Ieri ho avuto l'ennesima discussione sull'orientamento politico de La Voce di Lucca e per l'ennesima volta mi è toccato spiegare che, se per una settimana i centri sociali scrivono post a ripetizione diventa un blog di sinistra e altrettanto se per una settimana Casa Pound scrive a ripetizione automaticamente diviene di destra. Concetto semplice ma difficile evidentemente da far capire anche perché ognuna delle parti vorrebbe che facessi una censura sugli altri... Poi viene messo in discussione il mio orientamento politico (che in ogni caso sono affari miei) : io sono un Liberale. Di quelli vecchio stampo e vecchio stile dove il buon senso governava e l'interesse della comunità era al centro dell'attenzione. E' singolare come sia da destra che da sinistra venga continuamente contestato per quanto scrivo e dico in prima persona (non quello che dicono e scrivono i lettori della Voce). Oggi mi si contesta un accanimento contro questa amministrazione; ieri mi si contestava la diffidenza e l'avversione contro Favilla. Questo dovrebbe far capire che non ho una posizione preconcetta contro qualcuno. Sono i fatti che io vado a giudicare e nel caso criticare o 'lodare'. Ma è mai possibile che in questo paese si debba sempre dire no a tutto quello che viene dall'altra sponda anche se così facendo andiamo contro l'interesse comune ?
I fatti oggi non contano più niente. La politica è fatta di slogan e parole. Slagn e parole vuoti, senza significato, fatti da ghost writers abili ed uomini di marketing perché ormai le idee si vendono come il sapone e vince il venditore più bravo. Io sono un Liberale e tutto questo non mi piace.
Ho trovato questo mio post del 2011 molto significativo di come il mio pensiero sia rimasto invariato.
http://www.lavocedilucca.it/post.asp?id=17021 25/09/2011 alle ore 22.12.36 I fatti, le parole e la politica Devo fare una confessione. E' già qualche tempo che provo un profondo senso di disagio nel trovarmi d'accordo con quelle persone che criticano, anche ferocemente, tutto il centro destra per quello che fa (o non fa) per quello che dice e per come lo dice. Sono a disagio perché, dopo averlo votato per ormai quasi vent'anni, non mi ci riconosco più. Non mi riconosco in una linea politica che non esiste più; non mi riconosco nelle persone che lo guidano; non mi riconosco nel loro modo di non risolvere i problemi che ormai ci stanno strangolando; non mi riconosco nel modo in cui vengono scelti questi nostri rappresentanti; non mi riconosco più in una politica che non ha risolto uno, UNO, dico UNO, dei problemi dei piccoli imprenditori come me; non mi riconosco in comportameti etici e morali che non condivido e che sembra siano divenuti normalità in quello schieramento (ed io non posso certo essere classificato nella categoria dei bacchettoni moralisti...); non posso riconoscermi in persone che, (anche localmente) immessi nel mondo reale dell'imprenditoria, se dovessero giocare pulito come tutti, non potrebbero fare neanche i fattorini ma sono lì perché nominati; non voglio più stare con gente che ha fallito in tutto ciò che aveva promesso di fare ed ha tradito la fiducia di milioni di persone; non voglio più far parte di una parte politica che manderà a rotoli quel che resta del paese (ma anche localmente non scherza mica tanto...) ma non si dimette neanche se li prendi a fucilate pur sapendo benissimo che è responsabile; non voglio più far parte di uno schieramento siffatto perché mi ha fatto fare una fare una figura di m. con tutti quelli che sanno che l'ho votata.
Ciò detto, questo non vuol dire che sarò necessariamente contro il centro destra. O per il centro sinistra. No, quello che di volta in volta mi orienterà saranno i fatti. I programmi credibili. Basta con le parole. Basta con la fiducia data in bianco a chicchessia.
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