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sulle gravi discriminazioni a scuola: Comitato Scuola e Garante lanciano un appello

In risposta alla lettera inviata dal Comitato Scuola Consapevole Toscana tutti i garanti d’Italia per i diritti dei minori per segnalare le discriminazioni che avvengono quotidianamente nelle scuole e nei luoghi dello sport e della cultura a carico degli studenti e in particolar modo dei ragazzi disabili e con bisogni speciali, del tutto dimenticati dall’ultimo decreto che evidenzia, ancor più di prima, il diverso trattamento tra vaccinati e non vaccinati (questi ultimi penalizzati, esclusi, ghettizzati e abbandonati), la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana ha risposto con una lunga nota in cui espone la sua posizione a sostegno delle preoccupanti segnalazioni sollevate dal Comitato, assolutamente critica e allarmata a proposito delle ultime decisioni governative.

La Garante ha chiaramente espresso il suo diniego sia in merito all’obbligo vaccinale dei minori, che comporta evidenti e gravi rischi per la salute degli stessi, sia a proposito del green pass, misura che lede l’uguaglianza, la privacy e il fondamentale diritto dei minori all’istruzione, sottolineando come la tessera verde sia una misura oltremodo inefficace e pericolosa dal punto di vista sanitario e senza ombra di dubbio deleteria dal punto di vista relazionale, del tutto contraria al senso pedagogico dell’educazione civica, disciplina non a caso un tempo indicata come costituzione e cittadinanza, a cui la scuola dovrebbe invece educare.

Più volte in passato la garante ha segnalato le discriminazioni in corso, cercando di sollecitare le Istituzioni competenti, scrivendo al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Istruzione, al Presidente della Giunta della Regione Toscana, ai competenti Assessorati al Diritto alla Salute ed all’Istruzione ed al Presidente del Consiglio Regionale, “le profonde preoccupazioni dei genitori delle persone di minore età, attese le ripercussioni che la normativa emergenziale viene inevitabilmente ad avere sul benessere di queste ultime”, senza però mai ottenere né un riscontro né tanto meno una qualche rettifica delle regole imposte.

La garante fa anche riferimento all’articolo 3 comma 1 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, ratificata dall’Italia con la legge 176/1991, la quale dispone espressamente che “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente” norma che non è affatto rispettata dal governo italiano.

Purtroppo la Garante, non potendo modificare le decisioni del Governo Centrale e Regionale, in quanto non di sua competenza, può solo continuare a sensibilizzare le autorità, ponendo l’attenzione sulla gravità della situazione. Ci auguriamo come Comitato Scuola Consapevole Toscana che sempre più cittadini leggano il testo completo di questa nota, allegata alla presente, e che inizino seriamente a considerare le inaudite discriminazioni che i nostri ragazzi e le loro famiglie stanno attualmente vivendo.

Solo quando la maggioranza della popolazione italiana si sarà resa conto della progressiva perdita dei propri diritti fondamentali, tanto duramente conquistati, potremo vedere la realtà della deriva autoritaria di un governo che osa ancora definirsi democratico. Non possiamo però aspettare ancora molto: bisogna comprendere e reagire, altrimenti per la salute psicologica dei nostri giovani sarà troppo tardi.

Per questo si invitano i dirigenti degli uffici e degli istituti scolastici ad obbedire alle norme solo se non contrarie alla Costituzione Italiana e alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia, senza dare adito a disuguaglianze discriminanti e socialmente pericolose per la salute psicologica e fisica dei minori.




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CSCT - Comitato Scuola Consapevole Toscana
csctoscana@gmail.com

Redazione - inviato in data 21/02/2022 alle ore 18.42.46 -

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