MANIFATTURIAMO: LA CITTÀ È DI CHI LA VIVE

MANIFATTURIAMO:
LA CITTÀ È DI CHI LA VIVE: VIA I PRIVATI DALLA MANIFATTURA DI LUCCA!

Ci troviamo oggi davanti all’ex Manifattura Tabacchi per lanciare una settimana di mobilitazione e per intimare al Consiglio comunale, che si riunirà la prossima settimana per decidere le sorti di questo storico edificio, di rifiutare definitivamente il progetto proposto da Coima SGR e dalla Fondazione CRL.
Un progetto che prevede, di fatto, la privatizzazione dell’ex Manifattura e che non ha mai coinvolto la cittadinanza.
Da domani, e per tutta la settimana che verrà, saremo in presidio permanente in piazza San Michele per ribadire con striscioni e volantini ai nostri concittadini e alle nostre concittadine che l'accordo con Coima e Fondazione CRL danneggerà la comunità lucchese dal punto di vista sociale, culturale, economico ed ambientale.
L'ex Manifattura, infatti, è un bene pubblico che l'attuale giunta, dopo averlo lasciato per anni in stato di incuria e abbandono come altri spazi e luoghi chiave della città, ha deciso di svendere, sottostimandone ampiamente il reale valore economico.
L’ex Manifattura, che per decenni nel secolo scorso ha visto centinaia di donne protagoniste della produzione dei prestigiosi sigari lucchesi ma anche di dolorose e importanti lotte per ottenere migliori condizioni lavorative, sarà divisa tra appartamenti di lusso, parcheggi ed esercizi commerciali.
Parcheggi che saranno in parte sottratti alla gestione della partecipata Metro e, quindi, vedranno l’amministrazione comunale privarsi di importanti entrate del proprio bilancio, oltre che della possibilità di modificare in autonomia la viabilità della zona per i prossimi 25 anni, chiudendo di fatto le porte ad ogni politica di contenimento della mobilità privata e dell’inquinamento dell’aria e di potenziamento dei trasporti pubblici.
In tutta questa vicenda, come in altre situazioni (vedi Quartieri Social, Campo di Marte e Madonne Bianche), l’amministrazione si è caratterizzata per la mancanza di volontà di dialogo vero con la cittadinanza e di ricerca di una visione d’insieme che consenta di andare oltre il particolare.
Manca un quadro strategico che colleghi tutte le problematiche e le risorse del nostro territorio, inserendole nel contesto più ampio dell’emergenza sociale, economica, sanitaria, climatica.
Inoltre, l’amministrazione si mostra per l’ennesima volta priva di idee, capacità e competenze nella ricerca di fonti di finanziamento alternative, come ad esempio i fondi europei e regionali, che molti altri Comuni da anni riescono ad intercettare essendosi dotati di un Ufficio Europa.
Evidentemente, il sindaco e la giunta non riescono proprio ad emanciparsi dalla ormai tradizionale dipendenza dalla Fondazione CRL e dai privati, presentati ogni volta come unica soluzione percorribile per riqualificare e gestire il nostro patrimonio pubblico.
Così facendo, però, la logica seguita è sempre quella della cementificazione, della speculazione edilizia e finanziaria e degli interessi di pochi privilegiati a scapito di quelli della comunità.
Dire NO al piano Coima-Fondazione CRL è dire SÌ: alla partecipazione cittadina sulle decisioni che coinvolgono il patrimonio pubblico; al rispetto di un luogo storico della città, emblema del passato di dolore e lotta delle lavoratrici sigaraie; a una città capace di gestire il presente e pianificare il proprio futuro attraverso scelte che tutelino l'ambiente e rispondano alle esigenze sociali e culturali di chi la vive.
L’Ex Manifattura è della città, la città è di chi la vive.

Lucca, 9 febbraio 2021

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Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=84478
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