Presentato il progetto della Via della carta in Toscana
Fabriano, 25 maggio 2018 - L’eccellenza lucchese del settore cartario rappresentata agli “stati generali” dell’archeologia industriale grazie a Lucense. Oggi, venerdì 25, a Fabriano, città storicamente legata alla produzione della carta, è stato presentato dall'Istituto di storia della carta “Gianfranco Fedrigoni” (Istocarta), il volume degli atti del “Primo convegno Nazionale sull’Archeologia Industriale Cartaria in Italia - Il patrimonio Industriale della Carta. La storia, i siti, la valorizzazione”, che si è svolto il 27 e 28 maggio 2016. Un volume unico nel suo genere che racconta l’archeologia industriale italiana legata al mondo della carta come mai è stato fatto prima. Il volume si propone di mappare gli insediamenti cartari e il relativo patrimonio archeologico, approfondire la conoscenza della storia del passato e del presente industriale cartario, nonché sviluppare il tema di “Ecomuseo”, definito anche museo diffuso, attraverso quelle realtà cartarie italiane che hanno già concretizzato e sperimentato una forma di museo non convenzionale, che mira a tutelare, valorizzare e promuovere ambienti di vita tradizionali, attraverso anche l'autenticità storica, identitaria e umana di un luogo. Tra le pagine è rappresentata anche La Via della carta, il progetto di marketing territoriale, coordinato da Lucense, che vuole valorizzare una delle nostre eccellenze nazionali, vero e proprio patrimonio storico, imprenditoriale e architettonico del territorio compreso tra le province di Lucca e Pistoia. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con l’Associazione Museo della Carta dei Pescia e il Comune di Villa Basilica, e con il contributo di Arcus Spa, prevede diversi interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio che il distretto cartario localizzato tra la piana di Lucca e Pescia, uno dei più antichi e importanti in Italia, ci ha lasciato in eredità. Con un punto di forza, però, che altri distretti cartari italiani non possono vantare: i nostri esempi di archeologia industriale, infatti, resistono in un territorio che ancora oggi fa dell'industria della carta uno degli elementi più stabili, dinamici e attivi della propria economia e del proprio sviluppo. Gli interventi realizzati ad oggi hanno riguardato il recupero funzionale e la riapertura dell’Opificio Le Carte di Pietrabuona, con il restauro dell’Archivio Magnani. È in corso di completamento il restauro del secondo lotto della cartiera Le Carte. Un ulteriore intervento interessa, invece, la progettazione e il recupero di una porzione delle antiche vie di collegamento tra le valli di Villa Basilica e Pescia, utilizzate fino a metà del novecento dalle lavoratrici e dai lavoratori delle cartiere per raggiungere il loro posto di lavoro: sono stati battuti i sentieri, segnalati gli itinerari, posizionati cartelli che aiutano a ripercorrere la storia dei mastri cartai. Infine, coerentemente con lo spirito del convegno di Fabriano, Lucense ha anche condotto una mappatura di tutti quegli immobili che, nel corso della storia, sono stati utilizzati per la produzione della carta. Immobili caduti in disuso, ma che, ancora oggi, trattengono ed emanano un forte valore storico ed architettonico.
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