Numero ricco e composito questo 47/2020 di “Documenti e Studi”, rivista semestrale edita dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Provincia di Lucca (Isrec), a disposizione degli interessati a partire dal 4 gennaio p. v. Approssimandosi con il 2021 l’anniversario dei cento anni dalla fondazione del Partito comunista d’Italia/Sezione dell’Internazionale comunista, alla Redazione della rivista è sembrato doveroso iniziare a rileggere criticamente quella vicenda importante per la storia del nostro Paese e le altre che dalla scissione di Livorno sono derivate e che hanno attraversato tutto il Novecento. Lo facciamo con una sezione del semestrale, Un secolo di comunisti italiani che comprende due contributi: il primo di Stefano Bucciarelli, I percorsi di un massimalista. Luigi Salvatori e la fondazione del Partito comunista d’Italia che si pone alle origini della storia del comunismo locale e lumeggia la figura di Luigi Salvatori, avvocato socialista massimalista e deputato versiliese, che, nel gennaio del ’21 aderisce al nuovo partito e inizia un duro lavoro organizzativa mentre la marea fascista monta in Italia e in tutto il territorio provinciale. Aggredito, arrestato e processato Salvatori conoscerà il confino e la durezza delle persecuzioni del regime. Nel secondo saggio di questa sezione, Tra austerità e desiderio. Ragioni e passioni del conflitto tra comunisti e movimenti sociali nel 1976-1977, Lorenzo Orsi sposta la visuale sugli anni in cui il Pci, di fronte al dispiegarsi della strategia della tensione prima e del terrorismo rosso poi, elabora la formula politica del compromesso storico e si avvicina all’area di governo. Paga, però, il prezzo di una separazione e dura contrapposizione con le giovani generazioni che pure lo avevano sostenuto fino alle elezioni politiche del 20-21 giugno 1976. Due contributi anche per la sezione Percorsi locali. In Testimoni di guerra, Moreno Bertolozzi trasferisce sulla carta il testo di un’intervista video a una protagonista e testimone di alcune vicende vissute durante l’anno dell’occupazione tedesca della nostra provincia: l’assistenza a una famiglia di ebrei; la cattura e l’esecuzione del giovane partigiano Aldo Mazza e la tragica fine del figlio minore del prof. Lippi Francesconi, Michel Fausto. Ci si sposta, poi, in Versilia. Con le pagine del saggio di Alberto Belletti, Don Sirio Politi e Rienzo Colla: la pubblicazione di Una zolla di terra vista attraverso il carteggio tra autore ed editore sono presentate e commentate le lettere che intercorsero tra il prete-operaio viareggino e il fondatore della casa editrice vicentina “La Locusta” a proposito del libro Una zolla di terra, 1961, e unanimemente ritenuto fondamentale per la comprensione della spiritualità di don Sirio. Data importante del nostro calendario civile, ma, ormai, piuttosto trascurata dai più, il XX Settembre, il suo significato storico-politico, la sua attualità per cattolici e laici sono ripensati con acuto spirito critico e un certo “pessimismo della ragione” da Roberto Pizzi nella sua Commemorazione della presa di Porta Pia XX Settembre 2020, testo di un intervento tenuto proprio quel giorno nella omonima piazza lucchese, ai piedi del monumento ai caduti e alla presenza del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. La sezione della rivista dedicata a quel lontano ma fondativo evento è completata dal saggio di Chiara Nencioni ed Enzo Menconi, Evoluzione della bandiera nazionale e simbologia della Repubblica. Non durò neppure quindici anni la tumultuosa vicenda della Repubblica di Weimar. Travolta da uno tsunami di controversie politiche, lacerazioni economiche, pressioni internazionali e minacce militari e paramilitari, quella esperienza rimane nel senso comune come un tempo – tra il 1919 e il 1933 – e un luogo – la Germania – in cui si sperimentarono soprattutto, nuove, singolari, eccezionali esperienze culturali. Ne danno conto in queste pagine Filippo Gattai Tacchi, che, discutendo intorno a due libri importanti (Benjamin Carter Hett, L’ascesa di Hitler e il crollo della Repubblica di Weimar e Rudiger Barth-Hauke Friederich, I becchini. L’ultimo inverno della Repubblica di Weimar) e illustrando Weimar come “l’ombelico del secolo breve”, ci offre il necessario quadro generale di riferimento storico-politico, mentre Alice Moriconi, Design e Repubblica: il fenomeno Bauhaus; e Andrea Vassalle, Caligari. Cento anni di un capolavoro mettono in luce il ruolo svolto da due decisive avanguardie artistiche del periodo. Sempre in questo numero sono poi riportate le relazioni che trattano dei i modi e dei contenuti di una tra le più riuscite iniziative rivolte agli insegnanti intraprese di recente dall’Isrec di Lucca. Nella sezione Didattica della Costituzione si raccomandano gli interventi di Carla Andreozzi, Costituzione e Memoria e Annalisa Dorini, Da Socrate alle fake news: pensieri under 20 sulla libertà di pensiero a partire dall’articolo 21 della Costituzione. Un’ampia rassegna di schede, segnalazioni e recensioni librarie chiude l’interessante fasciscolo. (Luciano Luciani)
Redazione - inviato in data 29/12/2020 alle ore 15.49.20
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