'Botero, una ricerca senza fine'

'Botero, una ricerca senza fine', a Pietrasanta due proiezioni evento docu-film

Il film del regista canadese Don Millar è uscito da alcuni giorni.

Le due proiezioni sono in agenda martedì 28 e mercoledì 29 gennaioal Cinema Comunale.



Pietrasanta rende omaggio a Fernando Botero con due proiezioni-evento speciali al Cinema Comunale del docu-film “Botero, una ricerca senza fine” del regista Don Millar. Le due proiezioni sono in programma martedì 28 e mercoledì 29 gennaio alle ore 21.15. Il film, uscito da alcuni giorni nelle sale (è distribuito da Wanterd), avrà a Pietrasanta, terra di adozione dell’artista colombiano di cui è diventato, in seguito cittadino onorario e testimonial artistico, uno dei suoi momenti sicuramente più emozionanti. L’evento è promosso dal Comune di Pietrasanta che ha voluto omaggiare Botero con una serata speciale, in occasione della “prima” martedì 28 gennaio, arricchita da aneddoti e testimonianze da parte di chi lo ha conosciuto e ha condiviso con lui l’amore per l’arte e per la scultura. La prima sarà introdotta dall’Assessore alla Cultura e al Turismo, Senatore Massimo Mallegni che aveva conferito a Botero, nel 2001, la cittadinanza onoraria.





Guarda il trailer https://www.mymovies.it/film/2019/botero/news/il-trailer-sottotitolato-in-italiano-del-film-hd/





Fernando Botero è, senza alcun dubbio, l'artista colombiano più famoso nel mondo. Nato a Medellin nel 1932, ha vissuto a Firenze negli anni '50, a New York nei '60 e nei '70 a Parigi. Le sue sculture giganti e le sue forme naif, sensuali e sinuose sono riconoscibili a prima vista e ben note ai pubblici d'Europa e degli Stati Uniti. Nel 2015 ha esposto per la prima volta in Cina e di recente ha donato la sua collezione alla città di Bogotà, nel Museo che porta il suo nome e nel Museo de Antioquia. Ma di come si sia avvicinato all'arte da autodidatta e dei principi che animano il suo fare artistico, si sa molto poco.



Attraverso un dialogo continuo tra l'artista e i suoi tre figli, Lina, Fernando e Juan-Carlos e gli interventi di critici d'arte e galleristi, il regista canadese Don Millar scopre i temi e i traumi ricorrenti nell'opera di un creativo instancabile e controverso per la sua popolarità e accessibilità. Innamorato dell'Italia, di Piero della Francesca e della pittura rinascimentale, l'artista dal 1983 soggiorna a Pietrasanta, dove lavora presso le fonderie Mariani, Versiliese, Del Chiaro, L'Arte, Da Prato, Tesconi, Navari e presso i laboratori Cervietti, Giuseppe Giannoni, Roberta Giovannini, Scultori Associati. Nel 1991 riceve il Premio 'Pietrasanta e la Versilia nel mondo', mentre nel 2001 gli viene conferita la 'cittadinanza onoraria'.



Alla città dona la scultura 'Il Guerriero' in Piazza del Municipio (1992) ed esegue gli 'affreschi' nella Chiesa della Misericordia (1993). Oltre alla sua personale in Piazza del Duomo e Chiesa di S. Agostino a Pietrasanta (2000 e 2012), prende parte a molte collettive nell'area, tra cui la 'X Biennale di Scultura' di Carrara (2000). Quello con Pietrasanta è dunque un legame straordinario, città che l'artista da sempre considera il suo buen retiro.



Per informazioni www.comune.pietrasanta.lu.it e pagina www.facebook.com/comunedi.pietrasanta?fref=ts

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=76703
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