Il nostro San Valentino – Racconto.

Se vivessimo negli Stati Uniti, il 14 di febbraio, giorno di San Valentino, potremmo ricevere un bel cartoncino col disegno di un cuore. Ogni anno, infatti, in quel giorno c’è l’usanza di mandare dei cartoncini, molto spesso buffi e divertenti, a parenti ed amici per dimostrare affetto e simpatia. Anche in Italia il 14 di febbraio si celebra il giorno di San Valentino, però, per noi, questa è la festa dei fidanzati e degli innamorati. Anche io, e la mia compagna Angela, ogni anno festeggiavamo San Valentino. Ci eravamo conosciuti ad una festa, in casa di comuni amici, in Via Burlamacchi, e subito era scoppiato il classico colpo di fulmine. Tra di noi, il dare e l’avere erano un’unica cosa, una sola e reciproca energia. Ci sentivamo vicini e se anche non parlavamo, ci capivamo lo stesso. Non avevamo certo bisogno delle parole, ci facevamo docilmente guidare dai nostri corpi e dal tepore che emanavano. Fin da giovani, avevamo appreso assieme l’arte dell’amore e il culto del piacere, ma non solo quello. Lei mi parlava ed io imparavo da lei. Io, le davo i miei consigli e lei li ascoltava in silenzio, poi li metteva in pratica. Angela era come me, era diversa da tutte le altre persone ed era davvero bella e buona. Che fortuna averla conosciuta ed aver vissuto con lei! Eravamo davvero felici, e sapevamo anche di esserlo, ed era proprio per questo che ci donavamo completamente l’uno all’altra. Io mi rifugiavo in lei ogni volta che mi sentivo sperso, e lei percepiva i miei sentimenti nel profondo dell’anima. Insomma, la nostra vita insieme, era per noi come un bel gioco. Abbiamo giocato per ventinove anni. Avrei voluto che non finisse mai, ma purtroppo, quattro anni fa, lei mi ha lasciato dopo aver lottato invano contro un male incurabile, e così il nostro bel gioco è finito. E’ stato doloroso e terribile e da allora sento un gran vuoto dentro. Sono solo, il mio cuore è spezzato, la mia tristezza è indicibile, ma rimarrà per sempre in me il suo ricordo, l’indelebile memoria di una coppia di amanti uniti in tutto e per tutto, sia nell’amore, che nella fede. Il nostro vivere assieme ci procurava una gioia immensa, ci faceva dimenticare i travagli quotidiani, ci faceva realmente godere di esistere e di vivere, condividendo quel poco che avevamo. Anche questo 14 febbraio, giorno di San Valentino, mi recherò per il quarto anno consecutivo al Cimitero Urbano, in via delle Tagliate a Sant’Anna. Porterò un bel mazzo di rose alla mia adorata compagna. Lo lascerò sulla sua tomba assieme ad un cartoncino col disegno di un cuore, con scritto sopra: “Ti amo come ti ho sempre amato, sei stata e sarai sempre il mio solo ed unico grande amore. Buon San Valentino Angela, amore mio.” - Poi, con le lacrime agli occhi, me ne tornerò mesto a casa, nella nostra casa, dove avevamo felicemente vissuto per tanti anni.


S T E L E

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=19688
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