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Il Palazzo di Elisa: un’immagine recuperata… che parla francese

A Palazzo Ducale la presentazione del volume
di Velia Gini Bartoli in collaborazione con Francesco Ferretti che presentano le ultime scoperte sull’edificio

Appuntamento martedì 7 dicembre alle 17. Ingresso libero con Green Pass

“Il Palazzo di Elisa: un’immagine recuperata… che parla francese”, di Velia Gini Bartoli in collaborazione con Francesco Ferretti, sarà presentato martedì 7 dicembre 2021 nella sala del Trono di Palazzo Ducale, alla presenza di Francesco Esposito, Prefetto di Lucca, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, Roberta Martinelli, presidente dell’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, Bernard Chevallier, uno dei maggiori esperti delle arti decorative delle residenze napoleoniche, oltre agli autori.

L’incontro, a ingresso libero con Green Pass, si tiene alle 17 e prevede anche la proiezione di un video modello 3D che riepiloga tutti gli elementi di novità sul Palazzo Ducale emersi dal lavoro di ricerca portato avanti dall’architetto Gini Bartoli. Il volume infatti, mette in luce nuove scoperte sull’edificio che, partendo dallo studio delle documentazioni conservate all’Archivio di Stato di Lucca, all’Archivio Notarile e in moltissimi altri fondi, ha ricostruito le piante di tutti i piani del palazzo con particolari sinora sconosciuti che ne chiariscono l’originale distribuzione e funzionamento. In particolare si tratterà delle funzioni di rappresentanza e di servizio relative alle esigenze della reggia nella quale Elisa Bonaparte Baciocchi aveva trasformato il palazzo.

A presentare alla stampa l’iniziativa il Prefetto di Lucca, Francesco Esposito, il presidente della Provincia, Luca Menesini, il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici, la presidente dell’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, Roberta Martinelli, gli autori.

Il volume è basato su solide argomentazioni scientifiche e documentarie e al tempo stesso caratterizzato da una facile forma di comunicazione: la sua pubblicazione segna un punto fermo nella conoscenza della storia del Palazzo Ducale di Lucca, aggiungendo una tessera fondamentale al complesso mosaico costituito dai processi storico-architettonici che ne hanno segnato le trasformazioni.

La ricostruzione riguarda non solo il Palazzo ma tutto il complesso costruito e la sua organizzazione, indispensabile per consentirne la comprensione e restituire il progetto iniziale, così com’era durante il Principato dei Baciocchi e comprende la ricostruzione di tutto il settore occidentale, già occupato dalle zone di servizio, dalle scuderie e dalle rimesse, demolito nel 1832 e del quale non avevamo più memoria.

Il progetto 3D che conduce l’osservatore in un percorso all’interno del Palazzo, dà corpo alla pubblicazione e riguarda non solo la modellazione del processo edilizio: ogni file, infatti, racchiude un database da cui è possibile estrapolare elaborati grafici, viste tridimensionali, abachi delle quantità e delle caratteristiche dei materiali e numerosi altri dati relativi al modello rappresentato. Tutto quanto può servire anche per offrire una visita virtuale.

Questa pubblicazione nasce da un lungo lavoro di ricerca e studio in archivi nazionali ed esteri che costituisce parte fondante dell’attività decennale dell’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”. L’associazione, proprio nel Palazzo Ducale, ha allestito un Percorso Olfattivo dedicato alle due sovrane Elisa Bonaparte Baciocchi e Maria Luisa di Borbone, che sull’edificio hanno lasciato tracce rilevantissime. È sempre grazie alle attività di ricerca che le due colonne lignee che facevano parte del Teatrino di Elisa sono state ritrovate, autenticate da Bernard Chevallier, restaurate grazie al Banco BPM e Rotary Club Lucca, e oggi esposte al pubblico nell’Armeria del Palazzo.

La realizzazione di questo volume, come tutte le iniziative dell’associazione, è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

“Il Palazzo di Elisa: un’immagine recuperata… che parla francese” è stampato da Grafiche Ancora Viareggio e vede il progetto grafico di Pierluigi Da Prato e le foto di Lucio Ghilardi.

Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi

Redazione - inviato in data 06/12/2021 alle ore 15.03.46 - Questo post ha 1 commenti

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COMMENTI
- HO SENTITO LA GINI BARTOLI SU NOI TV - da Anonimo - inviato in data 07/12/2021 alle ore 1.36.01
Ha fatto una delirante dichiarazione dicendo che il palazzo andrebbe riferito alla Bonaparte, invece che a Maria Luisa di Borbone!! A parte l'antistoricità di tali affermazioni non mi risulta che la Bonaparte abbia fatto costruire il passaggio monumentale tra i due cortili, lo scalone d'onore, la Galleria delle statue, la palazzina nuova e decorare tutti gli appartamenti di parata. Il palazzo è la somma di tutti gli interventi succedutisi, ma l'impronta borbonica (di Maria Luisa e Carlo Lodovico) lo caratterizza in modo decisivo.

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