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Una lettera a Cirillo I, patriarca di Russia per dire No alla Guerra

Una lettera a Cirillo I, patriarca di Russia per dire No alla Guerra. L’hanno redatta e tradotta in russo gli studenti del Barsanti e Matteucci e nei giorni scorsi l’hanno consegnata all’arcivescovo Giulietti durante l’incontro che si è tenuto all’oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta alla Migliarina. Un meeting voluto dal vescovo per incontrare i giovani e parlare di questioni di attualità, in modo particolare dell’energia rinnovabile e, per forza di cose, sulla questione dell’Ucraina. Proprio in questa occasione gli alunni del Liceo Scientifico hanno consegnato al vescovo la loro lettera, ecco il testo: “Monsignore, a scriverle sono gli studenti del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio, che hanno imparato, grazie alla scuola e alla nostra Storia, i grandi valori della vita, il rifiuto della guerra, la libertà, la democrazia, la solidarietà, il rispetto delle nazioni vicine e lontane, per questo Le chiediamo di voler essere portavoce dei giovani nei confronti di Monsignor Cirillo I, Patriarca di Russia, e presentare la nostra volontà di invitare le parti a trovare un accordo al più presto, per evitare la catastrofe umanitaria , che si sta concretizzando, proprio in questi giorni, in Ucraina. Noi ragazzi – continuano - non possiamo non condannare in modo inequivocabile le azioni militari della Federazione Russa sul territorio dell’Ucraina. Questo atteggiamento infatti, assolutamente contrario a quanto insegnato dal Cristianesimo da sempre, rende impossibile la realizzazione dei valori, che noi stiamo metabolizzando a scuola. In primo luogo chiediamo il ritorno alla cooperazione internazionale, la collaborazione culturale, la sicurezza attraverso il dialogo, in cui si sottolinei l’importanza della limitazione degli armamenti nucleari.  Ma soprattutto chiediamo che siano rispettate la pace e la fratellanza universali. Siamo pronti a mandare aiuti – concludono - lo stiamo già facendo, per rendere meno duro questo tempo ad una popolazione assolutamnete innocente”. Monsignor Giulietti che ha apprezzato molto il gesto ha assicurato agli student che farà pervenire la lettera a Cirillo I, che ha conosciuto personalmente a Perugia negli anni passati.

Redazione - inviato in data 11/03/2022 alle ore 15.07.48 - Questo post ha 1 commenti

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COMMENTI
- NON E''UNA NOVITA''NELL'IMPERO RUSSO - da Anonimo - inviato in data 12/03/2022 alle ore 0.11.46
Noi, qui in Italia, anche giustamente, abbiamo sempre considerato in modo negativo il fatto che la chiesa avesse un potere temporale. Nell'Impero russo la chiesa è sempre stata sottomessa al potere politico. Quello che accade oggi è nel solco della storia.

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