“Compra artigiano, compra italiano”. È l’appello che CNA lancia ai consumatori italiani alla vigilia delle festività natalizie. “Siamo consapevoli – sostiene Andrea Giannecchini, presidente Cna Lucca - che quest’anno il Natale sarà più frugale del solito. Pesano la contrazione dell’economia, le scadenze, il complessivo clima di sfiducia, il mancato ricongiungimento di tante famiglie, la tristezza per le vittime della pandemia. Ma non sarà abolito del tutto il tradizionale scambio di doni. Giustamente. Donare soddisfa chi porge il regalo e chi lo riceve. Una pratica da non abbandonare, tanto più in un anno come questo, così avaro di soddisfazioni”. “I consumi possono, e devono, assumere anche una valenza sociale, ancor di più in tempi di crisi. E per rispondere a questa esigenza – sottolinea Giannecchini – il regalo artigiano è quanto mai adatto. È un prodotto originale, di qualità, non destinato a durare lo spazio di un mattino per seguire mode effimere. È realizzato in Italia da donne e uomini che stanno facendo di tutto per reggere a una crisi epocale, per non licenziare i dipendenti, per resistere e poter tramandare il loro sapere alle prossime generazioni”. Per la Cna comprare dall’artigiano significa apprezzare e rispettare il meglio del Made in Italy, siano essi manufatti e prodotti alimentari, capi di moda e pezzi artistici tradizionali. “E non cambia l’essenza del dono – conclude il presidente Cna - se l’artigiano ha la bottega a pochi passi da casa nostra o, magari, a centinaia di chilometri di distanza. L’importante è comprare artigiano, comprare italiano”.
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