“MAICOL BORGHETTI. MYTHOS E PROTOS”

Gli umanoidi-scultura dell’artista toscano, nati con tecniche digitali, in mostra nel Lu.C.C.A. Lounge&Underground dal 7 settembre al 6 ottobre 2019

Umanoidi che da universi paralleli viaggiano tra passato e futuro per meglio comprendere il presente. I personaggi a tuttotondo nati dalla mano creativa dell’artista toscano Maicol Borghetti e realizzati con tecniche digitali invadono gli spazi del Lu.C.C.A Lounge & Underground dal 7 settembre al 6 ottobre 2019 (ingresso libero). La mostra personale dal titolo “Mythos e Protos”, a cura di Maurizio Vanni, vuole essere una sorta di indagine visionaria del qui e ora, ma anche una narrazione delle origini del mondo e di come gli esseri viventi hanno raggiunto lo stato attuale. Ma di quale mondo stiamo parlando?

“Borghetti – scrive Maurizio Vanni – indaga quel territorio di confine dove passato e futuro, reale e illusorio, sembrano incontrarsi e confondersi in un continuo e molteplice gioco di simbiosi e sovrapposizioni. Ne risulta un’operazione di decostruzione della realtà apparente nel tentativo di ricomporre un universo soggettivo intercettato in un futuro remoto e supportato da disciplina e analisi” . E proprio di questi temi si parlerà durante l’incontro con l’artista e il curatore che si terrà domenica 15 settembre 2019 alle ore 18.

“Mythos e Protos – afferma lo stesso Borghetti – è la materializzazione del viaggio di un’umanità lontana, un’archeologia futura di un uomo che riscopre il passato di altri mondi, trovando le tracce del proprio presente. Mythos e Protos: guardare il passato per scoprire il futuro. Un’indagine archeologica su altri mondi per scansionare il nostro presente”. Ecco allora che, nonostante ci proietti in atmosfere fantascientifiche di un futuro remoto, Maicol Borghetti “cattura le nostre quotidiane difficoltà psicologiche arrivando a rendere familiari persino le difformità epidermiche dei suoi personaggi, che potrebbero provenire da racconti mitici di un futuro lontano. Molte delle sue figure, quasi in stato di ibernazione o crio-preservazione, sono pronte a tornare in stato cerebrale e fisico attivo in un universo che, in quanto fenomeno, potrebbe essere solo una rappresentazione illusoria della vita”.

Le sue sono figure totemiche, prive di riferimenti temporali, morfologicamente riconoscibili come “umanoidi”, ma al tempo stesso uniche e diverse da tutto e tutti. Personaggi che ci ricordano quelli dei racconti di Philiph K. Dick, senza però essere “replicanti post apocalittici”. Ma in fondo siamo proprio sicuri che sia così? Borghetti ci sta raccontando un’autentica favola di fantascienza. Crediamogli.


Note biografiche Maicol Borghetti
Nato nel 1976 a Pietrasanta, vive e lavora in Toscana, a Viareggio, dove ha sede lo Studio B19. Fotografia, design 3D, cinema e scultura sono le arti che gli consentono un’espressività fuori dagli schemi.
Si avvicina fin da giovanissimo alla fotografia e alla computer grafica e, con il progetto fotografico “Immagini Zero”, nel 2005 vince il concorso romano Martelive. Negli anni seguenti espone i suoi progetti fotografici a Roma, Milano e Parigi. Fin da subito, alla produzione fotografica, si affianca il mondo del video.
Collaborazioni trasversali tra cinema e arte si concretizzano nel mediometraggio Osmosi, realizzato insieme all’artista Mario Francesconi nel 2008. Sempre nello stesso anno realizza il progetto fotografico Alieni, esposto alle Giubbe Rosse a Firenze. All’interno di Alieni realizza la prima contaminazione tra fotografia e scultura: un personaggio fotografico si materializza in un’installazione a tuttotondo.
Nel 2009, insieme a Igor Bertolucci e Francesco Basso, fonda lo Studio Sumatra, il primo studio di produzione video in Italia a possedere una cinepresa Red 4K. Nello stesso anno partecipa al Seravezza Teatro Festival con un’installazione di sculture figurative realizzate con materiale di recupero.
Da sempre affascinato dalla fantascienza, nel 2011 dirige e produce Dispenser, cortometraggio tratto da un racconto di Stefano Nicoletti. Negli anni seguenti è direttore della fotografia e supporto tecnico per i videoclip di Franco Battiato, Lorenzo Jovanotti, Laura Pausini, Nesli, Nina Zilli, video prodotti da SugarKane Studio. Realizza inoltre videoclip per gruppi indipendenti di cui cura anche regia e montaggio.
Sempre più coinvolto dalla produzione video, nel 2013 dirige Acronos, cortometraggio che unisce fantascienza e video arte, realizzato e prodotto insieme all’artista Antonino Bove e presentato al Trieste Science+Fiction Festival. Negli anni seguenti con i cortometraggi di fantascienza Ison e The Liw precisa il suo punto di vista sul futuro che ci aspetta. Nel 2015 Ison è accolto con successo al Trieste Science+Fiction Festival.
Parallelamente al mondo del video e della fotografia molteplici esperienze come grafico e disegnatore 3D preparano un terreno fertile ad un nuovo progetto che raccoglie tutte le esperienze creative: Mythos e Protos.



MOSTRA “MAICOL BORGHETTI. MYTHOS E PROTOS”
a cura di Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. Lounge&Underground
Dal 7 settembre al 6 ottobre 2019
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Ingresso libero

Incontro con l’artista domenica 15 settembre 2019 ore 18
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Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 492180 www.luccamuseum.com info@luccamuseum.com

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=74171
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