La cometa di Halley

Gran bella notte. Notte serena. Notte stellata. Nessuno riuscirà mai a contare le stelle che brillano nel cielo in una notte stellata come questa. Un cielo pieno zeppo di stelle, un’enormità di stelle, un colossale oceano di stelle di gran lunga più numerose dei granelli di sabbia di tutti i deserti della terra messi assieme. E che dire poi delle comete, quel particolare tipo di stelle che possiedono una sorta di lunga coda? A volte esse passano molto vicine alla terra, quasi la sfiorano lasciando dietro di sé un’immensa scia luminosa, dopodiché si dirigono verso il sole, gli girano intorno, quindi se ne tornano nuovamente lontano nello spazio infinito. Anche tu Roxana, come la grande e luminosa cometa di Halley che si avvicina alla Terra ogni circa 76 anni, in pratica solamente una volta nella durata media della vita di un uomo, anche tu Roxana dicevo, sei passata velocemente nella mia vita soltanto una volta. Mi hai dapprima sfiorato, poi accarezzato, coccolato, baciato, ma quando ormai pensavo di averti, di farti mia per sempre, tu sei fuggita lasciando dietro di te soltanto la scia profumata della tua pelle, il calore intenso del tuo corpo, il tuo splendido sorriso, il verde e magico riflesso dei tuoi occhi seducenti. Sapete, ho sofferto molto! Ho pianto! Volevo davvero farla finita quando mi sono accorto di essere stato derubato da lei, da Roxana, da quell’angelo che sembrava essere caduto dal cielo. Da quell’angelo? Ma certo, sì! Si fa per dire Angelo! Dovrei dire da quel diavolo in minigonna! Da quell’imbrogliona truffatrice, da quella splendida geniale ladra mistificatrice che si è approfittata di me, di un povero vecchio scemo, di un malato cronico non autosufficiente, ma pazzamente innamorato di lei, di quella sua giovane e bella badante, di quell’incantevole e affascinante creatura che doveva prendersi cura di me, che doveva assistermi e che invece ha mandato in frantumi il mio cuore decrepito e gravemente malato. Roxana, amore mio! Se c’è un modo, una maniera, un qualsiasi artificio tale da farti ascoltare queste mie parole, ebbene devi sapere che non m’importa niente dei venticinquemila euro che mi hai sottratto con l’inganno, l’unica cosa che davvero conta, la cosa certamente più importante è che tu torni al più presto da me. Adesso sono solo e solo resterò ad aspettarti, dovessi campare ancora cent’anni! Ti attenderò finché non tornerai da me mia cara Roxana, perché so, perché sento, perché qualcosa mi dice che sicuramente tornerai, come sempre torna la cometa di Halley.

Amilcare



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