Venerdi 21 Febbraio alle ore 19,00 incontro con Stefania Lami che presenta il suo libro La versione della Musa, edito dalle Valigie di Carver. Nel presentare la raccolta di racconti incentrati su personaggi più o meno famosi, ma alcuni famosissimi, Francesco Mencacci, direttore della Scuola Carver, scuola di scrittura creativa che ha sedi in tutte le Province della Toscana dice: “Ho letto da qualche parte che la cosa più difficile e nello stesso tempo più facile dello scrivere fiction è che si ha il controllo totale della materia. In una biografia invece, che fiction non è, c’è sempre qualcosa che sfugge o che pericolosamente si ripete, e che alla fine non soddisfa, perché il biografo non controlla niente, e anzi deve cercare senza requie, di sforzarsi di sapere di più. Stefania Lami è bravissima a cercare prima, e trovare poi, angoli bui nelle vite dei personaggi più famosi, come pure tirare fuori dei personaggi meno noti, che con una prosa elegante e forbita sa rendere maledettamente interessanti. Tanto che un libro non basta, e ti viene voglia di telefonare all’autrice per saperne di più, oppure interrogare direttamente la Musa che quelle vite le ha ispirate”. Stefania vive e lavora a Livorno e suoi racconti sono stati pubblicati nelle raccolte Nomen Omen (MdS, 2015), Obtorto collo (Valigie Rosse, 2016), De Sprofundis (Valigie Rose,2017), Tutti gli animali (Valigie Rosse 2018). Ha inoltre contribuito alla stesura del volume Repertorio dei matti della città di Livorno (Marcos y Marcos, 2016) a cura di Paolo Nori. Nel 2017 ha pubblicato il racconto vincitore del concorso -Lieto Fine>, nella raccolta 100% Lieto Fine (Ouverture Edizioni)
Redazione - inviato in data 20/02/2020 alle ore 23.07.36
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commenti
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- 29 febbraio - da Anonimo - inviato in data 04/04/2020 alle ore 17.38.44
Il 29 febbraio si è tenuto il TED a S. Romano... centinaia di spettatori PAGANTI oltre agli organizzatori... in un auditorium del Comune...
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- Questo post dimostra... - da Anonimo - inviato in data 04/04/2020 alle ore 16.38.11
che in piena emergenza si continuavano a fare incontri al chiuso, ma anche dopo questa data la gente si ritrovava a fare l'aperitivo ammassati davanti ai bar del centro storico, nei 20 giorni successivi fino all''8 marzo, il virus ha circolato liberamente e questi sono i risultati. Grazie anche agli amministratori attenti a ciò che succede fuori dalla loro finestra, questa gente si che è capace di amministrare una città. Se il comune cittadino non sapeva che il 31 gennaio era stato dichiarato lo stato di Emergenza a livello Nazionale, presumo che almeno gli amministratori locali fossero a conoscenza, soprattutto a chi compete la Protezione Civile. COMPLIMENTI.
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- però anche un cretino come lei dovrebbe capire che... - da Anonimo - inviato in data 04/04/2020 alle ore 11.08.35
se il post è in prima fila non ci si pensa che era di due mesi fa no? Ah già ma voi di Neandenthal la pensate sempre diversamente dalle persone normali. Perché non siete normali!!
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- di coccio... - da Anonimo - inviato in data 02/04/2020 alle ore 18.47.15
a parte il fatto che non si scrive 'ciò' ma 'c'ho' (contrazione di ci ho') non ha visto quando era l'evento ? era venerdì 21 febbraio... miccio ! almeno legga
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- Quindi sulla''autodichiarazione che ciò si scrive? - da Anonimo - inviato in data 02/04/2020 alle ore 16.25.40
Che si deve andare a vedere questa scrittrice? Il bar può aprire? E io devo stare in casa come in cretino? Boh.
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