Il tango di Piazzolla torna in Garfagnana

Il tango di Piazzolla torna in Garfagnana: Massa Sassorosso celebra i 100 anni della nascita del grande artista

Una visita speciale per un grande artista ritornato nel borgo dei nonni materni. Questa mattina Massa Sassorosso, frazione di Villa Collemandina, ha celebrato il centenario della nascita di Astor Piazzolla, uno dei musicisti più importanti del XX secolo.

Il compositore di tango è stato ricordato con una cerimonia in “Largo Astor Piazzolla”, una piazza dedicata alla sua figura e che si trova nel borgo dove affondano le sue radici. Sua madre Assunta Manetti infatti era figlia di due emigrati che erano partiti da Massa Sassorosso per raggiungere l’Argentina.

E proprio il paese natale di Piazzolla questa mattina era rappresentato dal Console Generale della Repubblica Argentina a Roma Min. Ana de la Paz Tito, dall’Ambasciatore Dott. Luis Niscovolos Console Generale della Repubblica Argentina a Milano e dal professore Sabatino Alfonso Annecchiarico, coordinatore scientifico della rete di Scienziati Argentini. I tre hanno visitato le vie del paese dei nonni materni in compagnia delle autorità locali, per poi arrivare a “Largo Astor Piazzolla”, dove si è svolta la cerimonia ufficiale con la deposizione di una corona d'alloro in rappresentanza dell'ambasciata Argentina in Italia, una preghiera collettiva e proseguita con il ricordo commosso del grande musicista.

“Per noi è stato un grosso piacere omaggiare le radici di Piazzolla all’interno della nostra comunità”, ha affermato il sindaco del Comune di Villa Collemandina Francesco Pioli. Nel corso del suo intervento il sindaco ha poi ricordato il progetto ParcoAppennino nel Mondo che negli anni ha promosso il percorso di valorizzazione che ha portato anche a questa prestigiosa visita e quello di costituire un museo dedicato a Piazzolla nella casa dei nonni materni, un luogo che sarà aperto “ai visitatori” e alle 'persone che vogliono venire a Massa Sassorosso”.

Il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi invece ha ricordato l’importanza delle radici e dell’identità e il legame ancora forte che lega la Garfagnana all’Argentina. ”É suggestivo che sia un personaggio come Astor Piazzolla a simboleggiare questa unione perché la musica rende più di ogni atto il senso della passione e dei sentimenti”.

Dal canto suo il Presidente della Fondazione Cresci per la storia dell’emigrazione italiana Alessandro Bianchini ha ripercorso la storia del grande musicista, perché si tratta di “un grande elemento vivo per mantenere l’impegno che portiamo avanti con la Fondazione”. Mentre il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano Fausto Giovanelli e coordinatore della Riserva Appennino MaB UNESCO ha voluto sottolineare l’importanza della visita della rappresentanza argentina: “la vostra presenza non sarà soltanto di passaggio ma ci consentirà di proseguire a valorizzare il patrimonio dell'emigrazione e delle relazioni che esistono ancora con i borghi della nostra terra”.

Dal canto suo la delegazione diplomatica argentina ha ringraziato le autorità locali intervenute e omaggiato la figura di Astor Piazzolla ripercorrendo la storia della sua vita e della sua famiglia e ricordando che “tutta la rappresentanza argentina in Italia è a disposizione per lavorare insieme e riallacciare i legami tra il territorio dell’Appennino Tosco - Emiliano e le persone emigrate in Argentina e partite da queste montagne. Tutti loro hanno contribuito a formare la nazione che siamo oggi e per questo saremo eternamente grati”.

Dopo la conclusione della cerimonia ufficiale in “Largo Astor Piazzolla” la rappresentanza argentina, accompagnata dalle autorità locali, si è recata nel municipio del Comune di Villa Collemandina, dove ha potuto vedere i certificati di nascita dei nonni materni del musicista nato cento anni fa.

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=85072
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