La Cna commercio aree pubbliche propone la riqualificazione
Un intervento strutturale e drastico sul mercato don Baroni è diventato ormai indispensabile. Ne è convinta la Cna commercio su aree pubbliche che segnala diverse situazioni di difficoltà in cui continuano a lavorare gli ambulanti. “Purtroppo quel mercato è stato più volte bistrattato negli anni – sostiene Valentina Cesaretti, portavoce della categoria - senza misure che ne abbiano mai valorizzato gli operatori e le attività. E’ ora di intervenire seriamente, vista la grave situazione in cui versano da troppo tempo quegli operatori”. Fra le prime segnalazioni è stata indicata la recente presenza sul mercato di un venditore abusivo di prodotti ittici. “Come Cna commercio su aree pubbliche – continua Cesaretti - riteniamo gravissima la presenza di abusivi su un così importante mercato cittadino. Tale fenomeno si era verificato davvero raramente sul nostro territorio ed è sintomo di uno stato di abbandono dell’intera area mercatale. Si continua inoltre a registrare la presenza di numerosi posti vacanti, sia a causa della riconsegna in Comune delle relative concessioni, sia a causa di assenze, sia a causa di decadenze. La crisi degli ultimi anni, dovuta sicuramente all’emergenza Covid, ha finito di distruggere completamente un’area mercatale mai commercialmente decollata ed ha purtroppo dato il colpo di grazia a molte attività. Ovviamente una riassegnazione d’ufficio dei posti vacanti comporta lo scorrimento della graduatoria, con il rischio di vedere, sul breve e sul lungo periodo, i suddetti posteggi occupati da persone che non fanno della qualità merceologica il loro punto di forza”. “A nostro parere – dice Cesaretti - per far ripartire un mercato così importante e centrale per la nostra città, che negli ultimi tempi, a causa dell’emergenza sanitaria e non solo, ha perso in qualità ed in vendite, si dovrebbe procedere ad una riduzione dei posteggi, compattando il mercato e valorizzando gli operatori esistenti. Nulla toglie di prevedere una riassegnazione tramite bando ai primissimi spuntisti in graduatoria, al fine di dare stabilità ad attività che da molto tempo fanno presenza ai mercati. Ma diventa fondamentale procedere con un intervento che riveda pesantemente un mercato che ad oggi vede la presenza di troppi spuntisti occasionali, che non portano qualità e stabilità al mercato, ma anzi lo rendono ancora più precario e meno commercialmente appetibile”. Rimane, infine, difficile la situazione dei servizi igienici che non funzionano perché privi di acqua corrente. “Ricordo che uno dei motivi legati allo spostamento del mercato – conclude la portavoce Cna - era proprio connesso alla carenza di idonei servizi igienici in zona Bacchettoni. E’ sconcertate che dopo così poco tempo da quello spostamento sofferto tali servizi igienici non siano assicurati in modo idoneo. Chiediamo, infine, anche una vigilanza più stretta sull’intera area, magari con la presenza costante e continua di personale addetto”.
Lucca, 17 gennaio 2022
Redazione - inviato in data 17/01/2022 alle ore 15.34.00
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- Cna - da Anonimo - inviato in data 17/01/2022 alle ore 20.12.46
Grazie cna, grazie a voi Lucca é diventata un suk. I vostri mercatini organizzati per ogni occasione in ogni piazza, facendo partecipare anche persone senza autorizzazione ai sensi delle Legge Regionale sul commercio in area pubblica e parlate di abusivi e riqualificazione....mah!
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- MA LUCCA LA AVETE VISTA ? - da Anonimo - inviato in data 17/01/2022 alle ore 16.26.39
È oramai diventata una fogna.
Altro che intervento strutturale, accontetatevi voi rappresentati vari di categoria , fino a quando la città non reagisce, se Lucca è ridotta così è principalmente colpa vostra..
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- Controlli ? - da Anonimo - inviato in data 17/01/2022 alle ore 15.53.37
Se la polizia municipale dovesse fare il suo lavoro agli operatori del mercato i primi verbali sarebbero a carico degli stessi operatori con licenza decennale.
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- Mercato - da Anonimo - inviato in data 17/01/2022 alle ore 15.49.23
É la definizione stessa di ' mercato' che fa' il mercato. Se l'offerta é scadente é solamente perché la domanda é scadente, o perlomeno i clienti si possono permettere solo roba di poco valore. D'altronde un tempo si andava al mercato in alternativa ai negozi di vicinato per trovare l'oggetto a poco prezzo. Gli operatori che vogliono vendere le licenze non guardano in faccia a nessuno e chi sia cinese, pakistano, indiano o arabo non interessa, importante é la pecunia. Pecunia non olet
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