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Riapre dopo il restauro l'Oratorio degli Angeli Custodi a Lucca

Riaperto al pubblico dopo l’intervento della Fondazione CRL

LUCCA, 12 maggio 2020 – Un gioiello barocco nel cuore della città che torna a disposizione di tutti. Dopo un accurato restauro realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca apre al pubblico l’Oratorio degli Angeli Custodi, scrigno di architettura e pittura realizzato alla metà del Seicento, che potrà finalmente essere visitato da cittadini e turisti e sarà in grado di ospitare eventi musicali e culturali di vario genere.

“L’idea di recuperare l’Oratorio – ha dichiarato il Presidente della Fondazione CRL Marcello Bertocchini – è stata condivisa con l’Ente diocesano non solo per tutelare e conservare un bene artistico di altissimo valore. L’intento è quello di dar vita ad uno spazio attivo e frequentato: un gioiello ritrovato per i Lucchesi, una meta per i flussi turistici, un ambiente ideale per eventi musicali, culturali e divulgativi.”

“Anche questa inaugurazione – ha proseguito Bertocchini - deve essere interpretata come un segnale di fiducia e di speranza in una congiuntura storica difficile e delicata.”



L’ORATORIO

Quasi nascosto nei meandri delle strade del centro storico, in via dell’Angelo Custode, a pochi passi dalla Torre Guinigi, l’Oratorio venne edificato nel 1638 grazie al progetto di Vincenzo Paoli su committenza della Congregazione omonima, fondata da Bonaventura Gasparini nel 1627 per dare istruzione e speranza a tanti ragazzi sfortunati e soppressa nel 1808 durante il periodo napoleonico. Una tradizione ripresa dal Ricovero Artigianelli, istituito nel 1914 per fornire un’educazione morale e civile ai ragazzi cresciuti in situazioni disagiate.

Sono seicentesche le nove tele che decorano le parenti interne, affidate ai pennelli di maestri del calibro di Girolamo Scaglia, Filippo Mannucci e Antonio Franchi, tutte incentrate su tematiche esaltano il ruolo degli angeli come intermediari con Dio.

Ma è la decorazione pittorica la vera protagonista: un complesso e affascinante dialogo tra elementi dipinti e decorazioni materiali che su tutte le superfici si traduce in un’esplosione di colori, dove l’autore, Giovan Domenico Lombardi, propone un gioco illusionistico tra architetture reali e architetture dipinte, coinvolgendo chi entra in un’esperienza quasi sensoriale, che stupisce e stordisce.



IL VOLUME

Un capolavoro del barocco lucchese, da gustare in ogni suo singolo elemento, magistralmente ’raccontato’ dalla studiosa lucchese Paola Betti nel volume “Tra arte e devozione. L’Oratorio degli Angeli Custodi a Lucca”, edito da PubliEd, che la Fondazione ha voluto realizzare proprio in occasione della riapertura dell’edificio. Una pubblicazione in cui reperire tutte le informazioni sulla nascita della Congregazione e sulle vicende artistiche dell’Oratorio, corredata da un ampio apparato fotografico curato da Andrea Vierucci e Lucio Ghilardi.



IL RESTAURO

La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha ottenuto dall’Ente Diocesano, proprietario del complesso, un comodato d’uso gratuito e quindi avviato nel 2017 un’intensa campagna di recupero anche grazie al contributo di Azimut Holding SpA, che ha sostenuto direttamente il restauro di sette delle nove tele presenti.

Le operazioni di recupero hanno coinvolto ben venti soggetti, tra ditte e professionisti, e consentito un generale risanamento della struttura che ha visto realizzare un importante intervento sulla copertura e sulla parete di destra della struttura, gravemente minacciata da infiltrazioni di acqua piovana, la messa in sicurezza di affreschi, cornicioni e paraste e il completo recupero di tutti gli elementi lignei e lapidei.

Sono inoltre state apportate alcune migliorie per garantire la conservazione degli elementi artistici e accorgimenti in grado di fare dell’Oratorio un luogo di vita, di cultura e di condivisione, dove svolgere incontri a tema musicale, storico e divulgativo, nonché permettere a turisti e cittadini di fruire di questa meraviglia nascosta riportata a nuova luce.



L’Oratorio sarà aperto gratuitamente al pubblico il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 19.

Redazione - inviato in data 12/06/2020 alle ore 15.52.17 - Questo post ha 7 commenti

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COMMENTI
- San Cristoforo - da Anonimo - inviato in data 04/07/2020 alle ore 15.41.01
Esempio della mentalità lucchese spiccia, in mano ai preti, e che preti... soprattutto uno, che per far cantare i suoi amici ottantenni che frequentano xxxxxxxx è disposto a tutto.
La cosa che fà sorridere di più sono i politicanti di sinistra, che poi si fanno le foto insieme a questo prete che li percula ben bene.
E tutto molto bello.


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- se lo tengono chiuso...lavoro inutile - da Anonimo - inviato in data 14/06/2020 alle ore 7.20.04
Prima era gestito da alcuni ragazzi, adesso affermati artisti del panorama lucchese ed internazionale, e tutte le settimane c'era qualche concerto.
Era un utile palcoscenico per farsi le ossa e per far conoscere la musica a tutti.
I turisti spesso entravano la mattina durante le prove e poi ritornavano la sera offrendo un contributo spontaneo con il quale si ripagavano le spese di pubblicità.
Il forno vicino offriva schiacciata ai ragazzi, insomma musica, allegria e cultura.

Stiamo a vedere adesso questi altri cosa sono capaci di fare.


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- @ UN CAPOLAVORO DELLA LUCCA BAROCCA - da Anonimo - inviato in data 13/06/2020 alle ore 16.38.39
ah beh! se lo gestisce l'Arcidiocesi si può stare tranquilli! Come S.Cristoforo verrà chiuso al pubblico ed affittato a chi paga. Come S.Cristoforo restaurato con soldi pubblici!!!!!!!

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- UN CAPOLAVORO DELLA LUCCA BAROCCA - da Anonimo - inviato in data 13/06/2020 alle ore 2.19.23
Non sarà gestito dal Comune, bensì dall'Arcidiocesi. Ora pensiamo alla chiesa del Crocefisso!!

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- Bene così - da Anonimo - inviato in data 12/06/2020 alle ore 20.17.51
Restaurare e riportare a vivere questi luoghi d'arte costituisce un importante passo sulla strada da seguire per dare una risposta civile al bisogno di cultura della città.

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- @ Ottima notizia - da Anonimo - inviato in data 12/06/2020 alle ore 19.02.02
che fine farà ???? dipende da chi lo gestirà! se sarà il comune fra cinque anni sarà com'era prima del restauro

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- Ottima notizia - da Anonimo - inviato in data 12/06/2020 alle ore 18.30.09
Una volta era sede di tanti bei concerti organizzati da giovani musicisti talentuosi, vediamo adesso che fine farà.

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