Manifatturiamo: Campo di Marte emblema di incuria e di mancanza di attenzione verso scuola e sanità

Il gruppo Manifatturiamo nei suoi ripetuti interventi di denuncia delle numerose criticità del progetto Coima-Fondazione CRL-Amministrazione di Lucca per la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi Sud ha evidenziato, tra le altre cose, come un edificio così vasto e in una posizione strategica nei pressi del principale terminal bus della Piana di Lucca potesse essere il posto ideale per un polo scolastico, oltre che per laboratori artigiani e artistici e per studentati. 

Quasi tutte le scuole del centro storico ma anche altri istituti della periferia più o meno prossima alla città presentano da anni grandi problemi strutturali su cui le amministrazioni comunale e provinciale, entrambe in quota PD, sembrano non riuscire a intervenire in modo organico e tempestivo.

In questo anno scolastico anche alcune classi del Liceo Passaglia e del Liceo Vallisneri si sono viste trasferire nei container aggiungendosi agli studenti e alle studentesse degli Istituti Paladini, Civitali, Fermi e Majorana che vivono questa triste situazione ormai da anni.
In particolare, il Civitali continua ad essere collocato in parte nei container presso il Carrara e in parte nell’ala ristrutturata di quest’ultimo. I lavori del padiglione Stadio del Carrara sono fermi da anni, nonostante le ripetute promesse della Provincia, per cui l’ITE è costretto a fare lezione anche in locali – sgabuzzino (dove gli studenti non si vedono tra di loro) o in aule separate con il cartongesso. Anche i lavori alla sede storica del Civitali non sono mai iniziati.
Il Fermi ha dovuto allestire due estati fa un grande container nel parcheggio della scuola per rispondere al continuo aumento di iscritti negli ultimi anni e alla mancanza di aule sufficienti nonostante un edificio molto vasto. Ancor peggio, l’Istituto Professionale Giorgi ha dovuto lasciare lo scorso anno la storica sede in via del Giardino Botanico e il trasferimento dei laboratori, l’allestimento delle aule e l’organizzazione dei trasporti per rimettere in funzione l’edificio scolastico di Saltocchio dismesso da tempo ha richiesto inevitabilmente diversi mesi e creato molti disagi.
Ma l’emblema di questa tendenza tutta lucchese a concepire le scuole come container è proprio l’Istituto Paladini, che nonostante le promesse di un ritorno alla normalità entro un anno, si trova per il terzo anno scolastico consecutivo nei “moduli” allestiti nel parcheggio del vecchio ospedale Campo di Marte, senza avere alcuna notizia dei fondi europei destinati alla messa in sicurezza dell'ex edificio scolastico in centro storico. Anche in questo caso in nostri amministratori risulta assai poco trasparenti! 
'Non solo svolgere gli ultimi due anni scolastici in dei prefabbricati grigi è stato molto frustrante, ma vedere che dopo 3 anni i lavori all'ex edificio scolastico non sono ancora iniziati, e che dei fondi europei destinati alla ristrutturazione non se ne sa niente, è totalmente avvilente.' afferma una ex studentessa. Anche negli ultimi mesi i genitori e gli studenti hanno protestato contro le istituzioni per gli innumerevoli disagi più volte segnalati, aggravati dalla preoccupazione per la vicinanza col reparto Covid creato (con molte criticità) proprio al Campo di Marte.
I problemi raccontati a più riprese sono ormai noti: il freddo dei mesi invernali non mitigato da impianti di climatizzazione adeguati e accentuato dalla necessità di tenere i container arieggiati lasciando aperte sia le porte delle aule che dei corridoi; la mancanza di insonorizzazione delle aule, con le classi troppo comunicanti e l’impossibilità per gli insegnanti di dialogare con gli alunni; per non parlare della mancanza di un vero tetto in grado di isolare le stanze e impedire il rumore fastidioso delle gocce che cadono direttamente sui container. 
Inoltre, gli studenti e le studentesse, così come quelli di altre scuole, non hanno mai potuto godere di una vera palestra per le attività di scienze motorie, trovandosi costretti a fare ginnastica nelle varie strutture preposte da raggiungere coi pullman della Provincia. 

In tutta questa situazione viene spontaneo chiedersi perché i nostri amministratori comunali e provinciali si continuino ad esibire in annunci mai corrisposti dai fatti e a non aver minimamente pensato a un grande edificio strategico come l’ex Manifattura Tabacchi per risolvere l’annoso problema della carenza di spazi per le scuole.

Ma fa ancora più rabbia vedere inaugurare in pompa magna alla presenza del presidente Giani e dell’assessore regionale Baccelli un reparto Covid al Campo di Marte, che peraltro continua a presentare criticità, in primis carenza di personale competente.
Il tutto dopo aver convintamente sostenuto durante la giunta Rossi lo spostamento del vecchio ospedale al San Luca, ricorrendo al contestato project financing e abbandonando per anni una struttura pubblica chiave della città. 
Discutibile anche la scelta di riaprire il reparto Covid solo a fine dicembre, con la Toscana ormai da diverse settimane in zona rossa, così come tardiva era stata la decisione di Rossi di aprirlo la prima volta ad aprile, dopo i ripetuti e inascoltati appelli dei comitati.
 
Nel frattempo in Parlamento il Pd, assieme a LeU, ai 5 stelle e ai partiti della destra, ha approvato la finanziaria di fine anno con l’ennesimo finanziamento milionario (70 milioni, dopo i 300 della scorsa estate) alle scuole paritarie, andando contro la Costituzione e privando le scuole pubbliche di potenziali risorse necessarie per stare in piedi e per avere un organico adeguato (da non dimenticare anche il taglio di 43 insegnanti all’organico della provincia di Lucca, prima smentito e poi confermato sempre la scorsa estate).
 
Queste sono la coerenza, il progressismo, l’attenzione a una scuola e a una sanità pubblica e accessibile per tutti e tutte che sbandierano il PD e i suoi alleati?
Lucca, 25 marzo 2021

Estratto da www.lavocedilucca.it/post.asp?id=85322
Stampa Post