Spesso mi affaccio alla finestra e pensieroso sfido la nebbia mattutina cercando di deflorarla per guardare oltre, per ammirare l'orizzonte lontano e sconosciuto.
In quei momenti mi sembra quasi di sognare e sogno di essere un uccello, un uccello impaurito quando arriva l'autunno. Un povero uccello spelacchiato che, non si sa come, ma che dentro di se il suo istinto gli dice che presto deve tornare alle sue radici, alla sua casa.
L'istinto questo sconosciuto!
E' lui che ti dice cosa devi fare, non puoi opporti, non hai alternative!
Succeda quel che succeda devi obbedirgli.
Devi tornare a casa, devi....devi....non puoi disubbidire al tuo istinto...mai!
Siamo troppo fragili noi uomini per opporci con forza al nostro istinto.
Adesso devo, devo farlo per forza, anche se adesso l'orrore si sta disegnando sul mio volto!
Ho cercato di sfidare il mio istinto, ho cercato invano di scacciarlo, ma lui ancora una volta ha vinto, ed io gettandomi da questa finestra del 5° piano ho perso, ho perso per l'ultima volta!
Sistema Abbiente
Anonimo - inviato in data 03/09/2014 alle ore 14.33.08
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