Penalizzate soprattutto le piccole e medie imprese
Cna Lucca condivide l’indicazione del Governo di prorogare a tutto il 2023 il Superbonus 110%, una misura che sta dimostrando di essere un volano per la ripresa economica. Ma ritiene incomprensibile tuttavia, se trovassero conferma le notizie di stampa, limitare la proroga soltanto a condomini e edifici IACP, escludendo tutte le singole unità immobiliari e gli edifici funzionalmente indipendenti, così come non prorogare il bonus facciate. In provincia di Lucca il settore delle costruzioni, comprensivo dell’installazione, conta 6.300 imprese, delle quali 4.800 artigiane, per un totale complessivo di 13 mila addetti. Un settore fortemente impegnato nei superbonus, che ha visto nel corso del 2021 un aumento dell’occupazione dopo dieci anni di crisi. “Per la nostra associazione – spiega Marco Magnani, presidente provinciale Cna costruzioni - ridurre le misure di incentivazione per la riqualificazione energetica e la valorizzazione del patrimonio immobiliare contrasta con l’orientamento di una manovra espansiva per sostenere e consolidare la crescita annunciata dal Governo. Pensiamo che limitare la platea dei beneficiari del Superbonus penalizzi soprattutto le piccole e medie imprese e la grande maggioranza dei piccoli comuni italiani”. Al tempo stesso, per la Cna, il bonus facciate sta dimostrando di centrare il duplice obiettivo di stimolo all’economia e di strumento efficace per rendere più belle strade e piazze del nostro Paese. “L’interruzione a fine anno di questo incentivo – dice ancora Magnani – crea difficoltà notevoli soprattutto alle nostre imprese che stanno investendo molto e confidavano in una proroga vista la quantità di lavoro già programmato in questa direzione. Capiamo che per il Governo si tratti di un impegno economico rilevante in un campo non specificamente diretto al risparmio energetico, ma potrebbe mettere qualche vincolo al suo utilizzo, in modo da permettere alle aziende di avere una prospettiva più ampia e terminare i lavori già iniziati. E’ un provvedimento estremamente utile per il rilancio dell’edilizia”. In considerazione del fatto che l’economia sta riprendendo, la Cna spera che il Governo decida almeno di arrivare a metà 2022 con la proroga dell’incentivo, in modo da portare avanti un momento in cui l’edilizia è in grado di creare occupazione e ricchezza per il territorio.
Redazione - inviato in data 21/10/2021 alle ore 15.35.09
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