Eleonora Bernardini, una dama di Elisa alla guida di una fabbrica

Una figura particolare della storia lucchese dell’800 da Palazzo Ducale alla società con il negoziante Taner.
Monica Guarraccino presenta il profilo emerso dalla ricerca in Archivio di Stato di Lucca
Appuntamento giovedì 4 aprile a Palazzo Bernardini alle 17 - Ingresso libero


Eleonora Bernardini, una dama di Elisa alla guida di una fabbrica. È giovedì 4 aprile alle 17 a Palazzo Bernardini (sede di Confindustria Toscana Nord) a ingresso libero, la presentazione del profilo della nobildonna “di molto spirito” frutto della ricerca in Archivio di Stato della studiosa Monica Guarraccino, in un incontro organizzato dall’associazione “Napoleone e Elisa”, in collaborazione con il “Souvenir Napoléonien”, con Confindustria Toscana Nord e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

“Donna moderna, portata per lo studio, che parla 3 lingue, viaggia da sola, lavora alla corte di Elisa, Eleonora Bernardini organizza una rete di relazioni importanti, muovendosi indipendentemente dal marito, ha un amante a cui rimarrà legata per molti anni e, una volta divenuta vedova, prosegue le sue attività fino ad abbracciare l’attività imprenditoriale a 50 anni con il negoziante Taner”, spiega Gurraccino.

Dopo i saluti di Roberta Martinelli, presidente dell’associazione lucchese che da anni lavora sull’epoca storica dei napoleonidi e sulle loro tracce in Toscana e in particolare a Lucca, Monica Guarraccino presenterà il profilo di questa donna lucchese che sapeva di politica, che rimase in contatto con Elisa fino alla sua morte nel 1820 e che prese parte anche alle vicende risorgimentali.

Laureata in storia dell’arte all’Università di Pisa, Monica Guarraccino ha dedicato tutta la sua carriera ai beni culturali. Ha collaborato con le Soprintendenze di Pisa e Firenze e con le più prestigiose istituzioni culturali della Toscana, si è occupata di management dei beni culturali, biblioteche, archivi, musei, catalogazione e informatica applicata ai beni culturali ma è nella ricerca che ha dato i risultati migliori, affermandosi come storica delle presenze napoleoniche in Toscana, argomento su cui ha pubblicato molti libri e curato mostre.
Il suo ultimo lavoro è stata la curatela della mostra Napoléon che nel 2018 è stata ospitata presso il Museo nazionale delle Residenze napoleoniche di Portoferraio e fino a marzo 2019 presso la Fondazione CRFi a Firenze.
A breve inoltre pubblicherà il volume Napoleone a Palazzo. Artigianato artistico e gusto francese nelle residenze napoleoniche in Toscana.

Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=71120
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