Serve aria nuova nel PD lucchese

Sono sconfortato dalle prime analisi sull'esito del voto in Lucchesia di esponenti del PD, come al solito sempre e soltanto donne e uomini con incarichi nelle Istituzioni. Si ammette che il risultato locale è deludente ( 11 punti di distacco dal Centrodestra sono tanti), si ringraziano i candidati per l'impegno profuso, si fanno i complimenti ai nuovi consiglieri regionali, si promette impegno per il futuro e si chiede unità interna. Ma chi dice queste cose non è forse lo stesso che non è stato capace fin qui di costruirla questa benedetta unità? E,allora, di che stiamo parlando! La prova di forza interna si è conclusa; c'è stato un gruppo che elettoralmente ha vinto, ma non credo che sarà capace, da solo, di ricostruire le condizioni di un clima unitario. Se ci si vuole davvero provare ci sono, a mio avviso, due precondizioni: azzeramento immediato della Direzione Territoriale e discussione politica, e solo politica, vera su cosa significa oggi essere un partito del territorio e, soprattutto, chiarire se si vuole davvero costruire un partito del territorio. Nelle recenti vicende delle candidature i Circoli sono stati umiliati; voler far finta di niente significa non credere a quello che si dice. Chi giustamente sostiene che bisogna aprire le porte e le finestre del PD ad una nuova generazione deve accettare di compiere degli atti politici conseguenti, il primo dei quali è la preparazione di un Congresso Straordinario del PD lucchese, rimettendo al centro la discussione politica nei Circoli senza asfissianti condizionamenti. Un giovane che decide di entrare nel PD ha bisogno di sentire che l'aria che si respira è fresca, non asfissiante come ora.


Il Segretario del Circolo Centro Storico del PD
Roberto Panchie

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