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A rischio l’attività di cavalli e carrozza nel centro storico

Il Covid annulla le possibilità di lavoro anche per Pietro Osenga che da 18 anni è a Lucca

Pietro Osenga e i suoi due splendidi cavalli accompagnano in giro per Lucca in carrozza i turisti che arrivano da ogni parte del mondo fin dal 2003.
O, sarebbe meglio dire “accompagnava” in giro, visto che la sua, come tante altre, è una di quelle attività che il Covid ha messo in ginocchio e che la Cna di Lucca sta seguendo con attenzione.
A parte un paio di mesi questa ultima estate, l’assenza totale di turisti in città ha impedito a Pietro di lavorare e, di conseguenza, ad avere moltissima difficoltà ad andare avanti.
“Lucca è una città dove ancora i turisti capitano per caso” dice Osenga parlando con passione della sua attività. Mentre la racconto (durante i giri in carrozza) molti sono ancora stupiti di non averne avuto conoscenza prima. Qui arrivano per caso, spesso dopo aver visitato Firenze e Pisa, magari dietro consiglio di amici”.
E questo già limitava il bacino di utenza per chi si dedica al servizio turistico con veicoli a trazione animale.
La pandemia ha fatto il resto e non sembra che, a breve, Osenga ed i suoi cavalli possano tornare a lavorare.
“Da quando hanno chiuso nuovamente tutto – spiega – era inutile venire in città con i cavalli. In più, dopo i primi due mesi, non ho potuto accedere nemmeno ai ristori previsti. Prima perché non c’era il codice della mia attività nell’elenco dei beneficiari poi, visto che dovevo pensare prima alla famiglia e ai cavalli, perché non ero in pari con i pagamenti dovuti di tasse. Solo adesso si spera approvino l’idea di verificare le effettive perdite di ogni attività e contribuiscano di conseguenza”.
Insieme ai turisti sono sparite anche le cerimonie, per cui Hermi e Cindy (questi i nomi dei due cavalli) rimangono ancora in mezzo agli olivi ad annoiarsi.
Ma il Covid non è l’unica minaccia per questo tipo di attività.
“Sono tre anni che il Governo tenta di emanare delle normative per renderci fuori legge – spiega Osenga – senza peraltro arrivare ad una conclusione. Questi tentativi, però, fomentano molte persone che arrivano anche ad inveire dietro la carrozza. Una situazione decisamente spiacevole che rende tutto ancora più difficile. La nostra invece sarebbe una di quelle attività da promuovere in vista di una società più green e attenta ad una mobilità dolce. In fondo, i centri storici come quello di Lucca erano predisposti proprio per il passaggio dei cavalli”.
“La Cna è sempre presente quando si tratta di sostenere le attività artigianali e dare voce alle piccole realtà del territorio - dice Andrea Giannecchini, presidente provinciale dell’associazione - ed in particolar modo quelle che, come questa, appartengono alla nostra tradizione culturale”.
Pietro Osenga svolge questo lavoro da oltre venti anni e da 4 anni mette la sua esperienza a disposizione della sua giovane collega Marika Iavarone, 24enne che, con i suoi cavalli Luigi e Mario ha intrapreso questa “folle” attività nel centro storico.

Redazione - inviato in data 04/03/2021 alle ore 15.06.56 - Questo post ha 6 commenti

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COMMENTI
- Abituati al rapporto con le persone - da Anonimo - inviato in data 06/03/2021 alle ore 2.45.05
Certo, come no, è nella natura del cavallo galoppare a passo d'uomo, già solo scrivere una tale affermazione 'i quali certo volentieri' non si rende conto delle castronerie che la sua mente riesce a produrre.
Comunque nessuno ha scritto qualcosa in merito alla tradizione, la Cna utilizza parole a casaccio ? Di quale tradizione si tratta ? I primi taxi del '900 ?
Beh se la mettiamo così anche io avrei qualche tradizione obsoleta da riproporre, prima tra tutti, il mercato degli uccelli che gioverebbe anche alle lucchesi oltre che ai turisti, sia mai che qualche pipistrello venga accusato di trasmettere i virus...
Ma se non ricordo male correva l'anno 2019 quando un cavallo imbizzarrito iniziò a galoppare animatamente, forse per ribellarsi allo sporco lavoro al quale era tenuto a sottostare con 40 gradi all'ombra e a suon di frustate, che trascinò la carrozza, il cocchiere e il turista giù per la scesa del caffè delle mura, per fortuna ebbe la prontezza di schivare i viandanti, forse perchè era consapevole della loro innocenza, forse perchè non voleva procurare altre contusi, ma sta di fatto che le sue eroiche gesta sono state ritenute inopportune.
Lucca città animalista.
Ahr! Ahr! Ahr!


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- @TRADIZIONE? - da Anonimo - inviato in data 05/03/2021 alle ore 0.39.55
Lei è disturbato anche da un calessino con un cavallo!! Magari, quando i cavalli torneranno in strada, le faranno un gran bel cureggione!!

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- FORZA TENETE DURO - da Anonimo - inviato in data 05/03/2021 alle ore 0.38.21
Ho sempre visto che tenete molto bene gli animali, i quali certo volentieri, abituati al rapporto con le persone, lavoravano per le vie di Lucca. Non ascoltate i quattro tizi che gracchiano come grammofoni sfondati di 'animalismo' (termine orrendo) e di cose del genere. Spero di rivedervi al lavoro!! Quanto a quei pochi residenti urlanti, ai quali dà noia qualsiasi cosa, beh, dovrebbero ricordarsi che in una città ci sono anche persone che lavorano. Senza lavoro non esiste più la città.

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- PS... - da Anonimo - inviato in data 05/03/2021 alle ore 0.04.49
Comunque molti altri Primate sono sicuramente migliori che tanti homo.
https://www.lecronachelucane.it/2020/02/07/durante-un-safari-in-una-riserva-boschiva-nel-borneo-il-fotografo-amatoriale-anil-prabhakar-ha-assistito-ad-una-scena-davvero-sorprendente/



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- Eh sì... - da Anonimo - inviato in data 04/03/2021 alle ore 23.00.22
E per fortuna 'un c'avete davanti il calessino col ciuchino del 'mi nonno mentre andava a Massarosa!
Ahr! Ahr! Ahr!


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- Tradizione ? - da Anonimo - inviato in data 04/03/2021 alle ore 20.45.41
Per tradizione si intende un insieme sistematico di attività che vengono espletate in modo univoco da molto tempo trasmesse da una generazione all'altra,
cavalli imbrigliati per turisti la chiamate tradizione ?
Suvvia...
Ad essere sincero i residenti del centro storico saranno sicuramente felici di non trovarsi la carrozza venire in contromano in qualsiasi strada o a dover aspettare dietro i cocchieri nel mentre vengono raccontate storie 'fantasiose' al turista di turno.
Non tutti i mali vengono per nuocere, per fortuna!

Nb. ma lucca non era una città animalista ? O vale solo per i cani e per i gatti ?


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