Fermarsi e arrendersi ?

Io sono un moderato, non ne ho mai fatto mistero, con un occhio un po' più 'storto' verso il centro destra, in verità, ma sempre attento a quel che faceva per poi non lesinargli critiche.

Purtroppo, oggi, il Centrodestra è morto. O almeno è morto quello che avevo in mente. Un centrodestra liberale e liberista che portasse il paese e la mia città verso la crescita e fuori dalla palude in cui si era cacciato - anche per sua colpa - e di cui tutti stiamo pagamdo le conseguenze. Di gridare 'viva il centrodestra' non me la sento più, fintanto che sarà composto da politici permeati di personalismi, piccole ambizioni e totale assenza di visione.

Questo centrodestra ha perso ai miei occhi ogni attrattiva perché ha perso ogni attrattiva politica e culturale. Mi sento politicamente in solitudine. Magari beata, perché mi permette di vedere con occhi distaccati, ma sempre solitudine è ...

Questa desolante situazione mi impone delle scelte. Ho sempre creduto in un centrodestra ampio, culturalmente orgoglioso e non subalterno alla sinistra cosidetta progressista. Prendo atto che questa aspirazione è oggi irrealizzabile. E che continuare a sbattere la testa contro il muro è dannoso, per me e per il muro, perché non vedo persone, all'orizzonte, che rappresentino qualcosa di nuovo, il famoso sasso nello stagno dell'immobilismo, la passerella verso un nuovo modo di pensare e fare politica. Vedo persone che fanno politica da anni in un tran tran di idee, sempre le stesse, con balletti di poltrone e gli occhi puntati su amici ed amici degli amici, con un armadio pieno di casacche di tutti i colori.

Non esistono uomini buoni per tutte le stagioni e non esistono ricette sempre valide pertanto finché non nascerà una nuova generazione che sappia 'fare politica', quella 'alta' intendo, al servizio del cittadino e della comunità credo che abbandonerò il tavolo da gioco per qualche mano in attesa che nasca un nuovo gruppo o partito che sappia fare meglio di chi l'ha preceduto. Anche molti politici che tanto si danno da fare attorno al banchetto (perché così loro lo vedono) però dovrebbero lasciare e capire che deve essere dato spazio ai giovani che portano dentro di se un nuovo spirito intellettuale ed un contributo entusiasta per far lievitare la politica a livelli più alti dei semplici faccendieri. Intendiamoci, però, : quando parlo di giovani non mi riferisco ad un parametro anagrafico. Si può esser giovani a settant'anni e vecchi a quaranta !
Sarebbe per cui l'ora che i veterani della politica capissero che è intellettualmente onesto lasciare che siano altri, oggi, a dare il loro contributo.

Altrimenti, fra l'altro, non stupiamoci poi se la gente preferirà la cabina al mare anziché quella elettorale.


Naturalmente tutto questo vale anche per l'altro campo di gioco dove i politici giocano la partita su due tavoli elettorali : il loro ed il nostro. Ma solo perché il vuoto siderale che siamo diventati glielo ha permesso. Paradossalmente ci appassionano di più gli agguati, i tradimenti e le imboscate che avvengono nel campo avverso che le piccole beghe da cortile di questo povero centrodestra. E ho detto tutto.

fermarsi un attimo, forse, ma arrendersi no ! non foss'altro per i nostri figli.

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