Sanità Toscana, “Mancano 5mila infermieri, nessuna certezza su tempi determinati e interinali in scadenza a fine mese: l’emergenza non finisce per decreto”
Giannoni (Nursind), “Prosegue lo stato di agitazione, non abbiamo risposte sui contratti in scadenza e la carenza di personale è endemica: chiediamo di essere ascoltati subito in Regione”
Firenze, 4 aprile 2022 – “Due anni di stato di emergenza e una pandemia tuttora in corso non hanno cambiato niente: la Regione Toscana continua a non fornire alcuna risposta sulla carenza di personale infermieristico. Mancano 5mila infermieri in Toscana e non abbiamo nessuna certezza nemmeno sui contratti in scadenza a fine aprile”. A suonare l’allarme sulla situazione del Sistema Sanitario Regionale è Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche, da domani alle prese con le elezioni delle RSU in Toscana e in tutto il Paese (dal 5 al 7 aprile 2022).
“Ci sono carenze gravissime sull’assistenza domiciliare – sottolinea Giannoni – così come sull’infermiere di famiglia e sul servizio di emergenza urgenza del 118. In questo caso si aggiunge la carenza dei medici, ad aggravare la situazione. Inoltre bisogna tenere presente che – anche qualora entrasse in servizio nuovo personale sul 118 – necessiterebbe di una formazione complessa, per almeno 3/4 mesi. Nei reparti ospedalieri il bilancio non è migliore, con colleghi costretti a continui rientri per coprire le lacune e ferie non fruite che si accumulano da almeno 2 anni”.
“Ad oggi non abbiamo notizie dalle Aziende Sanitarie locali né sulla stabilizzazione dei contratti a tempo determinato né sulle assunzioni con contratto interinale. Una situazione impensabile: con l’approssimarsi della programmazione delle ferie estive, gli infermieri non hanno certezze nemmeno sul turn over. I pensionamenti che avvengono in questo periodo, infatti, non sono reintegrati. Si sta profilando un contesto drammatico – commenta Giannoni – con una pandemia ancora in corso: i contagi non si arrestano per decreto”.
“La carenza di personale è un tema annoso – prosegue il coordinatore Nursind Toscana – tanto quanto la mancanza di risposte concrete da parte dell’amministrazione. Ma adesso la misura è colma: abbiamo bisogno di certezze, vogliamo un piano organico dalla Regione Toscana che consenta di superare lo stallo. Servono risposte e servono subito, prima di entrare nella prossima emergenza”.
“Chiediamo la convocazione urgente in Regione e l'apertura di un tavolo tecnico – conclude Giannoni - così come promesso in Prefettura all'indomani della proclamazione dello stato di agitazione. Nel frattempo, lo stato di agitazione prosegue”.
Redazione - inviato in data 04/04/2022 alle ore 10.47.14
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- Sanità - da Anonimo - inviato in data 04/04/2022 alle ore 20.50.15
Certo che sti politici non imparano veramente mai!!!!!!! V
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- Ma domandarsi perché è così? No eh! - da Anonimo - inviato in data 04/04/2022 alle ore 12.22.16
www.assocarenews.it - 2 gennaio 2021 - Emigrazione Infermieristica: i colleghi italiani abbandonano il nostro Paese dal 2012 per Inghilterra, Belgio, Spagna, Svizzera e Germania. (...)
E non sono un sanitario. Comunque anche nella mia professione è così. Sono rimasto in Italia per puro caso. Ormai sono vecchio e non mi vogliono più, ma da giovane ho passato un periodo alla ricerca di un posto 'migliore''nel resto del Pianeta, all'epoca l'avevo anche individuato agli antipodi. Moto furbi a spendere un sacco di soldi per formare professionisti, per poi regalarli all'estero! Non c'è che dire. Molto furbi!
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