Pescucci,non dimentichiamo il Campo di Marte Come cittadino, come referente del gruppo “Salviamo il Campo di Marte” sono preoccupato del silenzio che va riavvolgendo il “Campo di Marte”. Dopo che l’emergenza Covid ha tragicamente evidenziato gli errori della programmazione sanitaria regionale, specie in questa piana di Lucca che doveva puntare sull’insufficiente ospedale “San Luca”. Dopo che anche il sindaco Tambellini in consiglio comunale del novembre 2019, sembrò sposare le tesi nostre e dei comitati sanità lucchesi in difesa della destinazione sanitaria del campo di Marte, ma al tempo stesso ci rivelò che per poter tornare a norma il padiglione 3 ex-chirurgico doveva esser demolito e ricostruito. Dopo le parole del presidente regionale Rossi, in piena emergenza, che annunciavano grandi lavori e riattamenti del Campo di Marte, con conseguenti allestimenti in emergenza di reparti per acuti e post-acuti. Dopo tutta questa tempesta una preoccupante quiete pare esser tornata. Non sappiamo quale sarà la destinazione di quei reparti frettolosamente allestiti, non sappiamo quale è il progetto di risistemazione complessiva dell’area che la regione ha adesso in mente. Si sente dire che forse ci portano l’hospice, della riabilitazione da potenziare non si hanno notizie, dei letti aggiuntivi per le cure di media intensità non si hanno notizie certe. Su 2 aspetti però vogliamo puntare, nuovi letti di media intensità, bene, ma sia comunque un reparto affidato a medici ospedalieri che assicurino un adeguata continuità di cura medica. Terzo padiglione ex-chirurgico, imponente, ma a detta del sindaco con gravi deficit tali da imporre l’abbattimento e la ricostruzione. Non è certo il padiglione più vecchio, allora perché la necessità di abbatterlo? A quanto ammonta il danno alla comunità dato dalla necessaria riedificazione? Chi paga? Sono domande a cui sarebbe interessante avere una risposta, così come una trasparente conoscenza dei progetti che la regione ha in mente per quest’area fondamentale per la sanità della piana di Lucca e di tutta la provincia. Questo anche alla luce dei fallimenti dei grandi esperti di programmazione sanitaria regionale e locale che, ricordiamocelo bene, erano tutti schierati per vendere l’area del Campo di Marte, poi hanno cominciato con un utilizzo sanitario parziale, adesso sembrano, ma vogliamo vederlo scritto nero su bianco, riconvertiti all’uso sanitario dell’area del Campo di Marte.
Paolo Pescucci Salviamo il Campo di Marte
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