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Stadio Lucca, Fratelli d’Italia: “Parole d’ordine: coerenza e proposte” |
Intervento del Consigliere regionale Fantozzi e del gruppo consiliare Fdi al comune di Lucca, commentando la proposta di realizzazione del nuovo stadio di calcio di Lucca, che prevede, tra l’altro, l’insediamento di una nuova struttura di media distribuzione
Lucca 27/04/2022 – “Le parole d’ordine devono essere coerenza e proposte”. Lo dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, ed il gruppo consiliare di Fdi al comune di Lucca, commentando la proposta di realizzazione del nuovo stadio di calcio della città di Lucca, che prevede l’insediamento di una nuova struttura di media distribuzione.
“Fratelli d’Italia –spiegano Fantozzi ed il gruppo consiliare di Fdi a Lucca- è da sempre favorevole ad iniziative progettuali, se sostenibili, volte a garantire un futuro alla squadra che rappresenta la nostra città così come al tempo stesso ritiene non più rinviabile prevedere interventi sulle strutture sportive delle periferie, che versano in precarie condizioni. Non possono però sfuggirci certe posizioni politiche incoerenti -aggiungono Fantozzi e il gruppo consiliare di Fdi- Mentre sul project della manifattura Tabacchi qualcuno ha chiesto a gran voce che fossero attivati processi partecipativi che coinvolgessero la cittadinanza, in questo caso è finita nel dimenticatoio la richiesta di far partecipare i cittadini ad un progetto che modifica un quartiere alle porte della città. Inoltre, il progetto stadio prevede l’insediamento di una struttura di media distribuzione senza specificare quale sia la destinazione della stessa. Quindi, se si è contrari all’insediamento di media distribuzione a San Filippo, che si trova a poche centinaia di metri, non si capisce perché vada bene a San Marco. A chi sostiene che, mentre a San Filippo si sono insediati esercizi di media distribuzione legati al settore alimentare ed a San Marco nelle intenzioni ci potrebbe essere un insediamento di media distribuzione legato allo sport, rispondiamo che non si deve fare una classifica dei negozi da salvaguardare o meno. Se anche qualora si insediasse una media distribuzione legata allo sport andrà, comunque, ad incidere sui piccoli negozi fatti per lo più di realtà familiari che si trovano nella zona.”
Redazione - inviato in data 27/04/2022 alle ore 19.40.19
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commenti
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- @ NON VA RISTRUTTURATO - da Anonimo - inviato in data 28/04/2022 alle ore 17.45.20
Domande:
1. Paga Lei il costo enorme del mantenere il Porta Elisa in piedi? 2. Ho l'impressione che Lei non entri tanto spesso nello stadio; lo sa che attualmente la tribuna coperta è inagibile? 3. Lo sa che la tettoia non è più a norma e che richiede ingenti lavori di ristrutturazione che comunque ne altereranno in parte l'aspetto? 4. Lo sa che tali lavori, in caso di ristrutturazione li pagherebbero i privati e non tutti noi? 5. Lo sa che se non viene fatta la ristrutturazione i lavori alla tribuna dovrà farli il Comune a spese della collettività. Ci vorranno milioni di Euro per farli 6. Lo sa che a Torino, nello stadio già Mussolini, poi Comunale, poi Olimpico, ora 'Grande Torino' analoga tettoia, progettata dagli stessi autori della tettoia dello stadio di Lucca, è stata demolita e sostituita da copertura moderna? 7. Quali sarebbero le 'orribili tribune in tubi innocenti'???? Lo ripeto, ma Lei da quanti anni non entra nello stadio? Lo sa cosa sono i 'tubi Innocenti'??? Se non lo sa si informi qui:
https://www.certifico.com/costruzioni/379-documenti-costruzioni/documenti-riservati-costruzioni/7695-tubi-innocenti
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- IL PORTA ELISA NON VA RISTRUTTURATO! - da Anonimo - inviato in data 28/04/2022 alle ore 13.37.23
È un esempio architettonico prezioso e in piena armonia con la cinta muraria, fatto da veri urbanisti, non cialtroni al potere.
Togliete le orribili tribune in tubi innocenti e rifate lo stadio fuori città, prendete esempio dai romani.
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- POSIZIONE GRAVE CHE PARDINI DEVE DISCONOSCERE - da Anonimo - inviato in data 28/04/2022 alle ore 0.50.26
Lo stadio, senza la media distribuzione, sarebbe un investimento in perdita. Per cui, o si autorizza la media distribuzione, oppure lo stadio non si fa. Se lo stadio non si fa va restaurato, a spese del Comune, quello fatiscente che abbiamo oggi. Il costo del restauro per il Comune e dunque per tutti i cittadini? Da quattro a dieci milioni di Euro. Lei Fantozzi vuol macinare dieci milioni nello stadio invece che farlo realizzare ai privati, a costo zero per l'ente pubblico? Visto che si parla di stadio stia attento a non fare un autogol.
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