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Ex Manifattura, Forza Italia: “Bene il dietrofront del Comune sul progetto |
Ex Manifattura, Forza Italia: “Bene il dietrofront del Comune sul progetto, avevamo ragione noi: ora una soluzione più adatta alla città”
“Sul progetto ex Manifattura, giusto una settimana fa, avevamo chiesto una pausa di riflessione sulla proposta di Coima, che non ci sembrava in linea con le necessità di rilancio del centro storico né compatibile con le casse del Comune, che avrebbe perso cifre notevoli dagli incassi dei parcheggi, cedendone la gestione ai privati. Il dietrofront dell’amministrazione è quindi positivo”. A sottolinearlo è il coordinatore Provinciale Marchetti ed il Delegato Comunale Roberto Lotti.
“Un primo traguardo importante, una prima battaglia vinta, ma il nostro impegno a sensibilizzare la città andrà avanti – si legge in un documento degli azzurri -. A sottolineare la bontà di quello che sostenevamo c’è un passaggio fondamentale della lettera inviata dal sindaco alla società di Milano, ovvero quello in cui si dice che per l’intervento sullo storico complesso non si dovrà trattare di un semplice aggiornamento della proposta dello scorso febbraio, bensì di una nuova proposta di progetto. Questo è un lato positivo, ma amareggia come Tambellini e la sua maggioranza abbiano voluto derubricare a disfattismo l’impegno di associazioni cittadine, professionisti ed esponenti politici che dentro e fuori dal consiglio comunale non hanno mollato o cambiato idea, seguendo un percorso di coerenza che alla fine ha ripagato”. Forza Italia si augura che il cambio di rotta del Comune prosegua anche nei prossimi mesi. “Ribadiamo che la fretta è una cattiva consigliera – aggiunge il partito – e seppure il centrosinistra se ne sia accorto dopo di noi, gli diciamo che non è mai troppo tardi. Adesso avanti tutta con un serrato confronto con i lucchesi, che hanno il diritto di conoscere le carte in tempo reale, senza che l’ente pubblico nasconda alcunchè come purtroppo avvenuto finora. Forza Italia sarà al fianco di quanti continueranno a chiedere sia trasparenza, sia un progetto davvero utile al rilancio di Lucca: di tutto c’è bisogno tranne che di speculazioni immobiliari, ma di nuove funzioni all’altezza di una delle città più bell della Toscana”.
Sen. Dott. Massimo Mallegni
Redazione - inviato in data 18/11/2020 alle ore 18.02.03
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- Far risorgere Forza Italia? Ci vuole un'amnistia! - da Anonimo - inviato in data 20/11/2020 alle ore 10.17.50
In questo periodo di grande fermento e frettolose riabilitazioni, vale la pena ricordare di cosa parliamo quando parliamo di Berlusconi e dei suoi sodali. Il partito del Cavaliere resterà negli annali per il numero record di scandali, inchieste, processi, condanne e a volte collusioni con il potere mafioso. Le “energie migliori” di Forza Italia, per citare le parole del dem Goffredo Bettini, non è chiaro quali siano. Le figure peggiori invece si possono elencare in una sorta di “top 30” con i protagonisti dei disastri giudiziari azzurri (e restano fuori decine di nomi). In testa ovviamente c’è lui, Silvio Berlusconi, un curriculum mastodontico, culminato con la condanna definitiva per frode fiscale. Al suo fianco Marcello Dell’Utri (concorso esterno in associazione mafiosa) e Cesare Previti (corruzione in atti giudiziari). E poi gli altri: lo squadrone dei condannati di Forza Italia ha la consistenza di un esercito. Denis Verdini, Amedeo Matacena, Giuseppe Scopelliti, Salvatore Cuffaro, Roberto Formigoni, Gianni Alemanno, Aldo Brancher, Nicola Cosentino, Alfredo Vito, Augusto Minzolini, Sergio De Gregorio, Francantonio Genovese, Nicole Minetti, Renato Farina, Claudio Scajola, Gianstefano Frigerio, Alfonso Papa, Salvatore Sciascia, Paolo Romani, Vittorio Sgarbi, Michele Iorio, Ugo Cappellacci, Antonio Azzollini, Massimo Maria Berruti, Vincenzo Nespoli, Antonio Del Pennino, Domenico Auricchio. I magnifici 30. Marcello Dell’Utri 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa Cesare Previti 6 anni per corruzione in atti giudiziari Denis Verdini 6 anni e mezzo per il crac del Credito fiorentino Roberto Formigoni 5 anni e 10 mesi per corruzione Amedeo Matacena 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa Salvatore Cuffaro 7 anni per favoreggiamento verso membri di Cosa Nostra Giuseppe Scopelliti 4 anni e 7 mesi per falso in atto pubblico Gianni Alemanno 6 anni (in appello) per corruzione Augusto Minzolini 2 anni e 6 mesi per peculato (spese con la carta della Rai) Aldo Brancher 2 anni per ricettazione e appropriazione indebita Nicola Cosentino 4 anni per la corruzione di un agente carcerario Sergio De Gregorio Ha patteggiato 20 mesi di carcere per corruzione Francantonio Genovese 6 anni e 8 mesi (in appello) per peculato e truffa Nicole Minetti 2 anni e 10 mesi per favoreggiamento alla prostituzione Claudio Scajola 2 anni (in primo grado) per aver favorito Matacena Renato Farina 2 anni e 8 mesi per falso in atto pubblico Vincenzo Nespoli 8 anni (in primo grado) per bancarotta e riciclaggio Alfredo Vito 2 anni (patteggiamento) per reati contro lo Stato
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- Grazie Senatore - da Anonimo - inviato in data 19/11/2020 alle ore 18.32.33
Grazie. Finalmente una voce autorevole dà ragione ai tanti che si sono mossi contro un progetto clientelare, costoso per i cittadini (basti dire che il parcheggio sarebbe stato a pagamento nelle 24 h, mentre oggi i parcheggi a pagamento sono gratis la notte per i residenti), molto proficuo per Coima e i suoi soci e per 50 - cinquanta - anni. Dobbiamo far risorgere Forza Italia a Lucca. Ci tireremo su le maniche. Gianna Traverso Coli
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