Covid Italia, il Governo pensa alla zona bianca

Domani, 5 gennaio, è atteso il nuovo monitoraggio Iss-ministero della Salute, per stabilire in quali Regioni potrebbero rimanere le misure più dure che sono state in vigore in queste vacanze di Natale. L’idea che può cambiare il quadro di chiusure e riaperture l’ha lanciata il ministro Dario Franceschini dopo aver ascoltato gli scienziati. Il ministro della Cultura ha proposto la creazione di una quarta fascia di rischio, una “zona bianca” nella quale entrerebbero le regioni con gli indicatori migliori. E dove si potrebbero riaprire i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema. La proposta ha convinto Conte e i ministri e dovrebbe essere tradotta in norma di legge già nel prossimo Dpcm, a cui gli uffici legislativi di Palazzo Chigi dovranno lavorare prima del 15 gennaio.


Cosa è la zona bianca
Nelle Regioni in cui il virus circola meno potrebbero riaprire non solo i luoghi della cultura, come cinema, teatri, sale da concerto, musei, ma anche palestre e piscine. Mentre bar e ristoranti potrebbero riaprire senza limiti di orario (non ci sarebbe più il coprifuoco dalle 22 alle 5), nel rispetto naturalmente delle misure di sicurezza, come il distanziamento sociale, l’obbligo di mascherina, e il divieto di assembramenti. La zona bianca potrebbe essere introdotta già nel prossimo dpcm.



Zona bianca: negozi aperti e chiusi

La zona bianca, che nelle intenzioni “servirà a guardare alle ripartenze almeno dove è possibile”, avrebbe ricevuto anche l’ok di alcuni scienziati, anche se non è stata ancora portata al vaglio né del Comitato Tecnico Scientifico né della Cabina di Regia Benessere Italia che avranno evidentemente l’ultima parola sulla fattibilità della decisione. Per le Regioni in cui entrerebbe in vigore la zona bianca non ci sarebbero limiti di orario alle aperture dei negozi. Andrebbero mantenute le regole anti-Covid, quali mascherina obbligatoria, distanziamento sociale e divieto di assembramento.

Zona bianca: bar e ristoranti
I bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e anche piscine e palestre tornerebbero a funzionare a pieno ritmo. Sempre però mantenendo le regole base di contenimento, come mascherina obbligatoria, distanziamento e divieto di assembramento. Franceschini ha parlato di “ultimo gradino prima del ritorno alla normalità” e l’ha spiegata così: “Poiché la zona gialla ha limiti enormi, a cominciare dal coprifuoco, facciamo una zona bianca, nella quale si accede sotto un certo indice Rt di trasmissione dei contagi”




Tratto da TPI

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=83776
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