel 700° anniversario della morte del Sommo Poeta, di cui Pascoli fu grande studioso.

“Quella del 2021 - dichiara Alessandro Adami, Presidente della Fondazione Giovanni Pascoli - è una edizione particolarmente importante, giacché ricorrono i 30 anni dalla prima volta in cui, la sera del 10 agosto, la Misericordia di Castelvecchio promosse una lettura pascoliana nel giardino di Casa Pascoli. La manifestazione quest'anno sarà dedicata a Dante Alighieri nei 700 anni della scomparsa. Una scelta significativa in quanto Pascoli dedicò gran parte della sua esistenza agli studi danteschi, dando vita ad una interpretazione della Divina Commedia originale e densa di significati, che però non fu bene accolta dalla critica del suo tempo, cosa che ferì profondamente il poeta. Da questi studi nacquero libri, discorsi, lezioni universitarie di cui ancora oggi a Casa Pascoli si conservano i manoscritti e le edizioni. Una delle tre scrivanie nello studio del poeta era appositamente dedicata allo studio e alla stesura del lavoro dantesco”.

Immancabile evento estivo nel giorno più significativo della biografia pascoliana, ovvero il 10 agosto come ricordano gli omonimi versi, questo speciale reading di Toni Servillo si aggiunge agli altri illustri colleghi saliti nelle precedenti edizioni sul palco pascoliano, tra cui si ricordano Romano Battaglia, Piera degli Esposti, Paola Pitagora, Giorgio Albertazzi, Monica Guerritore, Umberto Orsini, Gabriele Lavia, Glauco Mauri, Giancarlo Giannini, Sergio Rubini, Alessio Boni, Sergio Castellitto, Pamela Villoresi.

Oltre a leggere poesie come “X agosto”, “L’ora di Barga”, “Gelsomino notturno”, “L’inno degli emigrati italiani a Dante” e altri testi del poeta che nel piccolo borgo di Castelvecchio di Barga realizzò il suo “nido”, Toni Servillo interpreterà anche alcuni passi della Divina Commedia.

I testi saranno inframezzati da brani musicali di grandi autori come Puccini, Verdi e Rossini, eseguiti dall’ “Ensemble Le Muse” diretto dal maestro Andrea Albertini. La regia della serata sarà affidata ad Alessandro Bertolucci e ad un intervento del saggista e drammaturgo Luca Scarlini.





Info e prenotazioni

3487505767

info@fondazionepascoli.it

Ingresso 25 euro

In caso di pioggia la serata si terrà presso l’Auditorium 2000 de “Il Ciocco”

L'evento si svolgerà nel rispetto della normativa in materia Covid19





Omaggio a Giovanni Pascoli, 30° edizione, è organizzato da Fondazione Giovanni Pascoli, Comune di Barga e Misericordia di Castelvecchio Pascoli con il sostegno di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Unione dei Comuni Media Valle del Serchio, Unione Comuni Garfagnana, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca.




Fondazione Giovanni Pascoli

Comunicazione Alba Donati

Ufficio stampa Laura Mammarella – 338 2650727











Toni Servillo

Fratello del musicista e cantante Peppe Servillo, oggi leader della Piccola Orchestra Avion Travel, si appassiona al teatro fin da piccolo. Inizia a recitare all'oratorio salesiano di Caserta, dagli anni sessanta. Cresciuto in un collegio, sceglie la scuola statale per ultimare il liceo. È la metà degli anni Settanta, vive i periodi degli scioperi, dei cortei, dell'occupazione della forte politicizzazione di estrema sinistra che stava investendo gli studenti. Sale per la prima volta su un palco alla vigilia della maturità classica, portando, con coloro che costruiranno il Teatro Studio di Caserta (Matteo De Simone, Sandro Leggiadro, Riccardo Ragozzino, Eugenio Tescione e Nando Taccogna), il testo di Bertolt Brecht 'Le visioni di Simone Machard'. Con il Teatro Studio si impegnerà dai 17 ai 25 anni, attraverso i primi spettacoli nelle soffitte della Reggia di Caserta fino a elaborate produzioni collettive, emergendo solo in un secondo tempo come regista.

Alla fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta, continua la sua attività teatrale, avvicinandosi, nel 1986 al gruppo Falso Movimento e quindi al regista Mario Martone, con cui fonda i Teatri Uniti, di cui è attualmente direttore artistico.



È a Martone che si deve il suo debutto cinematografico nel 1992 con il film Morte di un matematico napoletano con Anna Bonaiuto, Carlo Cecchi, Renato Carpentieri, Licia Maglietta e Vincenzo Salemme. Cui seguiranno Rasoi (1993), Teatro di guerra (1998) e Noi credevamo (2010). Ma continua comunque a preferire il teatro partecipando a spettacoli come 'Ha da passa' 'a nuttata' (1989) e 'L'impero della ghisa' (1991), entrambi di Leo de Berardinis e travolgendo il pubblico con 'Sabato, domenica e lunedì' (2005) di Eduardo De Filippo, autore che lui considera dall'inizio della sua carriera il suo vero mentore e maestro.



Passato al Teatro dei Mutamenti di Antonio Neiwiller, continuerà il suo percorso cinematografico con Antonio Capuano in un episodio di I vesuviani (1997) e in Luna Rossa (2001).



Molto amato da Paolo Sorrentino, vestirà per lui prima i panni scomodi di un cantante posto fra Franco Califano e Fred Bongusto in L'uomo in più (2002, con candidatura al David e ai Nastri d'Argento come miglior attore protagonista), e poi quelli dell'insonne e drogato Titta De Girolamo in Le conseguenze dell'amore (2004), sicuramente il suo ruolo più bello. Un individuo misterioso, facoltoso, che si ritrova per ben 8 anni a vivere in un albergo della Svizzera e a nascondere un segreto che emergerà grazie all'amore di una cameriera. L'Italia del cinema gli offre i suoi premi più prestigiosi: il David di Donatello e il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista, seguito da una candidatura all'Audience Award. Replica di successi anche per Il divo (2008), sempre di Sorrentino, dove deforma il suo aspetto in quello del senatore Giulio Andreotti e per il giallo La ragazza del lago (2007). Uscirà invece nelle sale nel 2013 il ritorno - dopo la pausa di This Must Be the Place - del sodalizio tra l'attore e Paolo Sorrentino, La grande bellezza. 



Nel 2008, dà altre notevoli performances sul grande schermo con Gomorra di Matteo Garrone, interpretando Franco, imprenditore nel settore dello smaltimento dei rifiuti tossici, e in alcuni film di Elisabetta Sgarbi. Dopo essere tornato in teatro, dove mette in scena principalmente testi di De Filippo, viene diretto da Fabrizio Bentivoglio in Lascia perdere, Johnny! (2007) e, nel 2010, in Gorbaciof e in Una vita tranquilla, diretto da Claudio Cupellini e presentato nella sezione concorso della quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Il 2011 inizia sotto la direzione di Andrea Molaioli ne Il gioiellino, mentre l'anno successivo lo vede impegnato in due film d'autore presenti alla Mostra del Cinema di Venezia: Bella addormentata di Marco Bellocchio, ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, e il drammatico film di Daniele Ciprì È stato il figlio, ambientato nei quartieri degradati di Palermo. Nel 2013, dopo Viva la libertà di Roberto Andò e partecipa al film di Sorrentino La grande bellezza. Nel 2015 torna a lavorare con Andò nei panni di un monaco ne Le confessioni mentre l'anno dopo è protagonista della commedia di Francesco Amato Lasciati andare. Lavorerà poi nuovamente con Sorrentino per Loro, e con Igor Tuveri per 5 è il numero perfetto. Sarà ancora protagonista per Sorrentino in E' stata la mano di Dio (2021).




Ha inoltre diretto numerose opere liriche, all'estero come in Italia: 'Il marito disperato' di Cimarosa, il 'Fidelio' di Beethoven per il Teatro San Carlo di Napoli e 'Boris Godunov' di Musorgskij per il Teatro Sao Carlos di Lisbona.





Fondazione Giovanni Pascoli

La Fondazione Giovanni Pascoli nasce il 18 settembre 1998 su iniziativa di soggetti pubblici e privati, con lo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio letterario e materiale del poeta Giovanni Pascoli (1855-1912), lasciato in eredità per via testamentaria dalla sorella Maria alla comunità barghigiana. Da allora opera per il raggiungimento degli scopi statutari senza nessuna interruzione. È costituita da soci pubblici e privati, ha sede nel Comune di Barga, vicino alla Casa Museo Giovanni Pascoli, nella frazione di Castelvecchio Pascoli, e più precisamente nei locali dell’ex Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficienza “Asilo Infantile Ruggero e Caterina Pascoli”.

Redazione - inviato in data 09/08/2021 alle ore 9.27.05 -

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