Il periodo del Covid 19, fra le altre cose, ha fatto cambiare molte attitudini di acquisto da parte delle persone. E’ stato rilevato da più parti che la scelta di prodotti artigianali di qualità è andata a salire negli ultimi mesi e il prodotto made in Italy ha acquistato valore ed è preferito da un numero sempre maggiore di clienti. Per questo motivo, nonostante le grandi difficoltà in cui versa il mondo piccolo e medio artigianale, la scelta di aprire un atelier in centro storico non è da ritenersi azzardata. Va invece incontro a quella che sembra essere la tendenza di mercato. Ed è proprio questa la scelta di tre artigiani che hanno deciso di mettersi insieme e aprire un punto vendita che sarà sia negozio, sia atelier creativo. A partire dal 4 settembre prossimo, infatti, in via Calderia 13, sarà possibile vedere personalmente esempi di come vengono creati tessuti, oggetti d’arredamento e vestiti. Simone Falli, 32 anni, tessitore di Certaldo, insieme a Maria Grazia Biondo, 53 anni, creatrice di abbigliamento di Lucca e Jessica Convalle, 50 anni di Livorno, che realizza bijoux e oggettistica di arredamento in vetro tiffany, hanno deciso di scommettere sulla propria competenza ed esperienza e aprire un atelier in centro storico. “Abbiamo già fatto una prova di convivenza l’anno scorso – spiegano i tre artigiani – ed è stata un’ottima esperienza. Certo era prima della pandemia, ma molti nostri clienti ci chiedevano un punto dove trovare fisicamente le nostre produzioni e abbiamo deciso di riaprire. La grande sensibilità del proprietario del fondo che capisce le problematiche dell’artigianato ha fatto il resto e lo ringraziamo per questo”. I tre artigiani hanno tanti anni di esperienza alle spalle avendo sempre fatto commercio su aree pubbliche e partecipato ad eventi e lì si sono incontrati. Nel negozio, basato su artigianato, ricerca e sostenibilità saranno presenti abiti di sartoria, accessori realizzati su telaio manuale, prodotti unici realizzati a mano con materiali pregiati e ideati con uno stile contemporaneo, senza dimenticare il valore della tradizione. “Mostreremo direttamente qui i nostri prodotti – dicono ancora – in modo che i clienti possano avere un’idea di come nascono. Ci sarà il telaio, la macchina da cucire e tutto ciò che serve per fare dimostrazioni di quanto poi venderemo. Si tratta di un modo di fare artigianato che piace sempre di più, in modo particolare ai turisti stranieri”. Per la città sarà un valore aggiunto in un periodo in cui l’affluenza dei turisti deve essere motivata a ritornare ai livelli pre covid 19 e per l’artigianato locale una sfida in più da affrontare con entusiasmo. Soddisfazione per questa nuova apertura dalla Cna di Lucca. “Per la nostra associazione – dice Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca – è sempre un successo quando si investe sulle proprie competenze e sull’artigianato. Aiutiamo i nostri artigiani nelle scelte di sviluppo delle proprie attività e, soprattutto, nelle decisioni che cercano di anticipare le tendenze del mercato nella direzione di valorizzare se stessi e i luoghi dove si trovano”.
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