Continua il dibattito sul futuro sviluppo della città e l’ultima discussione in consiglio comunale, dove si sono iscritte a parlare decine di associazioni, dimostra la grande voglia di tanti cittadini di essere parte attiva nelle future scelte amministrative. Dopo quasi due mandati amministrativi, in cui non si è certo brillato sugli interventi di recupero di immobili abbandonati, si sta registrando un forte interesse da alcuni mesi sulla destinazione della ex manifattura che, per i grandi spazi a disposizione, risulta strategica per il rilancio economico della città. Ovviamente non c’è solo questo contenitore all’interno della città basti pensare al Carmine ma la particolare posizione di questo bene, subito dentro le mura, in prossimità della stazione ferroviaria e dell’uscita autostradale di Lucca ovest, lo rende strategico per le politiche sulla mobilità e la sosta per i prossimi anni. Per questo ha fatto bene la consigliera Elisa Montemagni a proporre, e alcune forze politiche a sostenere in consiglio regionale, una mozione per attivare un processo partecipativo per la valorizzazione di questa area e non si capisce la votazione per non procedere in questa direzione con la quale tale percorso è stato negato. Se alla base di tale decisione c’era quella di spostare la discussione nella sede più appropriata e quindi a Lucca c’è da auspicare che questa proposta possa trovare il giusto accoglimento in consiglio comunale considerato il grande interesse su questo progetto da parte di comitati civici e forze politiche, da destra a sinistra. Sarebbe invece il colmo che un’amministrazione che, purtroppo spesso solo a parole, si è dichiarata sempre disponibile al confronto e al dialogo rifiutasse tale dibattito e decidesse, ad un anno dalla fine del mandato, di vincolare il futuro della città per decine di anni a scelte non condivise e discusse con la cittadinanza.
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