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Cosa fare se si risulta positivi ad un tampone? Ecco cosa c'è da sapere.

Omicron 2 è molto contagiosa, dicono gli esperti. I sintomi sono però solitamente abbastanza lievi: un po''di febbre, mal di testa, mal di gola, raffreddore e disturbi intestinali. Ma cosa fare se si risulta positivi ad un tampone? Ecco cosa c'è da sapere.

Positivi ad un tampone fai da te

Se si ha qualche sintomo o si è stati a contatto con qualcuno che è risultato positivo, c'è chi ricorre al tampone fai da te, di quelli acquistati al supermercato o in farmacia. In caso di risultato positivo, occorre mettersi subito in isolamento a casa, ma il test va ripetuto, da fare (antigenico o molecolare) presso la Asl o centri accreditati.


Positivi ad un tampone fatto in farmacia, presso la Asl o un centro accreditato

In questo caso il referto sarà inviato direttamente al sistema regionale per la registrazione dalla farmacia, centro Asl o accreditato. Dopo poche ore dall'esito del tampone, via email, l'Asl invia il provvedimento di isolamento con le indicazioni da seguire. E''possibile inoltre ricevere nelle ore successive anche una telefonata dalla Asl.

Cosa fare se non arriva il provvedimento di inizio isolamento

Se dopo un massimo di 48 ore non si riceve una mail, una telefonata o un sms dalla Asl, occorre compilare il questionario di 'Autovalutazione''disponibile all'indirizzo referticovid.sanita.toscana.it per avviare il provvedimento automatico di inizio e di fine isolamento. Si accede al questionario di autovalutazione con una semplice registrazione di nome, cognome e numero di tessera sanitaria, oppure, per chi è in possesso di identità digitale, con Spid, Cns. Se nel questionario si indica di avere dei sintomi, anche lievi, una volta guariti occorre inserire la data della fine dei sintomi per poi ricevere, dopo l'esito negativo del tampone, il provvedimento di fine isolamento.

Quanto dura l'isolamento

La persona risultata positiva deve stare in isolamento a casa 10 giorni se non vaccinato o vaccinato con due dosi da più di 4 mesi. Se si hanno tre dosi o sono trascorsi meno di 4 mesi dalla seconda dose, i giorni di isolamento sono 7 (di cui almeno tre senza sintomi). Il tampone di controllo per determinare la fine dell’isolamento, in base al proprio stato vaccinale, va fatto al settimo o decimo giorno a partire dal giorno successivo all’effettuazione del tampone positivo.

Le raccomandazioni dell'Asl per l'isolamento

Per chi è positivo, tra le raccomandazioni da osservare ci sono il mantenimento dello stato di isolamento fino a successiva comunicazione, divieto di contatti sociali, divieto di spostamenti o viaggi, obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza, evitare contatti stretti con i conviventi, anche se si indossa la mascherina chirurgica, mantenimento dell'igiene delle mani lavandole spesso con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche, starnutire o tossire in un fazzoletto monouso o con il gomito flesso, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino, che va chiuso immediatamente dopo l'uso, e lavare le mani, areare spesso gli ambienti per favorire il ricambio d'aria, indossare una mascherina chirurgica, pulire spesso superfici e le suppellettili.

Come si devono comportare i contatti stretti

I familiari e le persone che sono venute in contatto con il positivo, se sono asintomatici e non sono vaccinati o hanno ricevuto una sola dose di vaccino, o ne hanno ricevute due da meno di 14 giorni o da più di 120 giorni devono osservare una quarantena di 5 giorni e poi, una volta fatto un test antigneico rapido o molecolare che attesti la negatività, possono rientrare in comunità, a scuola o lavoro. Se durante i cinque giorni si manifestano sintomi riconducibili all'infezione da Sars-Cov-2 è raccomandata l’esecuzione immediata di un test diagnostico. Inoltre è fatto obbligo indossare i dispositivi di protezione FFP2 per 5 giorni dal termine del periodo di quarantena precauzionale. I soggetti asintomatici che invece hanno fatto la terza dose, hanno ricevuto due dosi nei 120 giorni precedenti o sono guariti nei 120 giorni, devono osservare 5 giorni di autosorveglianza dall’ultimo contatto con il caso positivo ed indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso.
E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19. Se la persona che per prima è risultata positiva in famiglia non può isolarsi dagli altri familiari, la quarantena di questi ultimi inizia dalla data del tampone negativo della prima.

Come conferire i rifiuti

Abbandonati i sacchi rossi, i rifiuti di chi è in quarantena o positivo al Covid vanno confezionati in doppio sacco, uno dentro l’altro (no sacchi condominiali), sospendendo la raccolta differenziata. Nel caso di raccolta “porta a porta”, il sacco dovrà essere esposto quando è prevista, da calendario Alia, la raccolta dei rifiuti residui non differenziabili: l’invito agli utenti è di non utilizzare il bidoncino in dotazione, ma esporre direttamente il sacco all’esterno della propria abitazione la fine di facilitare le operazioni. Nelle aree in cui la raccolta è svolta con contenitori stradali (cassonetti o postazioni interrate) il sacco andrà inserito nel contenitore Alia dedicato al rifiuto residuo non differenziabile. Per ulteriori informazioni contattare il proprio gestore dei rifiuti.

Quale tampone fare a fine isolamento

Trascorsi i 7 o 10 giorni di isolamento è possibile fare un tampone molecolare o antigenico presso i centri Asl o gli ambulatori dei medici di medicina generale, i pediatri, le farmacie, le associazioni di volontariato o in centri medici privati accreditati. Non è necessaria la prescrizione del medico curante.

Quando arriva il green pass

In presenza di un tampone positivo il green pass viene bloccato e sarà automaticamente riattivato quando sarà emesso il certificato di guarigione. La riattivazione può richiedere un po’ di tempo, in genere fino a 48 ore. Di norma dopo un tampone positivo e successivo tampone negativo, effettuato nei tempi previsti, viene inviato via email dalla Asl il certificato di fine isolamento (liberazione o guarigione) che permette di tornare a lavoro o a scuola. Se non arriva entro 24 ore, occorre di nuovo compilare il questionario di valutazione su referticovid.sanita.toscana.it. L’ordinanza della Regione Toscana, prevede comunque che il referto positivo del tampone iniziale e di quello negativo finale sostituiscono il provvedimento di fine isolamento e si può tornare a lavoro o a scuola.


Anonimo - inviato in data 25/03/2022 alle ore 11.57.18 - Questo post ha 2 commenti

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COMMENTI
- MA.......... - da Anonimo - inviato in data 26/03/2022 alle ore 1.29.53
Se i sintomi sono lievi, deduco che si tratti di un'influenza..... Per cui tutto questo casino e i milioni (a livello nazionale) tirati nel cesso per fare i tamponi a cosa servono? Mi sarei rotto le palline. Ho avuto il covid prima che esistesse il vaccino. Unico sintomo digestione pesante. Mi sono fatto la monodose dopo circa 10 mesi dalla guarigione (seguendo le regole). Mi farò la terza dose cinque mesi e 25 giorni dopo la monodose per non perdere il pass speciale (voglio andare dove mi pare). Questo attuale allarmismo non lo capisco proprio. Noto che tra i bambini i vaccinati e non vaccinati lo beccano in modo identico. Per carità non ho le statistiche, ma mi piacerebbe ce ne fossero. Noto anche che, nonostante il diabolico giro di tamponi e nonostante l'aumento dei positivi non aumentano i ricoverati. Si va nella primavera avanzata. Suppongo che a metà aprile la grippe sparirà.

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- Ma - da Anonimo - inviato in data 25/03/2022 alle ore 19.52.01
Avrei voglia di offendervi nel peggiore dei modi ma non lo faccio perche sono molto educato.pero mentalmente vi lascio immaginare cosa penso di voi

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