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Ex Manifattura Tabacchi si apra al dialogo con la città |
E''stato messo un punto bello chiaro sulla questione manifattura tabacchi. No a disegni calati dall'alto. No a speculazioni. No ad affari di pochi. Ora si aprà al dialogo con la città. La manifattura tabacchi è e deve rimanere dei lucchesi. Se devono essere fatti degli affari i benefici devono essere e devono ricadere della città. Tagetik può manifestare tutti gli interessi che vuole ma non è l'unico interlocutore beneficiario. Tante realtà hanno il diritto di beneficiare del recupero di questo immobile. Si aprà un dialogo con realtà anche più piccole che da questa operazione possono trarne benefici importanti che certamente saranno legate allo sviluppo futuro del territorio. Il Futuro sia l'obiettivo finale dell'operazione. I Giovani siano operatori e costruttori di questo futuro. Il segnale è forte e chiaro. O si attua o non se ne fa di nulla. Fabio
Anonimo - inviato in data 14/07/2021 alle ore 11.39.30
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- L'odio - da Anonimo - inviato in data 15/07/2021 alle ore 14.00.09
Ormai e su tutti i testi sul tema di società e potere, il suo, ideologico teorico, 'odio''è in genere fabbricato ad uso e consumo di chi lo denuncia per coprire nefandezze o progetti di nefandezze. Il tutto al solo fine di discredito del soggetto contrari alla nefandezza. Per la cronaca, noN vive più nel Far West dove le vendevano la bottiglietta di pozione magica (petrolio), per ricrescita capelli, calli ai piedi, mal di pancia, mal di testa, mal di denti, aerofagia flatulenze, verruche, pidocchi &C. Lei da quanto scrive è soggetto da manuale. Un consiglio, lasciate la cattiva strada, ormai nota anche ai gatti, altrimenti in un modo o nell'altro la pagherete cara, e senza intervento di nessuno, SOLI, già in vita. Garantito al limone.
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- L'ODIO PER LA FONDAZIONE VI OFFUSCA - da Anonimo - inviato in data 15/07/2021 alle ore 3.18.54
Leggendo queste righe sembrerebbe di capire che sia semplice e trasparente, da parte di una amministrazione pubblica (e di un proprietario pubblico), ristrutturare un immobile (a spese dei cittadini ovviamente), per poi farci lavorar dentro aziende private, grandi e piccine, che hanno scopo evidente di lucro. Un fondo immobiliare privato un'operazione del genere la può fare, ma per un comune ci sono mille vincoli. Avete voluto far fuori (con un intervento falloso come quello in fotografia) la possibilità di costituire un soggetto gestore privato ed ora vaneggiate che un ente pubblico possa fare quel che gli è difficile, se non impossibile. Mi sembrate poco svegli. Oltre ad aver detto più volte il falso, ovvero che esistevano proposte alternative fattibili e che i soldi si sarebbero facilmente trovati. Tutti sanno che, o rientra in scena la Fondazione, oppure il rudere resterà al suo posto, disfacendosi sempre più, per altri lunghi anni. Amen.
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