Refrain

Refrain
Aghi, lamelle, cristalli di ghiaccio trasparenti
cadono silenziosi in fiocchi o granuli pulverulenti.
Impalpabile zucchero a velo. Un candido manto
avvolge il paesaggio e lo cela. Muta nell’incanto
svolazzo a ritroso col pensiero: una vittoria
una sconfitta, una resa affiora nella memoria.
Dai fianchi ripidi l’acqua precipita a cascata
ma la maggior parte rimane imprigionata
in viscide lastre di ghiaccio. Pizzi raffinati
dentelle, arabeschi, trine e merletti ricamati
decorano le pareti di nuda roccia scoscesa.
Una glaciale filigrana accresce la sorpresa.
Lacrimano le punte dei lucidi candelotti.
Si lamentano affamati e smarriti i passerotti
per il freddo pungente. E’ tempo di buriana:
un caldo rifugio, un nido, una casa, una tana
manda in solluchero chi si può crogiolare
tra due calde braccia oppure al focolare.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=19626
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