“ÈSSÉ LUCCHESE'

Noi siamo velli del BONA UGO.
Velli che a tavola BIASCIÁNO e si SBRODOLANO.
Velli che ti lasciano anda’ una LABBRATA.
Velli che si soffiano il naso con LA PEZZOLA, che quando en SUDICI en LERCI e invece del rubinetto aprano LA CANNELLA.
Velli che SBARELLANO; velli che quando si mettono un vestito nòvo lo INCIGNANO.
Velli che son BRIAI COME TEGOLI e BAGNATI MÉZZI.
Velli che d'estate GRONDANO dal sudore e d'inverno s' IMBACUCCANO per un PIGLIA’ DIACCIO.
Velli che al TOCCO vanno a DESINÁ.
Velli che un sono scemi ma RINTRONATI.
Velli che mangiano il CIGNALE e il CUNIGLIORO.
Velli che per la terra vedan le FORMÌOLE e le CIORTELLORE, che sui muri vedano i RAGNOLI e le TARANTOLE e che i ratti son TARPONI.
Velli che vanno STRASCÌCONI con la maglia tutta SBUDELLATA.
Velli che ti prendano in COLLO, che un salgono ma MONTANO, che un lavano i piatti ma li RIGOVERNANO.
Velli che 'GNAMO È TARDI, S'HA A DÌ D'ANDÀ?!
Velli che per spazzà usino la GRANATA.
Velli che un passano lo straccio ma DANNO il CENCIO.
Velli che a carte gioano col REGIO e il GOBBO.
Velli che CE N'HO UN FOTTIO, che È DIACCIO MARMATO, che il primo giorno di mare pigliano la RAZZATA.
Velli che mangiano a UFFO, che ti diàno LEVATI DI 'ULO.
Velli che UN SONO MÍA VENUTO AL MONDO PERCHÉ NE MANCAVA UNO.
Velli che se uno è po’o furbo UN BATTE PARI.
Velli che ANDONNO e TORNONNO.
Velli cresciuti a suon di PISA MERDA

Noi Lucchesi siam così.

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