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angelica da lucca |
lucca e'una terra cha ha le mura Parte di pietre e parte di mattoni Con merli e torri e fossi tanto buoni Che io angelica ci sto tanto sicura
Dietro ha un monte, dinanzi una pianura Per la quale corre un fiume senza proni Ed ha presso un lago pieno di carpioni E granchi e trote e frittura
Appresso ha anche un drento Com'hanno l'altre terre, piazze e vie Botteghe,negozi ed osterie Tutte fatte in geometrie
E hi non me lo crede E vol far prova in sua persona Venga a sguazzar in questo loco Ove potra'incontrar angelica che tutta e' un fuoco. Angelica
Anonimo - inviato in data 06/02/2013 alle ore 15.56.05
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10
commenti
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- voglio veni!!!! - da Anonimo - inviato in data 11/02/2013 alle ore 0.05.54
o voglio veni a visità la vostra bella citta, o come si fà?
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- Super Top - da spazio libero - inviato in data 08/02/2013 alle ore 10.49.46
C'è chi è in cima e chi in fondo
Che classe, io lai, che aplomb che stile la su risposta ai miei pochi versi. Io fossi in lei controllerei la bile. Non che m’offenda ai suoi lazzi sperversi. Anzi, com’hó già ditto anteriormente Subir offese da chi un capisce niente
È motivo, per me, di vanto e orgoglio. Còmica un è, perché fà ride un vòle l’ode che lei dileggia. E ora voglio dinni ‘n par di ‘osette a lei che pòle permèttisi d’offende chi un conosce con le su rime squallide e assai mosce.
Deve capí che se un ni sfagiòla vello che pòsto, un l’ha che da scrive. In prosza méglio, però, ché la paròla per creà la poeszia e falla vive un basta facci rima a quella dopo. Offende le persone un è mai d’uopo.
Diabolica C.
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- ode a gino di neccio - da Anonimo - inviato in data 07/02/2013 alle ore 23.35.54
Gino ce l'ha piccino dolco e molle come un neccio ma quanto canta l'ode, che si vanta d'esser comica, tutti dritti al cesso...arriva un'altra colica. Ed il cervello suo, che un dì sbatté in un leccio, da tanto era leggero, se lo portò via il libeccio.
Super Bottom
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- Necci 'on la rïòtta - da spazio libero - inviato in data 07/02/2013 alle ore 21.04.38
Grassie a Dio c'èn le 'astagne!
Manafregoli, túllore e frittelle avenne avuti a' tempi della guera! Mi pà, mi mà e le su du' sorelle è grassie a lòro che dalla fame nera c'èn sortiti. Sarà per questo allòra che a me parecchio mi piacino tutt'òra.
Po' darsi che 'l cervello abbi bevuto ma mi fa ride e mi consola 'l fatto che c'è chi 'n vita sua un l'ha mai avuto. Che v'hó a dì, pigliatimi per matto, ma credo che l'insulti da' dementi siin meglio che di tutti i complimenti.
Diabolica C.
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- al diabolico mangiatore di necci... - da Anonimo - inviato in data 07/02/2013 alle ore 15.57.25
fai pena, a son d'ingoiare necci, per non affogare, ti sei bevuto il cervello.
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- Ode a Angelica C. e a Pasquino - da spazio libero - inviato in data 07/02/2013 alle ore 14.35.26
Ode a Angelica C. e a Pasquino
Ma che ni fa, che vòi che sia, è uguale! Un cambia mía nulla, doppo tutto, che sia ‘na ‘onsonante o ‘na vocale! Che dica: “óggi è giorno di RUTTO” Oppure: “Bada lellà che schifosa doppo ugni boccón, ci stiocca un LUTTO”, basta capissi, un la faccian pallosa! Così come quando i’ riso è SCRÒCCO O quando la famiglia numerosa Pòl sopravvive perché campa a SCIÒCCO. “La lingua” mi diran “un serve mía soltanto per discore, oh balòcco! C’è anco la prosza, anco la poeszía. Vòi mètte come mòve il sentimento più nòbile che ‘nsulla Tèra sia?” È vera, è vera; òra che mi rammento anco in questo blògghe, in questo sito di tanto ‘n tanto, un componimento ariva. E ai di più è assai gradito. Io me lo leggo ammodo e doppo pènso: “Sarà che sono via di testa ito, sarà che ‘l mi cervèllo è ‘n po’ melènso, e che son duro e che ‘n l’hó capito, ma un ènno che paròle sensa sènso.
Nota: la grafia SZ rappresenta la S sonora.
Diabolica C.
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- grammatica - da Anonimo - inviato in data 06/02/2013 alle ore 23.50.22
be, vocale, consonante, non è la stessa cosa ma il concetto spero si sia capito. pasquino
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- c. - da spazio libero - inviato in data 06/02/2013 alle ore 21.08.20
Vocale?
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- che cos'è una c.? - da Anonimo - inviato in data 06/02/2013 alle ore 20.27.47
niente, una vocale con un puntino, eppure che differenza. pasquino
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- Notevole! - da Anonimo - inviato in data 06/02/2013 alle ore 18.23.58
Veramente degna di nota. Brava. e' davvero una bella e simpaticissima poesia. Non vorrei però prendermi i tuoi giusti meriti e, a scanso di equivoci, vista la nostra omonimia, cioè il fatto di avere lo stesso nome Angelica, vorrei far presente a chi legge questa tua deliziosa opera poetica che la stessa non è affatto farina del mio sacco, ossia di Angelica C, cioè di me medesima. Di nuovo i miei complimenti
Angelica C.
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