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Cna Balneari, prioritario difendere estensione al 2033

Cna Balneari: Prioritario difendere estensione al 2033, poi si concluda riforma del demanio marittimo
L’associazione chiede lo sforzo unanime dei partiti per sollecitare il Governo


Sono oltre ottanta le imprese balneari che hanno preso parte alla videoconferenza organizzata da Cna Lucca con i parlamentari del territorio. A dimostrazione di quanta necessità c’è nel settore di avere certezze sul proprio futuro.
“In un momento in cui sono emersi elementi nuovi e potenzialmente esplosivi – ha spiegato Andrea Giannecchini, presidente provinciale Cna Lucca – che possono di fatto attivare un meccanismo a cascata mettendo a rischio tutta la categoria e tutte le proroghe concesse dalle amministrazioni locali dal 2018 ad oggi”.
Il presidente Cna ha posto l’attenzione sulla messa in mora dell’Italia da parte della commissione europea per non avere rispettato la direttiva Bolkestein e sulla sentenza del Tar della Toscana. Quest’ultima ha dato ragione all’antitrust annullando la delibera del Comune di Piombino sull’estensione al 2033 delle concessioni.
“Una situazione di allarme e di fortissima preoccupazione – ha continuato Giannecchini – che si unisce al quadro drammatico già grave dell’emergenza sanitaria, che rischia di danneggiare in modo permanente il modello di turismo balneare tipico del nostro territorio. Più che mai adesso l’impegno deve essere massimo, senza perdite di tempo”.
E Cna ha invitato i parlamentari ad essere compatti e unanimi per sollecitare il Governo a difesa delle imprese, con un appello da parte del coordinatore nazionale di Cna balneari.
“Noi chiediamo ai partiti di portare le imprese balneari italiane fuori dall’incertezza – ha detto Tomei – difendendo la norma dell’estensione delle concessioni in ambito europeo. A questa messa in sicurezza dovrà seguire la riforma generale del demanio marittimo che istituisca certezze definitive. Così come è stato fatto con l’approvazione della legge 145/2018 e la conversione in legge dei decreti “rilancio” e “agosto”. Adesso serve una riposta rapida e concreta da parte del Governo”.
Un appello cui hanno risposto di concerto tutti i parlamentari presenti all’incontro: Umberto Buratti (Partito democratico), Massimo Mallegni (Forza Italia), Potenti Manfredi (Lega) e Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia).
“Apprezziamo il sostegno manifestato dalle forze politiche – ha continuato Tomei – ma adesso è urgente un intervento a Bruxelles per allineare su questa posizione anche i capidelegazione dei partiti italiani nel parlamento europeo”.
Per questo, Cna Balneari ha organizzato un secondo appuntamento per martedi 16 marzo, alle ore 17.30.
L’incontro operativo di martedì, intitolato “L’estensione della durata temporale delle concessioni demaniali marittime italiane”, oltre a Tomei, vedrà intervenire Mario Furore (eurodeputato Movimento 5 Stelle), Brando Benifei (eurodeputato e capodelegazione Partito democratico), Marco Campomenosi (eurodeputato e capodelegazione Lega), Carlo Fidanza (eurodeputato e capodelegazione Fratelli d’Italia), Antonio Tajani (eurodeputato e capodelegazione Forza Italia). Le conclusioni saranno affidate a Sabina Cardinali (portavoce nazionale Cna Balneari), la moderazione a Elisa Vitella (responsabile Cna Bruxelles).
“Riparte da qui – ha concluso Giannecchini – dalla Cna di Viareggio, ancora una volta, una vertenza verso il Governo nazionale per salvare migliaia di imprese e famiglie dallo spettro delle aste”.

Redazione - inviato in data 13/03/2021 alle ore 17.17.19 - Questo post ha 1 commenti

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COMMENTI
- MA NO!!! - da Anonimo - inviato in data 14/03/2021 alle ore 4.50.16
Si faccia subito una riforma che riconosca gli investimenti a chi li ha fatti, ma che metta sul mercato le concessioni detenute da chi non investe nulla!! Ci vogliono nuove forze, nuovi capitali, nuove idee e nuovi lavoratori nel settore balneare. Allo stato attuale il settore è troppo chiuso e questo provoca danni all'economia. In primo luogo all'economia delle località balneari. Tutto pietrificato fino al 2033!! Ma chi oggi è un giovane di 35 anni, nel 2033 ne avrà quasi cinquanta. Non si può perdere tutto questo tempo!!! L'Italia è un fossile.

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