Refrain Aghi, lamelle, cristalli di ghiaccio trasparenti cadono silenziosi in fiocchi o granuli pulverulenti. Impalpabile zucchero a velo. Un candido manto avvolge il paesaggio e lo cela. Muta nell’incanto svolazzo a ritroso col pensiero: una vittoria una sconfitta, una resa affiora nella memoria. Dai fianchi ripidi l’acqua precipita a cascata ma la maggior parte rimane imprigionata in viscide lastre di ghiaccio. Pizzi raffinati dentelle, arabeschi, trine e merletti ricamati decorano le pareti di nuda roccia scoscesa. Una glaciale filigrana accresce la sorpresa. Lacrimano le punte dei lucidi candelotti. Si lamentano affamati e smarriti i passerotti per il freddo pungente. E’ tempo di buriana: un caldo rifugio, un nido, una casa, una tana manda in solluchero chi si può crogiolare tra due calde braccia oppure al focolare.
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