I capolavori della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Prorogata fino al 5 dicembre 2021
Lucca - Sala dell’Affresco del Complesso di San Micheletto
È stata prorogata fino al 5 dicembre 2021 la mostra Bellezza. Appartenenza. Identità, in cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca espone eccezionalmente alcune opere della sua collezione privata. Con la mostra, la Fondazione ha inaugurato uno spazio espositivo inedito e fino ad ora mai utilizzato, la Sala dell’Affresco del Complesso di San Micheletto, i cui ambienti, rinnovati per l’occasione, danno vita ad un nuovo polo culturale al servizio della comunità e del territorio.
Bellezza. Appartenenza. Identità, che si è da poco arricchita di una nuova e prestigiosa opera, il Sant’Agostino allo scrittoio di Pietro Paolini, esponente dei caravaggeschi, dedica una sezione alle due pale quattrocentesche di Vincenzo di Bertone Civitali, frutto di una recente acquisizione della Fondazione, che le ha finalmente restituite, dopo duecento anni, al territorio lucchese. Le due opere, raffiguranti San Vincenzo e Santo Stefano in posizione eretta, nelle loro sontuose dalmatiche rosse e con in mano una palma, simbolo del martirio, furono realizzate attorno al 1488 come compendi di un elemento centrale, una statua allora già esistente di San Frediano. Di esse si persero le tracce alla fine del Settecento, finché, recentemente riapparse sul mercato, sono state intercettate e acquistate dalla Fondazione ad un’asta di Sotheby’s New York.
Di Matteo Civitali, uno dei maggiori artisti del Quattrocento lucchese, è invece esposta l’iconica Madonna del Latte, in terracotta policroma, la cui versione marmorea è tuttora custodita nella chiesa della Santissima Trinità a Lucca. Le palpebre abbassate delle Vergine, la leggera inclinazione del collo, il gesto fluido e naturale con cui porge il seno al bambino, sono gli elementi di cui l’autore si serve per restituire l’immagine di una donna e di una madre.
Bellezza. Appartenenza. Identità presenta, inoltre, alcuni dipinti di soggetto religioso, due Cupidi seicenteschi, anch’essi recentemente acquisiti dalla Fondazione, e tre splendidi ritratti: il Ritratto di Matteo Civitali di Girolamo Scaglia, rappresentante del barocco lucchese, da poco identificato in quell’unico e prezioso ritratto dello scultore ritenuto da molto tempo disperso; un Ritratto di gentiluomo, in cui è riconoscibile la mano di Pompeo Girolamo Batoni, attivo nel Settecento; infine un Autoritratto del pittore e decoratore lucchese Luigi De Servi.
La mostra, ad ingresso libero e gratuito, rimarrà aperta fino al 5 dicembre 2021, il sabato e la domenica, con orario 10-13 e 14-19. È obbligatorio presentare all’entrata la certificazione Green Pass in corso di validità.
Redazione - inviato in data 29/10/2021 alle ore 16.10.44
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