Il blog stava per vivere il suo primo Natale ed io ancora non avevo raggiunto il mio obiettivo: un’intervista ad uno chef nello stile di Cibettiamo, ovvero senza freni e frizioni, totalmente “a ruota libera”.
Spedivo le domande e ricevevo sempre le stesse risposte laccate e ancor peggio leccate piene di “volevo ringraziareTizio” oppure “devo il mio successo a Caio” che puntualmente cestinavo.
Curriculum vitae tutti uguali che raccontavano o la solita storia Barilla “sono cresciuto con profumi materni e tra un ripieno di tortellino e una passeggiata nell’orto di casa ho avuto la folgorazione per questo mestiere” , oppure, carriere milita... Apri il link del pezzo
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