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10.000 volontari delle Misericordie aspettano il vaccino

“Fanno parte per legge del sistema sanitario regionale, ma la Regione non li ha ancora protetti. Ingiusto per la storia di generosità del volontariato di questa terra.”

Ci sono oltre diecimila volontari delle Misericordie toscane in attesa di ricevere la prima dose del vaccino anti Covid, in particolare quasi 4mila del sistema di emergenza, persone che salgono sulle ambulanze per soccorrere chi ha bisogno, compresi i malati di covid e che ancora non hanno ricevuto quella protezione tante volte promessa ed a cui avrebbero diritto.

I nostri volontari sono in prima fila da un anno nel fronteggiare la pandemia, sulle ambulanze, a fianco degli anziani o con i mille servizi, dai trasporti sanitari alla spesa a casa, offerti dalle oltre trecento Misericordie sparse in tutta la regione. Persone che dedicano la loro vita e il loro tempo, gratuitamente, agli altri, che sono riconosciuti da una legge regionale come parte integrante del servizio sanitario regionale, ma per le quali la Regione non è stata in grado di garantire la vaccinazione. Non è giusto e non possiamo più accettarlo in silenzio.

Abbiamo deciso di alzare la voce, cosa che non fa parte del nostro modo di essere, per difendere i nostri volontari, perché non possiamo continuare a veder crescere in loro un mix di preoccupazione e frustrazione, determinate dalle promesse a vuoto ricevute finora. Senza contare che ciò può portare anche ad una difficoltà a coprire i turni di presenza sulle ambulanze che garantiscono l’emergenza sanitaria nella rete del 118.

Tutto è andato bene nella prima fase, tra gennaio e febbraio, quando sono stati vaccinati 5831 volontari dei 6404 nomi che la Regione ci aveva chiesto come quota massima a dicembre. Poi qualcosa si è bloccato e da allora, nonostante i solleciti, non è stato possibile risolvere i problemi, tanto che a marzo sono stati vaccinati soltanto 767 volontari. Meno di un decimo dei 10.153 nomi che abbiamo indicato alla Regione a Febbraio, nella seconda finestra di disponibilità che ci è stata fornita, e che sono così ripartiti: 3386 per il servizio di emergenza, 5372 per servizi socio-sanitari e 1395 per altri servizi, compresa la protezione civile.

Non sta a noi dire che cosa non funziona, quali sono stati gli errori, se ci sono stati abusi o furbetti. Ma è evidente che non vaccinare i volontari impegnati nei servizi socio-sanitari è un’ingiustizia per la storia di generosità del volontariato di questa terra.

Chi deve e può agire, lo faccia.



Redazione - inviato in data 27/03/2021 alle ore 17.02.12 - Questo post ha 4 commenti

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COMMENTI
- solidarietà a tutti gli operatori sanitari - da Anonimo - inviato in data 28/03/2021 alle ore 22.08.30
Decidessero questi 10000 di non prestare più servizio, cosa accadrebbe?


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- .... - da Anonimo - inviato in data 28/03/2021 alle ore 22.06.50
E beh se ammazza QUASI solo gli ultrasettantenni...

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- non è possible leggere certe cose - da Anonimo - inviato in data 28/03/2021 alle ore 21.50.48
lo dico da infermiere trentenne.
Quindi secondo il tuo ragionamento chi tra medici, infermieri, oss, volontari che giornalmente rischiano di prendere il covid, è sotto i settanta non ha priorità al vaccino?
Se poi si pensa che ci sono tantissimi operatori volontari che garantiscono i servizi sanitari ai soggetti covid, capisci che il tuo è un ragionamento idiota?
Sarebbe divertente sentire il tuo commento di fronte alla mancanza di volontari, medici, infermieri, ambulanze, cure, perché sono con il covid in quarantena o magari in ospedale ad occupare posti anziché continuare a dare il loro contributo aiutando magari esseri come te che hanno bisogno di cure o portate a fare delle visite.
Se poi ci mettiamo che un volontario mette il proprio tempo gratuitamente ad aiutare chi sta magari ha 80anni con il covid e dev'essere portato in urgenza all'ospedale, capisci che il tuo ragionamento è vergognoso e ignobile?


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- TUTTI MATTI! - da Anonimo - inviato in data 28/03/2021 alle ore 3.43.31
Un virus che ammazza quasi solo ultrasettantenni. Chi si dovrebbe vaccinare con assoluta priorità?? Un alieno capitato qui risponderebbe: gli ultrasettantenni. Un alieno forse si. Un italiano invece..... Ho sentito raccontare la parabola del cattivo operatore sanitario no vax che avrebbe contagiato i vecchietti di una RSA. Roba da pazzi! Di cattivo c'è il fatto che gli operatori sanitari di 40 - 50 anni ricevano il vaccino prima degli 80 - 90enni con patologie che sono nelle RSA. Una repubblica di idioti, con una informazione di stato inqualificabile e che ha gestito il virus e la vaccinazione in modo demenziale. Avanti così!!

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