Alla mia diletta

Alla mia diletta

Dormi mia cara,
qua tutto è silenzio
ed io odio il silenzio.
No! non dico niente
perché il silenzio è il mio castigo
come tu sei il mio tormento.
Tu acqua di fiume,
tu mare d’indaco,
tu che mi ferisci l’anima
tu che polverizzi le mie speranze,
lascia almeno ch’io pianga delle mie dolorose ferite
e fai sì che quei tuoi lunghi e sottili spilloni,
trafiggano questo mio sventurato cuore per l’eternità,
anche se mai potrò dimenticarti.

Amilcare

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=29956
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