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ECCO GLI ALTRI SINTOMI DEL COVID A CUI PRESTARE ATTENZIONE

NON SOLO TOSSE, FEBBRE E PERDITA DI GUSTO O OLFATTO: ECCO GLI ALTRI SINTOMI DEL COVID A CUI PRESTARE ATTENZIONE: PERDITA DI APPETITO, MAL DI TESTA, DOLORI MUSCOLARI E… - LA VARIANTE INGLESE PRESENTA SINTOMI LEGGERMENTE DIVERSI. ECCO QUALI...


Caterina Galloni per blitzquotidiano.it




In Inghilterra, uno studio su più di 1 milione di persone ha rilevato che brividi, perdita di appetito, mal di testa e dolori muscolari potrebbero essere una spia di avvenuto contagio.



Avere uno qualsiasi di questi sintomi o in combinazione con quelli classici, è stato associato al Covid.


I risultati sono stati ottenuti da test con tampone e questionari raccolti tra giugno 2020 e gennaio 2021 nell’ambito dello studio React condotto dall’Imperial College London.


Nel Regno Unito, in presenza di uno dei sintomi classici, le persone attualmente sono esortate a fare un test.


I ricercatori hanno affermato che sulla base dei risultati ottenuti, se tutti i soggetti idonei fossero testati, i test attuali coprirebbero circa la metà di tutti i casi di Covid sintomatici.


Paul Elliott, direttore del programma React presso l’Imperial College London, ha dichiarato:

“Questi nuovi risultati indicano che molte persone con Covid-19 non verranno testate e dunque non si autoisoleranno poiché i sintomi non rientrano in quelli segnalati nelle attuali linee guida sulla salute pubblica”.


“Siamo consapevoli che includere molti sintomi comuni ad altre malattie come l’influenza stagionale potrebbe comportare il rischio di un inutile autoisolamento”.



“Spero che i risultati sui nuovi sintomi possano far trarre vantaggio al programma di test, così da identificare più persone contagiate”.


Lo studio ha rilevato che i sintomi di Covid variavano in base all’età.


Mentre i brividi erano comuni a tutti, il mal di testa era presente nei bambini e negli adolescenti.



La perdita di appetito era più comune negli adulti, mentre i dolori muscolari sono stati riscontrati tra i 18 e 54 anni.



Tra i 5 e 17 anni, rispetto agli adulti, c’era minore probabilità di sintomi come febbre, tosse persistente e perdita di appetito.



La ricerca ha inoltre scoperto che la variante inglese (nota anche come variante del Kent) presenta una serie di sintomi leggermente diversi.



Gli scienziati hanno confrontato i sintomi segnalati a gennaio – quando la variante è diventata dominante – con quelli riportati a novembre e dicembre.



A gennaio, la perdita dell’olfatto non era così comune rispetto alla fine del 2020, ma la tosse è stata segnalata più di frequente.




Joshua Elliott, della School of Public Health dell’Imperial College London, ha affermato:


“Con il progredire della pandemia e l’emergere di nuove varianti, è essenziale continuare a monitorare come il virus colpisca le persone così che i programmi di test soddisfino le mutevoli esigenze”.


“Ci auguriamo che i risultati contribuiscano a fornire indicazioni per i test e lo sviluppo di sistemi che potrebbero aiutare a identificare le persone che, in base ai sintomi, dovrebbero sottoporsi al test”.

Anonimo - inviato in data 15/02/2021 alle ore 20.53.03 -

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